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Emergenza casa, sfratti in aumento a Siena. Sunia: “Rischio bomba sociale. Il Comune blocchi la svendita dei suoi edifici”

Emergenza casa, sfratti in aumento a Siena. Sunia: “Rischio bomba sociale. Il Comune blocchi la svendita dei suoi edifici”
  • PubblicatoAprile 3, 2023

A Siena e provincia gli sfratti aumentano di oltre il 55% in un anno, lo hanno segnalato Sunia e Cgil di Siena che hanno definito come “preoccupante” una situazione  che, hanno spiegato, è stata aggravata dalla “cancellazione del Fondo affitti e della morosità incolpevole non rifinanziati nella legge finanziaria approvata dal governo Meloni”.

Milleduecento erano le famiglie che potevano accedere al Fondo nel nostro territorio e poco più di un quarto di queste si trovavano nel Capoluogo. Per quanto riguarda quello il Fondo pe la morosità incolpevole ” nel Comune di Siena  ne hanno usufruito 8 persone che si sono trovate ad aver bisogno di un sostegno perché avevano perso il lavoro e non riuscivano a pagare l’affitto o le spese condominiali”, fanno sapere dai sindacati.

Tra i motivi che hanno generato queste criticità ci sono l’aumento dell’inflazione, della precarietà e della povertà ed il caro energia. Per Sunia e Cgil è dunque “fondamentale” che il tema del diritto alla casa torni nell’agenda dell’Esecutivo. In assenza di risposte da Roma, viene detto, si rischia l’esplosione di una bomba sociale.

Per questo la richiesta alle amministrazioni del territorio è di “far sentire la loro voce” al Governo “per ripristinare il Fondo affitti e quello per la morosità incolpevole, ma anche ad istituire delle agenzie per la casa che facciano incontrare domanda ed offerta e a creare un Osservatorio sulle condizioni abitative che metta in comunicazione fra di loro tutte le istituzioni territoriali: Questura, ufficiali giudiziari, Comune e Prefettura, insieme alle associazioni dei proprietari e degli inquilini”.

Npn meno importante però è l’appello al Comune di Siena: “blocchi la svendita di immobili pubblici decisa recentemente – fanno sapere dai sindacati-  perché sono strutture che possono invece essere destinate a persone che hanno uno sfratto esecutivo o senza fissa dimora od usate per rafforzare l’edilizia residenziale pubblica, che ha già un 10% di appartamenti vuoti con quasi 700 persone che sono in lista per un alloggio”.

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Redazione