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Il Consiglio comunale di Siena di venerdì 29 dicembre 2023

Il Consiglio comunale di Siena di venerdì 29 dicembre 2023
  • PubblicatoDicembre 29, 2023

Il Consiglio comunale di Siena si è riunito oggi, venerdì 29 dicembre 2023 alle ore 9, in seduta pubblica in prima convocazione, nella sala del Capitano del Popolo del Civico Palazzo.

I lavori del Consiglio comunale di Siena di venerdì 29 dicembre 2023
Biblioteca comunale degli Intronati, approvato il bilancio di previsione
L’atto è stato illustrato dall’assessore al bilancio Riccardo Pagni

Il Consiglio comunale di oggi, venerdì 29 dicembre, ha approvato il bilancio di previsione 2024-2026 della Biblioteca comunale degli Intronati. L’atto, presentato dall’assessore al bilancio e ai tributi, alle entrate e ai fondi europei Riccardo Pagni, ha ricevuto 18 voti favorevoli e 4 contrari. Presenti 24 consiglieri, 2 astenuti.

“L’entrata fondamentale – ha spiegato Pagni – è data dal contributo che viene dato dal Comune di Siena, con la conferma del trasferimento corrente di 520 mila euro. A questo si aggiungono i contributi della Regione Toscana per 88 mila euro circa, di 20 mila euro attesi da parte dei comuni aderenti a Re.Do.S e il trasferimento di 2 mila euro da parte dell’Unione dei comuni (Valdorcia-Amiata) per la medesima finalità. A questo si stima di integrare il totale dei trasferimenti con una cifra di 7.960 euro riferita ai proventi di un eventuale mercatino di libri usati o dati dalla vendita di gadget, gli introiti del servizio fotoriproduzioni, comprensivo sia di fornitura immagini che di concessione dei diritti di pubblicazione e i profitti derivanti dall’utilizzo dei locali della Sala Storia, che sempre più spesso è oggetti di richieste per convegni, giornate di studi o matrimoni, anche se spesso è a disposizione di iniziative del Comune di Siena, dunque a titolo gratuito.

Questo è il budget sul quale agisce la Biblioteca – ha aggiunto l’assessore – con il quale si coprono i capitoli più onerosi, come utenze e manutenzioni ordinaria. Poi ci sono le spese corrente relative all’attività strumentale. Risulta un avanzo di 126 mila euro che viene impiegato in parte capitale per l’acquisto di beni necessari alla Biblioteca”.

Piano dei lavori pubblici: approvato il triennale
Il Consiglio comunale di Siena ha approvato il piano triennale dei lavori pubblici 2024-2026 e l’elenco annuale 2024. Il documento, presentato dall’assessore ai lavori pubblici del Comune di Siena Massimo Bianchini, è stato approvato con 18 voti favorevoli e 5 contrari su 26 consiglieri presenti. 2 consiglieri si sono astenuti. È stata approvata anche l’immediata eseguibilità dell’atto.

“Il piano che è stato approvato oggi – ha spiegato Bianchini durante la presentazione – è stato redatto partendo dalla ricognizione dello stato attuale della progettazione e dello stato di realizzazione e di avanzamento dei lavori approvati nell’elenco annuale dello scorso anno 2023. Ci siamo basati su studi di fattibilità e sull’analisi dei bisogni dell’ente, individuando così le opere da realizzare e specificandone le caratteristiche.

Gli interventi inseriti nel piano – ha proseguito l’assessore – sono molteplici e spaziano su vari ambiti: riguardano principalmente la realizzazione di opere finanziate da fondi europei, in particolare dal Pnrr, ma anche la manutenzione degli immobili comunali, degli istituti scolastici, l’asfaltatura delle strade e la manutenzione del verde. Tutti progetti che riteniamo di assoluta importanza per la comunità e per il futuro della città”.

