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Enoteca italiana: futuro ancora incerto e buste aperte senza vincitori

Enoteca italiana: futuro ancora incerto e buste aperte senza vincitori
  • PubblicatoFebbraio 3, 2023

Enoteca italiana: un pezzo di storia vitivinicola senese ed italiana (Vinitaly nacque a Siena nel 1933 come  Mostra mercato dei vini tipici, ndr) ancora senza certezze, ancora senza futuro.

Una situazione particolarmente delicata e ad oltre quattro mesi dall’apertura delle buste ancora non si conosce il nome del vincitore tra i tre partecipanti all’asta.

Tre offerenti, di cui uno probabilmente destinato a ritirarsi: una società infatti avrebbe mandato due pec al liquidatore Raffele Susini per chiedere il rimborso dell’erogazione dell’anticipo che era prevista dal bando dell’asta stessa. La causa sembra essere dovuta ai troppi ritardi nelle risposte, chiarimenti ai quali forse in questo momento soltanto il presidente del Tribunale di Siena può dare risposta esaustiva.

Il liquidatore starebbe attendendo da mesi, infatti, alcune delucidazioni da parte di uno dei partecipanti in merito a operazioni che sarebbero state dichiarate nei documenti di partecipazione al bando. Ma, ancora, il tempo passa e con esso si impoverisce di giorno in giorno il marchio enoteca Italiana (con esso anche Enoteca Toscana e Viniadi).

Risposte sarebbero dovute arrivare già nell’autunno del 2022 ma siamo al 2023 e i punti interrogativi sono invece rimasti. Per la storica Istituzione si era aperta una nuova fase nel febbraio del 2021 con la notizia della pubblicazione dell’asta dei tre marchi “Enoteca Italiana Siena”, “Enoteca Toscana” e “Viniadi”.

A fare un passo in avanti ufficialmente, nell’estate dello scorso anno, era stato il Comune – che tra l’altro è sempre stato, storicamente, socio dell’ente  –  con una delibera di giunta che impegnava palazzo pubblico a partecipare  alla preselezione ed alla successiva trattativa privata della manifestazione d’interesse della liquidazione generale di Enoteca italiana.

Già dall’anno precedente però si conoscevano le intenzioni dell’amministrazione visto che il sindaco Luigi de Mossi, a settembre del 2021, aveva detto di essere pronto “a combattere per acquistare il marchio”, perché l’Enoteca, aveva aggiunto, ” è una maceria che vogliamo restaurare”. Parole che ha ribadito più volte, anche durante la kermesse di Wine&Siena della scorsa settimana.

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Redazione