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Giani su MPS e su la centralità della sede di Siena

Giani su MPS e su la centralità della sede di Siena
  • PubblicatoLuglio 13, 2022

“Un’interrogazione che consente di evidenziare come l’azione del Consiglio regionale e del Governo regionale siano state operazioni intelligenti per garantire la tenuta del nostro principale istituto bancario, il Monte dei Paschi di Siena”. Così il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha risposto all’interrogazione del vicepresidente del Consiglio regionale Marco Casucci (Lega) sul paventato ridimensionamento del numero delle filiali Mps in Toscana.

“Si parlava di un istituto in crisi – ha proseguito Giani – che sarebbe stato inghiottito da Unicredit, che sarebbe stato spezzettato e annullato. Oggi posso dire che Monte dei Paschi è vivo, esprime un equilibrio nei conti, è in una condizione di assoluta dignità ed oggi è il terzo istituto bancario.”

E ancora sul futuro: “Non escludo si vada verso prospettive di relazioni, di reti di acquisizioni che portano il Monte in una dimensione ancora più grande” ma “tutto questo avverrà con l’assoluta centralità della sede di Siena e di un management che ha dimostrato in questi due anni che la nostra scelta di sostenere l’autonomia e di rifiutare quell’iter verso la cessione ad Unicredit era giusta”.

Il Presidente ribadisce che “il piano presentato sicuramente richiede qualche sacrificio ma nulla rispetto a ciò che sarebbe stato se Unicredit avesse inghiottito il Monte”, e ci può stare, secondo Giani, di cedere qualche sede, fuori dalla Toscana “per garantire e mantenere il Monte dei Paschi”, “magari centralizzando la sua attività nel Centro Italia” e “nel piano di razionalizzazione ci può essere qualche elemento che favorisce la diminuzione del personale, non con licenziamento ma con accelerazione del turnover”, importante però per Giani, “è che il piano consenta di mantenere in vita il Monte e lasci la maggioranza del pacchetto azionario nelle mani dello Stato”.

Sul monitoraggio del piano industriale e della sua evoluzione, Giani ha affermato di voler seguire con costanza con la direzione regionale di economia e bilancio e con Irpet.

“Una risposta di massima – dice Casucci – ma mi sarebbero piaciute parole puntuali su quanto avvenuto anche oggi, occorre monitorare avendo le idee chiare. L’amministratore delegato era a Roma”, “sappiamo che ci sarà un aumento di capitale di 2,5miliardi di euro dei quali 800 milioni che dovrebbero servire per accompagnare l’esodo di 3 mila 500 persone entro novembre per non perdere diversi incentivi”. E riguardo al numero di filiali, Casucci ribadisce “ne abbiamo perse molte, in diverse frazioni non c’è più una banca come a Capolona”.

 

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Redazione