Per il 2024, fra gli altri, sono stati approvati gli interventi per il completamento del recupero dell’ex Collegio San Marco, la riqualificazione delle intersezioni tra la strada “Cassia Sud” con strada Massetana Romana e via della Fornace Vecchia, compreso l’allargamento della sede stradale della Cassia Sud e della canalizzazione delle corsie, l’adeguamento antisismico e l’efficientamento energetico di edifici scolastici di proprietà comunale, la riqualificazione dei percorsi pedonali lungo viale dei Mille dal parco della Rimembranza a piazza San Domenico e del parcheggio dell’ex campino di San Prospero, i lavori di ripristino di tratti stradali di viale Mazzini e via Mentana, la realizzazione di un nuovo ponte ciclo-pedonale sul fiume Arbia per la connessione in sicurezza tra l’abitato di Arbia e la stazione ferroviaria, la ciclovia urbana UNISI di collegamento tra stazione ferroviaria e sedi universitarie, gli interventi sulla strada interna del Santa Maria della Scala e il restauro di alcuni portoni, il recupero e la valorizzazione delle mura di Siena tramite il progetto “Parco delle Mura”, gli interventi su viale dei Mille e piazza Madre Teresa di Calcutta.

Per quanto riguarda l’elenco annuale 2024, il documento prevede un totale di ottantotto interventi con importo non inferiore a centocinquantamila euro, per un totale di 47.272.047 euro (escluso interventi già finanziati da bilancio 2023 per 29.472.918 euro). Sono previsti anche trentasei interventi con importo inferiore a centocinquantamila euro, per un totale di 3.157.000 euro (escluso interventi già finanziati da bilancio 2023 per 2.832.851 euro).

Per quanto riguarda il piano triennale dei lavori (importi superiori a centocinquantamila euro) sono previsti, come detto, ottantotto interventi nel 2024, quarantuno interventi nel 2025 (42.114.776 euro) e sei interventi nel 2026 (6.290.080 euro). Per gli importi inferiori a centocinquantamila euro sono previsti nel 2024 un totale di trentasei interventi (3.157.000 euro), dodici interventi nel 2025 (1.118.000 euro) e uno nel 2026 (100.000 euro).

Consiglio comunale, approvato il bilancio di previsione 2024-2026
L’atto, illustrato dall’assessore al bilancio Riccardo Pagni, è stato deliberato questa mattina, venerdì 29 dicembre, insieme al Documento Unico di Programmazione (Dup)

Il Consiglio comunale ha approvato il Documento Unico di Programmazione (Dup) e il bilancio di previsione 2024-2026. Gli atti sono stati presentati dall’assessore al bilancio e ai tributi, alle entrate e ai fondi europei Riccardo Pagni. Il Dup, Documento Unico di Programmazione, ha ricevuto 18 voti favorevoli e 7 voti contrari. Presenti 27 consiglieri, 2 astenuti.

“Il Dup 2024-2026 contiene tutte le linee programmatiche dell’azione economica che il Comune si prefigge di conseguire nel proprio periodo di amministrazione – ha specificato l’assessore Pagni – con un piano di natura più generale rappresentato dalla sezione strategica ed un piano particolareggiato rappresentato dalla sezione operativa. In particolare, è composto dalla programmazione triennale dei lavori pubblici, dalla programmazione finanziaria da destinare ai fabbisogni del personale in essere e futuro oltre che dalla valorizzazione in termini economici finanziari del patrimonio immobiliare dell’ente”.

“Una strategia di sintesi che sottolinea l’importanza della promozione culturale e turistica della città – come si legge nell’atto – l’amministrazione ritiene che alla luce delle previsioni di decremento delle entrate da contributi da parte dello Stato e della Regione, sia necessario porre l’attenzione sulle capacità di valorizzazione della nostra città come città d’arte e quindi come città di richiamo turistico. A tal fine dovranno essere sostenute tutte le attività che determinano a loro volta un incremento economico diretto e corrente a favore dell’amministrazione con riguardo ad una valorizzazione del Santa Maria della Scala, del Museo Civico e di tutte le mostre, iniziative e manifestazioni che possano attrarre nella città un numero di persone che possano portare maggiori benefici economici anche all’imprenditoria locale”.

