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Consegnato a Luca Venturi il Premio Mangia 2024

Consegnato a Luca Venturi il Premio Mangia 2024
  • PubblicatoAgosto 15, 2024

Siena ha celebrato i suoi cittadini più meritevoli con la cerimonia della consegna del Premio Mangia e delle Medaglie di Civica riconoscenza. Questa mattina, giovedì 15 agosto, sono stati infatti conferiti il Mangia 2024 a Luca Venturi per aver “contribuito ad accrescere la fama di Siena nel mondo” e le Medaglie all’Associazione culturale “La Diana”, a Emilio Frati e a Paolo Goretti, “che si sono resi, con la propria opera, cittadini benemeriti”.

“A vincere sono sempre le buone idee – ha detto il Sindaco di Siena Nicoletta Fabio – soprattutto quando sono in grado di costruire una storia. Il ‘Siena Awards’ è un progetto vincente che, ormai da svariati anni, sta portando nel mondo il nome della nostra città. Tutto ciò è accaduto grazie alla professionalità e all’ottima intuizione di Luca Venturi, Premio Mangia 2024, creatore di uno dei contest di fotografia più conosciuti e seguiti a livello internazionale. I prestigiosi premi che ogni anno vedono coinvolti migliaia di partecipanti smuovono le coscienze di molti paesi del mondo. La natura, l’ambiente, la vita, la guerra, la civiltà, il viaggio, la scoperta, l’occhio del ‘Siena Awards’ riesce a rappresentarci tutto questo e ancora di più, attraverso le opere più belle dei suoi protagonisti. Opere, fotografie, che in realtà sono veri e propri racconti. Mi sento dunque oggi, a prescindere dalla pubblica riconoscenza che avverrà oggi in questo teatro, di dire grazie a Luca Venturi, per avere, con grande onestà culturale e intellettuale, deciso di condividere le sue idee e i suoi sogni, con tutti noi e con la nostra città”.

Sulle medaglie di Civica Riconoscenza il Sindaco Fabio ha aggiunto che “il grande lavoro svolto ogni giorno e rivolto ad accrescere il buon nome di Siena non è equiparabile a nessuna medaglia. Per questo mi sento di rivolgere un ringraziamento particolare a tutti gli insigniti che oggi su questo palco testimoniano l’impegno e la costanza di chi ha contributo a consolidare l’identità senese: l’associazione culturale ‘La Diana’, Paolo Goretti ed Emilio Frati”.

Dopo il saluto iniziale, il primo cittadino ha passato la parola a Cinzia Cardinali, che ha presentato il premio Medaglia di Civica Riconoscenza all’associazione culturale “La Diana”, la cui candidatura è stata presentata dalle Accademie cittadine (Accademia dei Fisiocritici, Accademia degli Intronati, Accademia dei Rozzi). A seguire, Claudio Pepi ha introdotto il premio Medaglia di Civica Riconoscenza a Emilio Frati, candidato dalla Contrada della Lupa. Giampiero Cito ha quindi presentato il premio Medaglia di Civica Riconoscenza a Paolo Goretti, la cui candidatura è stata proposta dalla Contrada del Drago. La premiazione del Mangia 2024 è stata infine preceduta dall’intervento di Luca Palazzuoli, che ha illustrato la vita e i meriti di Luca Venturi, e da Giampiero Cito per una presentazione legata al Siena International Photo Awards, concorso fotografico il cui nome è indissolubilmente legato proprio a Venturi.

A conclusione delle presentazioni il Sindaco, Nicoletta Fabio, ha annunciato i premi e li ha consegnati agli insigniti. A seguire il primo cittadino ha ringraziato le autorità, tutti gli ospiti e i due dipendenti del Comune di Siena Michela Bacconi e Stefano Pellati che hanno realizzato le pergamene per i premiati. Ancora i Trombetti di Palazzo hanno infine sancito, col suono delle chiarine, la chiusura della cerimonia.

