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Edipo Re di Sofocle, la tragedia greca protagonista sul palco dei Rinnovati

Edipo Re di Sofocle, la tragedia greca protagonista sul palco dei Rinnovati
  • PubblicatoGiugno 27, 2022

Debutterà domenica 10 luglio alle ore 20.30 al Teatro dei Rinnovati “Edipo Re di Sofocle” La messa in scena della “tragedia perfetta”, come la definì Aristotele viene portata sul palco dall’Università per gli Stranieri di Siena grazie ad un progetto di laboratorio teatrale a cura del prof. Fabio Sonzogni. Utilizzata la traduzione della prof.ssa Bianca Maria Mariano. Il lavoro laboratoriale ha accompagnato gli studenti a vivere il passaggio, piuttosto misterioso, dalla Parola scritta alla Parola agita.

“Il lavoro in aula aveva l’obiettivo di far vivere agli allievi l’esperienza del Verbum caro factum est – spiega il prof. Fabio Sonzogni – la parola si trasforma in carne, in corpo. Hanno vissuto l’esperienza della parola come “azione” capace di trasformare le cose del mondo, l’altro e sé stessi. Per fare questo ho utilizzato la tragedia greca unica fonte indubitabile, da cui partire e su cui poggiare la nostra esperienza. Il risultato del lavoro si è trasformato in uno spettacolo”.

Il naufragio di Edipo Nell’Edipo Re l’uomo, che la cultura del tempo aveva esaltato e innalzato, scopre la precarietà della propria natura. Edipo è il primo fra gli uomini, il Re sublime, colui che grazie alla sua intelligenza ha sconfitto la Sfinge ma che presto sprofonderà nell’abisso, divenendo l’essere reietto, il miasma, il pharmakòs. Il corpo sociale lo espellerà sconfiggendo il proprio male, purificandosi dalla peste. Ritualizzare il mito di Edipo, metterlo in scena, significa percorrere una strada segnata da stazioni ad ognuna delle quali la coscienza dell’uomo si arricchisce di elementi che ne modificano la natura, minandone le fondamenta.

Il naufragio di Edipo è la perdita del sé, è la metamorfosi continua e inarrestabile della propria identità, è un tragitto alla fine del quale niente sarà più come prima. Leggere e ascoltare l’Edipo Re è come trovarsi su una lastra di cristallo sotto la quale s’intravedono fughe negli abissi dell’io e più oltre; questo mi capita e spero capiti anche a voi.

Interpreti Fabio Sonzogni, Francesca Russo, AnaMaria Sava, Eleonora Giambanco, Lorenzo Baldi e Cristina Filigheddu. L’ingresso è gratuito.

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Redazione