Per quanto riguarda il bilancio di previsione 2024-2026, l’atto, presentato dall’assessore Pagni, ha ricevuto 18 voti favorevoli e 7 contrari. Consiglieri presenti 27, astenuti 2.

Rispettato il termine del 31 dicembre previsto dal Testo Unico degli Enti Locali (Tuel) per evitare l’esercizio provvisorio. “Siamo partiti – ha spiegato l’assessore Pagni – da un bilancio di previsione che non è il frutto del pensiero o dei patti di questa amministrazione. Noi abbiamo gestito questi primi mesi del nostro mandato con gli indirizzi finanziari della precedente amministrazione, con i loro intenti giusti o sbagliati che fossero. Questo ha poi determinato qualche défaillance o necessità di variazioni di bilancio.

Percorrere la strada che porta a costruire il bilancio è fondamentale per individuarne i punti deboli e i punti forti – ha proseguito l’assessore – le nostre previsioni sono fondate sull’andamento delle precedenti entrate e delle precedenti uscite, per cui abbiamo cercato di fare un lavoro minuzioso, lungo e applicativo su quelle che sono state tutte le risorse impegnate negli anni precedenti, in particolare dal 2021 al 2023. Abbiamo considerato anche il 2020, ma a causa dell’esplosione della pandemia non si tratta di un bilancio molto indicativo. Abbiamo cercato di fare una media, abbiamo cercato di chiedere agli uffici il massimo della partecipazione, visto anche che lo scorso luglio il Ministero, con un decreto, ha accorciato i termini per la presentazione del bilancio di previsione, anticipato dal 15 novembre al 15 ottobre.

C’è stato perciò un grande sforzo per riuscire ad avere dei dati che speriamo siano sufficienti, che siano giusti, che siano coerenti. Il lavoro è stato capillare, anche perché, è importante sottolinearlo, quest’anno non avremo i contributi per l’emergenza Covid, che negli anni precedenti ammontavano a circa due milioni e mezzo di euro. Questa è una voce di bilancio, che riguarda i trasferimenti correnti fra le Regioni e lo Stato, non indifferente. E quindi richiede l’applicazione di alcune voci di spesa di risparmio.

Per quanto riguarda gli indirizzi – ha evidenziato Pagni – l’attenzione principale è rivolta al mondo del commercio, alla chiusura dei negozi, a quella che per la città è una fonte di ricchezza per otto mesi all’anno e che invece poi rappresenta una difficoltà per i restanti quattro mesi, a tutto quello che fa perdere i guadagni dell’estate ai nostri ai nostri imprenditori. E, su questo, lo sforzo è quello di cercare di destagionalizzare il più possibile la città: l’avete visto con il programma invernale, il programma natalizio, il programma degli eventi nei musei, nelle fiere, nelle mostre. L’obiettivo è portare un flusso di beneficio economico alla città anche nei mesi invernali, pur se non lo stesso e non così continuo come è d’estate, perché è impossibile. Questo consentirebbe a tanti negozi non solo di rimanere aperti, ma anche di valutare l’espansione della propria attività.

Scendendo nel dettaglio, il bilancio – ha illustrato l’assessore – vede delle entrate al titolo primo che sono di natura tributaria: l’Imu, l’imposta di soggiorno, la Tari, il recupero dell’evasione, il fondo solidarietà comunale. Per il 2024 sono previste in 61.892.070,06. Poi ci sono i trasferimenti dallo Stato e dalle Regioni o da altri enti pubblici, che sono un po’ ridimensionati in adeguamento a quanto ricevuto finora tramite questi canali. La legge di bilancio nazionale, infatti, sarà completata dopo il nostro bilancio di previsione; proprio con la legge finanziaria avremo l’esatto stanziamento a favore dei comuni dallo Stato e direttamente dalle Regioni. Questa entrata per il 2024 è di 7.400.000, è prevista in 5.590.000 per il 2025 e 5.579.000 per il 2026. Proprio per evitare il più possibile l’adozione di variazioni di bilancio, non abbiamo fatto delle previsioni ottimistiche, ma più ridimensionate. Ci sono poi le entrate extratributarie: i teatri, gli affitti, le mense, i trasporti.