La premiazione è stata preceduta, alle ore 10, dalla Messa Solenne in Duomo. Gli ospiti si sono poi disposti in corteo dietro ai rispettivi Gonfaloni e si sono diretti verso il teatro dei Rinnovati.

A norma dell’articolo 9 dello Statuto per il conferimento del Mangia, l’apposita commissione composta da Nicoletta Fabio, Sindaco con funzioni di presidenza del Concistoro del Monte del Mangia, dall’Onorando Rettore del Magistrato delle Contrade, Emanuele Squarci, dal Presidente del Gruppo Stampa Autonomo Siena, Giovanna Romano, e dal Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Siena, Roberto Di Pietra, ha svolto nei mesi scorsi le proprie funzioni istruttorie di valutazione delle candidature pervenute, che sono state verificate sulla base della normativa contenuta nello Statuto, introdotta nel corso dell’anno 2014. Visti i curricula prodotti, è stato accertato che i candidati sono in possesso dei requisiti richiesti dallo Statuto rispettivamente per l’assegnazione del Mangia (articolo 5) e per il conferimento delle Medaglie (articolo 6). Come recita il citato Statuto, “la Commissione, con funzioni istruttorie, esamina le candidature pervenute entro il 15 maggio di ogni anno, verificandone i requisiti statutari e le porta successivamente al Concistoro del Monte del Mangia che deve decidere per l’assegnazione dei premi entro il 30 giugno con votazione a scrutinio segreto”. La riunione del Concistoro si è tenuta lo scorso 22 maggio nella Sala del Capitano di Palazzo Pubblico e ha ratificato i premi che, sempre come indicato dallo Statuto, “sono consegnati con solenne cerimonia pubblica, alla presenza del Concistoro, il giorno 15 agosto di ogni anno, solennità dell’Assunta in Cielo, Patrona e Regina di Siena e del Suo antico Stato”.

Il Concistoro del Monte del Mangia è composto dalle seguenti personalità: Sindaco di Siena, con funzioni di Presidenza, Arcivescovo Metropolita, Rettore Università degli Studi di Siena, Presidente Banca Monte dei Paschi di Siena Spa, Presidente Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Priore Nobile Contrada dell’Aquila, Rettore Nobile Contrada del Bruco, Priore Contrada della Chiocciola, Priore Contrada Priora della Civetta, Priore Contrada del Drago, Priore Contrada Imperiale della Giraffa, Priore Contrada Sovrana dell’Istrice, Priore Contrada del Leocorno, Priore Contrada della Lupa, Priore Nobile Contrada del Nicchio, Governatore Nobile Contrada dell’Oca, Priore Contrada Capitana dell’Onda, Priore Contrada della Pantera, Priore Contrada della Selva, Priore Contrada della Tartuca, Priore Contrada della Torre, Priore Contrada del Valdimontone, Presidente Comitato Amici del Palio, Presidente Accademia dei Fisiocritici, Archintronato Accademia degli Intronati, Arcirozzo Accademia dei Rozzi, Rettore Società delle Pie Disposizioni, Presidente Università Popolare Senese, Rettore Università per Stranieri di Siena, Presidente Accademia Musicale Chigiana, Provveditore Arciconfraternita di Misericordia di Siena, Presidente Associazione Pubblica Assistenza di Siena, Presidente Gruppo Stampa Autonomo Siena.

