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Export senese, -13,2% nel 2024. Male farmaceutico e pelletteria

Export senese, -13,2% nel 2024. Male farmaceutico e pelletteria
  • PubblicatoMarzo 13, 2025

Calo evidente dell’export senese nel 2024, complice l’ultimo trimestre: -13,2% rispetto all’anno precedente, per un valore dei flussi verso l’estero pari a 768 milioni di euro, in controtendenza
rispetto al dato medio regionale (+13,6%).

Fatta eccezione per il primo trimestre (+20,7%), tutto il 2024 è stato comunque caratterizzato da un progressivo incremento del segno negativo: dal secondo trimestre (-9,1%), per proseguire con il terzo (-12,4%), finendo con il quarto a -45,8%.

“Siena comunque conferma la sua posizioni di quarta provincia della Toscana per fatturato proveniente da attività di export con il 6,8% sul totale regionale – commenta Massimo Guasconi, presidente della Camera di Commercio di Arezzo-Siena e di Unioncamere Toscana – allargando l’ambito territoriale, se sommiamo ai 4,2 miliardi di Siena i 15,5 miliardi di euro di Arezzo, possiamo affermare che le esportazioni complessive delle imprese iscritte alla nostra Camera di Commercio contribuiscono con il 31,5% al totale export regionale. La Toscana, peraltro, con i suoi 63 miliardi di euro, diventa la quarta regione italiana per valore delle esportazioni superando il Piemonte, preceduta da Lombardia, Emilia
Romagna e Veneto”.

“La prima categoria di prodotti esportati nel corso del 2024 – prosegue il Presidente Massimo
Guasconi – si conferma quella dei prodotti farmaceutici, che rappresenta quasi la metà dell’export
complessivo e quindi, con il suo andamento, condiziona pesantemente il risultato complessivo
provinciale. Dopo un primo trimestre in crescita (+27,5%), c’è stata infatti una brusca virata verso il
segno negativo, con intensità crescente: dal secondo trimestre (-22,9%), al terzo (-28,7%) per finire
con il quarto (-71,7%). A consuntivo, il totale delle esportazioni di prodotti farmaceutici del 2024 si
è attestato a poco più di 2 miliardi di euro, in flessione del 29,1% rispetto al 2023. Le difficoltà si
sono concentrate in tre fra i primi cinque mercati di sbocco: la Polonia (-12,2%) ed in particolare gli
Stati Uniti (-70,6%) ed il Belgio (-66,2%).

Al contrario, le vendite sui mercati australiano (+299,9%) e spagnolo (+36,6%) hanno permesso di contenere le perdite. La flessione osservata nel 2024 è sicuramente importante ma va inquadrata in un contesto di medio periodo che era stato caratterizzato da incrementi assolutamente eccezionali (nell’arco di due anni il valore delle esportazioni si era quasi triplicato), per cui la correzione osservata non intacca più di tanto i progressi degli ultimi anni. Il polo farmaceutico senese, con la sua produzione di farmaci e vaccini rappresenta peraltro un’eccellenza che rafforza la rete sanitaria italiana, andando oltre il pur significativo impatto economico. Passando ad una valutazione più complessiva sull’andamento dell’export nazionale per il 2024 si evidenzia una situazione con dinamiche territoriali e settoriali estremamente differenziate che producono una lieve contrazione (-0,4%) sul valore complessivo rispetto all’anno precedente. Per il 2025 sussiste il rischio che le tensioni geopolitiche e soprattutto l’escalation della guerra commerciale in atto, con l’imposizione generalizzata di dazi, possa rendere le produzioni italiane meno competitive sui mercati esteri.

“Il comparto della camperistica (autoveicoli) – commenta il Segretario Generale della Camera di
Commercio Marco Randellini – è il secondo settore di specializzazione dell’export senese con un
contro valore dei beni esportati nel 2024 di oltre 672 milioni di euro: il consuntivo annuale è
caratterizzato dal segno positivo (+1,4%). Da segnalare un piccolo campanello d’allarme: nel corso
dell’anno si è assistito ad un progressivo rallentamento della crescita (+27,9% il primo trimestre,
+15,6% il secondo e +7,9% il terzo) per passare addirittura ad un deciso segno negativo nel quarto
trimestre (-37,8%). Fra i principali mercati di sbocco, si segnalano criticità in Germania (-19,3%) ed
in Belgio (-16,1%), mentre si riscontrano ottimi risultati in Francia (8,8%), Regno Unito (+49,9%) e
Spagna (+14,6%) . Il terzo settore di specializzazione dell’export senese è quello delle bevande
(vino): anche l’ultimo quarto dell’anno è caratterizzato dal segno positivo (+3,7%)”.


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Redazione