È tutto ciò che il Comune introita e che non fa parte delle imposte. Questa cifra è di 37.298.360 per il 2024, di 37.048.000 per il 2025 di 36.757.000 per il 2026. Anche qui ci siamo comportati cautamente. Abbiamo poi un’entrata, sempre nella parte di spesa corrente, che viene dalle vendite dei beni immobili di proprietà del Comune, dalle alienazioni. È prevista per l’anno 2024 in 1.110.000, con una piccola decurtazione di legge del 10%, pari a 123 mila euro circa, che è un fondo destinato all’estinzione anticipata dei prestiti.

Per quanto riguarda le uscite – ha spiegato Pagni – il titolo primo è la spesa necessaria alla conduzione dell’amministrazione di parte corrente: tutte le spese, escludendo quelle di investimento, che il Comune sostiene. È prevista in 104.084.241,66 euro per l’anno 2024, in 100.308.000 per l’anno 2025 e in 99.219.000 per l’anno 2026. In questi 104 milioni ci sono anche tutti gli stipendi dei dipendenti, che sono una voce importantissima, e ci sono i costi energetici. Siamo un piccolo Comune di 55 mila abitanti, ma siamo piccoli, per fortuna, solo come numero: siamo una realtà molto importante, abbiamo tante rappresentatività nei confronti del mondo, abbiamo tante richieste di enti, di organizzazioni che vanno ascoltate perché rappresentano anche una molla culturale per la città.

L’altra parte del bilancio – ha continuato l’assessore – è la parte capitale. La parte predominante sono le entrate di parte capitale, cioè tutte le entrate libere e vincolate che servono a effettuare gli investimenti, compresi quelli del Pnrr. Si tratta di ogni somma che viene destinata dallo Stato, dalle Regioni, dal Pnrr e dall’amministrazione comunale per gli impieghi, gli investimenti materiali (ma possono essere anche immateriali). Questa parte di entrate in conto capitale è prevista in 38.006.663 per il 2024, in 39.680.000 per il 2025, in 4.153.000 per il 2026. Nella parte capitale entrano anche le spese (che ho riportato anche nella parte corrente) per le vendite dei beni immobili: sono entrate in conto capitale perché è una vendita di un bene immobile, ma sono applicabili alla spesa corrente. Nelle entrate sono presenti anche i prestiti, i finanziamenti e le contrazioni di mutui. La previsione dei mutui è di 4.995.000 per il 2024, di 5.000.000 per il 2025 e di 3.586.000 per il 2026.

Ci sono tante opere in corso di realizzazione e dove non sarà sufficiente la copertura del Pnrr dovrà intervenire direttamente il Comune. Lo sforzo dell’amministrazione sarà comunque di essere il più aderenti possibile al Pnrr, non vogliamo permetterci sbavature: se prendiamo 32 milioni dal Pnrr e poi ci aggiungiamo 15 milioni di mutui compromettiamo gran parte della spesa corrente. Per cui i mutui devono essere calibrati all’importanza delle opere e devono essere anche devoluti, laddove possibile, a realizzare progetti strategici per la città. Altre uscite sono le altre spese di investimento previste per l’anno 2024, come ad esempio i computer o altri beni materiali che vengono acquistati ed entrano a far parte del capitale del Comune. Dobbiamo considerare anche gli oneri connessi alla contrazione dei mutui. Le spese in conto capitale sono, quindi, di 50.195.000 per l’anno 2024, 45.000.000 per l’anno 2025, 7.969.000 per l’anno 2026.