Luca Venturi (Premio Mangia), la cui candidatura è stata proposta dalla Contrada del Drago, si diploma nel 1985 al Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Siena e si laurea in Ingegneria Civile Edile nel 1991 all’Università di Studi di Bologna. Nel 1993 inizia la sua attività di libera professione e nel 2000 fonda la società di ingegneria Singeco attraverso la quale progetta importanti opere sia in Italia che all’estero. Si possono menzionare l’aeroporto Villafranca a Verona, la terza corsia dell’Autostrada A1 tra Barberino e Firenze Nord, Palazzo Caetani a Cisterna Latina e l’illuminazione dell’Abbazia di San Galgano; progetto, quest’ultimo, che nel 2000 viene premiato a Washington come miglior intervento di illuminazione dell’anno. Nel 2005 fonda l’associazione Gabnichi, una Onlus che ancora oggi realizza strutture sanitarie e scolastiche in Madagascar, Tanzania e Burkina Faso. Nel 2008 riceve l’incarico di Construction Manager delle location italiane del film “Quantum of Solace” dalla Saga di James Bond – Agente 007. Nel 2013 inizia a coltivare la passione per la fotografia e, dal 2014, viene regolarmente premiato in alcuni dei principali concorsi fotografici internazionali tra cui “Sony World Photography Awards”, “Travel Photographer of the Year”, “Mifa”, “International Photo Awards”, “Terry O’Neill Awards, “Nd Awards”, “Trierenberg”, “Urban Photographer of the year” e “Oasis”. Molte sue foto sono state esposte in diverse mostre internazionali negli Stati Uniti, in Cina, nel Regno Unito, in Corea del Sud, in Polonia, in Italia e in Ungheria e sono state presentate in alcuni dei più importanti blog e riviste internazionali, tra cui National Geographic Magazine, The Guardian, Street Photography, Focus Wild, Eos Magazine, Apogee, Tutto Digitale e Foto Cult. Nel 2015, ispirato dal suo amore per Siena e dalla sua passione per la fotografia, crea il premio fotografico “Siena International Photo Awards”, diventato oggi uno dei più importanti contest al mondo a cui partecipano regolarmente migliaia di fotografi provenienti da oltre 140 paesi. Ospita infatti giornalisti e foto editor delle principali riviste e quotidiani internazionali. Nel corso degli anni il Siena Awards ha ospitato importantissimi fotografi di fama internazionale come William Albert Allard, Dabn Winters, Brian Skerry, Ami Vitale, Randy Olson, Melissa Farlow, Brent Striton e Steve Winter. Inoltre, grazie ad una consolidata collaborazione con il National Geographic, Siena ha potuto presentare molti progetti fotografici realizzati per la prestigiosa rivista. Tale evento è stato inoltre oggetto di numerosi media di ogni ordine e grado nel mondo e ispirazione, anche, per noti personaggi dello spettacolo internazionale come Angelina Jolie. Nel 2018 crea il premio fotografico “Drone photo Awards” a oggi il più importante nel mondo per la fotografia aerea. Nel febbraio 2021 è ospite negli Emirati Arabi Uniti dell’Emiro di Sharja, Sultan III bin Muhammad al-Qasimi, assieme ad alcuni dei più grandi nomi della fotografia come Steve McCurry e James Natchwey, invitato ad esporre la sua mostra personale “Palio is Life” ad Xposure, la più grande rassegna espositiva mondiale. La mostra “Palio is Life” è stata successivamente esposta anche a Zurigo nel 2022, ad Amsterdam sempre nel 2022 e a Pechino nel 2023. Al momento, Luca Venturi sta lavorando a un progetto fotografico sul Palio, con la collaborazione per l’editing finale di Kathy Moran, Deputy Director of Photography del National Geographic, e di Adrees Latif, premio Pulitzer per il fotogiornalismo, nonché editor di Reuters Pictures. Luca Venturi è ormai un illustre cittadino del mondo; tuttavia, il profondo legame con Siena e il senso di appartenenza alla sua Contrada continuano a contraddistinguerlo. La sua opera a livello internazionale contribuisce in modo significativo e fattivo, anche fuori dai confini della città, a diffondere la fama ed il prestigio di Siena.

Paolo Goretti (Medaglia di Civica Riconoscenza), la cui candidatura è stata presentata dalla Nobile Contrada dell’Aquila, nasce nel 1930 a Cecina “per sbaglio”, come dice lui, perché una combinazione del destino lo fece “arrivare” prima del previsto. Trascorre i primi anni Fra Cecina e Siena, città in cui si trasferisce nel 1943. Frequenta il Liceo “Galileo Galilei”, dopodiché avrebbe voluto iscriversi alla facoltà di architettura la quale, però, aveva sede solo a Firenze; troppo lontano. Decide così di iscriversi alla Facoltà di Medicina per intraprendere quella che poi sarebbe diventata la sua professione. Goliardo per tutti gli anni universitari, laureato con lode, consegue la sua prima specializzazione in Pediatria, per poi passare alla seconda in malattie cardiovascolari e reumatiche, affiancando allo studio l’attività di “medico condotto”, che lo porta a viaggiare per le campagne senesi e ad affrontare qualsiasi tipo di malattia e circostanza medica da curare. Nel frattempo allestisce il suo ambulatorio medico in via Tommaso Pendola, poi la carriera nelle sale del Santa Maria della Scala ed il conseguimento della libera docenza in semiotica medica. Nel 1968 vince il concorso da primario di medicina generale all’ospedale “San Lorenzo” di Colle di Val D’Elsa, ricoprendo per un periodo anche la carica di Direttore Sanitario, poi degli Ospedali Riuniti dell’Alta Val D’Elsa dove presterà servizio fino alla pensione. Il suo impegno è totale, al punto che nel suo reparto riesce ad ottenere l’allestimento di una stanza strutturata per la terapia intensiva cardiovascolare e, parallelamente, crea un pool medico per lo studio e la cura del diabete. Negli anni della professione, oltre ad aver prodotto più di sessanta pubblicazioni scientifiche, in collaborazione con un gruppo di colleghi a livello nazionale, si è speso per gettare le basi per riforme sanitarie. Il suo impegno spazia nello sport, nell’ambito delle attività culturali e, al riguardo, è riuscito ad ottenere il pareggiamento dell’Istituto Rinaldo Franci ai Conservatori Statali. Il suo amore per la musica lo spinge a scrivere un libro su Mozart e a fondare l’Ente Concerti di Colle di Val D’Elsa, un’associazione concertistica che organizzerà diversi concerti con musicisti di livello internazionale. Il primo amore di Goretti rimarrà sempre la sua Contrada, alla quale fin da ragazzo si dedicherà sempre con passione. Ricoprirà il ruolo di veterinario nel Palio del Luglio 1965, nonché quello di Vicario, di Priore e Rettore del Collegio dei Maggiorenti. Paolo Goretti, con la sua opera benemerita, ha contribuito ad accrescere il buon nome di Siena e delle sue tradizioni.

Emilio Frati (Medaglia di Civica Riconoscenza), la cui candidatura è stata presentata dalla Contrada della Lupa, nasce a Siena il 27 Novembre del 1934 e, dopo la guerra, si trasferisce a Carrara per seguire i corsi della locale Accademia di lavorazione del marmo e della scultura. Dopo un periodo di “gavetta sottopagata” vince il concorso all’Opificio delle Pietre dure di Firenze grazie alla sua maestria nell’incisione del marmo e alla sua conoscenza di Donatello e le sue opere. Agli inizi degli anni settanta il professor Enzo Carli, già Soprintendente alle Belle Arti di Siena, passa a dirigere l’Opera del Duomo e vuole l’esperto Emilio per il restauro delle tarsie del nostro Duomo e per tutto quello che riguarda la maestosa architettura marmorea. Occorre l’intervento del Ministro dei Beni Culturali per strappare Emilio Frati all’Opificio. Da questo momento Emilio diviene dipendente della Soprintendenza di Siena, dedicandosi al restauro e alla conservazione dei beni della città e della provincia. Inizierà così il restauro dei pavimenti e delle parti marmoree del Duomo, dedicandosi alla ricerca dei materiali idonei anche durante i giorni di festa, mosso dalla sua passione sconfinata. La sua fama oltrepassa facilmente i confini di Siena e viene chiamato dai Musei Vaticani, dividendo così la sua vita tra Siena e Roma, due città accomunate dalla Lupa che Emilio si porta nel cuore da sempre. Tra i molteplici lavori svolti da Frati, possiamo ricordare l’orologio della Torre di Montepulciano, gli interventi svolti nel sito Unesco di Pienza e le opere marmoree presenti in molte sedi delle Contrade senesi. Emilio Frati, con la sua opera benemerita, ha contribuito ad accrescere il buon nome di Siena e delle sue tradizioni.