Abbiamo una solidità finanziaria sulla parte capitale – ha sottolineato Pagni – che ci consentirebbe di accedere ancora a 121 milioni di prestiti, ma non lo faremo. Non è questo il nostro intento, perché assorbirebbe troppo la parte corrente e sarebbe poi impossibile amministrare. Abbiamo previsto mutui, forse in eccedenza rispetto al necessario, per attuare i punti più importanti del nostro programma (come, ad esempio, il Parco delle Mura e la riqualificazione della Fortezza). Oltre a ciò, l’amministrazione ha un fondo di riserva di crediti di dubbia esigibilità. Il Comune di Siena ha affidato a Sigerico Spa questa parte di riscossione e i tributi incassati sono maggiori degli anni precedenti. Questo ci consente di liberare risorse che vanno a finire nella spesa corrente. Ci sono poi le anticipazioni del tesoriere, a cui si ricorre quando non si ha una sufficiente liquidità. Il Comune di Siena, in realtà, ha una previsione di liquidità molto consistente, pari a 17.943.000 euro, per cui non riteniamo di dover ricorrere al tesoriere. Il conteggio degli importi in deposito dal tesoriere si ricava dal bilancio consuntivo dell’anno precedente e proviene, quindi dall’ultimo rendiconto approvato. Ultima voce sono le partite di giro, che ci vedono come una sorta di ‘passacarte’. Anche queste vanno a confluire nel bilancio in entrata in uscita la corretta per la formazione dello stesso” ha concluso l’assessore Riccardo Pagni.

Il Consiglio ha infine respinto un ordine del giorno presentato dai consiglieri Alessandro Masi, Giulia Mazzarelli e Gabriella Piccinni del gruppo del Partito Democratico, Anna Ferretti e Adriano Tortorelli del gruppo Progetto Siena, Gianluca Marzucchi del gruppo Polis, Fabio Pacciani del gruppo Misto e Massimo Castagnini del gruppo Castagnini Sindaco, per l’inserimento di una previsione di progettazione e riqualificazione del parco di piazza d’Armi nel bilancio preventivo 2024-2026 e nel Piano triennale dei Lavori Pubblici 2024-2026.

Partecipate Comune di Siena, approvata la ricognizione ordinaria
Il documento è stato approvato dal Consiglio comunale di Siena nella seduta di oggi, venerdì 29 dicembre

Il Consiglio comunale di Siena, nella seduta di oggi, venerdì 29 dicembre, ha approvato la ricognizione ordinaria delle partecipazioni societarie del Comune di Siena attraverso l’analisi dell’assetto delle società partecipate. Il documento, presentato dall’assessore alle Partecipate Enrico Tucci, è stato approvato con 18 voti favorevoli e 5 contrari. Su 26 consiglieri presenti, 3 si sono astenuti. La delibera ha ottenuto l’immediata eseguibilità.

La normativa vigente prevede che annualmente ogni amministrazione pubblica effettui un’analisi dell’assetto complessivo delle società partecipate, predisponendo un eventuale piano di dismissioni per le società che non soddisfano i requisiti normativi. L’analisi è da riferirsi alla situazione delle partecipazioni societarie detenute dal Comune di Siena al 31 dicembre del 2022 e l’indirizzo è stato quello di mantenere le partecipazioni.

Alla data del 31 dicembre 2022, così come specificato nel documento “Piano di revisione periodica delle società partecipate al 31.12.2022”, il Comune di Siena deteneva le seguenti partecipazioni dirette: Acquedotto del Fiora Spa, quota di partecipazione 5,24 per cento; Fises – Finanziaria Senese di Sviluppo, quota di partecipazione 12,97 per cento; Intesa Spa, quota di partecipazione 15, per cento; Microcredito di Solidarietà spa, quota di partecipazione 15 per cento; Siena Ambiente spa, quota di partecipazione 5,64 per cento; Siena Casa spa, quota di partecipazione 34 per cento; Sigerico Spa, quota di partecipazione 100 per cento; Cet – Società consortile Energia Toscana, quota di partecipazione 0,82 per cento; Train Spa, quota di partecipazione 37,36 per cento.

Nel documento si dà anche atto che dal 1° marzo 2022 risulta cancellata dal Registro delle Imprese la Gms – gestione servizi e mobilità, in liquidazione, di cui l’Ente deteneva una quota di partecipazione indiretta pari al 20 per cento.

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