Associazione Culturale “La Diana (Medaglia di Civica Riconoscenza) la cui candidatura è stata presentata dalle Accademie cittadine (Accademia dei Fisiocritici, Accademia degli Intronati, Accademia dei Rozzi). L’atto costitutivo dell’Associazione Culturale “La Diana” risale al 11 febbraio del 1994 e si deve a ventiquattro cittadini senesi spinti dall’amore per la propria città e per i Bottini che hanno garantito l’acqua per oltre sei secoli alle fonti di Siena. Con entusiasmo e dedizione, l’esplorazione dei Bottini si è trasformata in un recupero monumentale e in ricerche di archivio. Tutte queste attività sono state costantemente regolate da convenzioni stipulate con l’amministrazione comunale di Siena, collaborando sempre a stretto contatto con l’Ufficio tecnico del Comune, eseguendo costanti ricognizioni nei cunicoli, fornendo così un aiuto nella manutenzione e nelle eventuali emergenze dei Bottini, oltre a un’esauriente e accurata mappatura tridimensionale di un ampio tratto del “Bottino di Fonte Gaia”. L’Associazione ha sempre gestito le visite guidate dei Bottini in modo da poter far conoscere un patrimonio così importante. Per incarico del Comune di Siena, a partire dal 2009, “La Diana” ha seguito passo dopo passo l’allestimento del Museo dell’Acqua, collaborando attivamente con le società Studio Azzurro di Milano e Mizar di Roma per l’esecuzione del progetto. Ha gestito le visite al museo sia dei vari istituti scolastici che dei cittadini, annoverando tra le presenze anche la Famiglia Reale Belga al completo. L’associazione ha sviluppato, in accordo con il Provveditorato agli Studi di Siena, un progetto che ha consentito negli anni a migliaia di studenti delle scuole inferiori della città e della Provincia di conoscere i Bottini e le fonti di Siena, prima con la presenza dei volontari durante le ore di lezione in aula, e in seguito dal vivo, con un duplice scopo: quello di favorire la conoscenza di Siena e della sua storia e quello di far crescere nei giovani la consapevolezza dell’importanza del “bene acqua”. Nell’ambito dei progetti di recupero di opere abbandonate e sconosciute, l’associazione ha collaborato con la Provincia di Siena al recupero della “Fonte delle Monache” e dell’area circostante, permettendo alla cittadinanza di riappropriarsi di un angolo dimenticato di Siena e ai visitatori di godere di un altro magnifico gioiello del territorio. Sempre nell’ottica del recupero e della salvaguardia è stata restaurata e resa fruibile la “Fonte Guglielmi” nella valle Berardi, all’interno dei terreni della residenza Caccialupi. “La Diana” ha effettuato, in un lungo arco di tempo, all’interno del vecchio ospedale del Santa Maria della Scala, un importante lavoro di scavo e recupero di materiale in ceramica e ha riscoperto e reso visitabile il pozzo più vecchio che si trova al suo interno. Sono state, inoltre, realizzate numerose pubblicazioni e mostre fotografiche, tra cui quella del 2011 ai Magazzini del Sale. Molti documentari televisivi sui Bottini sono andati in onda su varie emittenti anche nazionali, fra cui la Rai con Sereno Variabile, documentari diretti da Alberto Angela, la partecipazione al Tg1 con Donatella Scarnati, una puntata di Mediterraneo dal titolo “L’acqua di Siena”; seguono l’assistenza alla troupe cinematografica di History Channel e la collaborazione con la Link Japan per una trasmissione che è stata trasmessa dalla Tv nazionale giapponese. Per concludere, a sottolineare il legame con la città, l’Associazione “La Diana” ha avuto l’onore di offrire il Masgalano del 2011. L’Associazione culturale, attraverso la sua opera di volontariato nella tutela e nella manutenzione dei Bottini, ha contribuito a diffondere il prestigio e la fama di Siena in Italia e nel mondo.

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Redazione