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Nomos, da Montepulciano il vino che unisce la sostenibilità all’inclusione sociale

Nomos, da Montepulciano il vino che unisce la sostenibilità all’inclusione sociale
  • PubblicatoDicembre 12, 2023

Il vino è Nomos, che sta per “Nobile Montepulciano sostenibile”. Ma il nome non può che richiamare quel senso greco di giustizia che dovrebbe appartenere ad ognuno di noi.

L’accento del progetto, presentato ieri alla Vecchia Cantina di Montepulciano, viene posto appunto sulla parola sostenibilità, che si riflette in ogni suo significato, sia ambientale che sociale.

Ecco perché la sigla Esg – acronimo inglese di ambiente, società e governance – è alla base di ogni aspetto dell’etichetta.

Sono questi i principi che guidano ogni fase del processo di produzione: dalla vigna al rispetto di regole e contratti  fino all’inclusione di persone fragili nel mondo del lavoro per migliorare la loro vita.

La sostenibilità poi si rispetta anche in cantina con la vinificazione, con l’affinazione e con l’imbottigliamento.  Completamente green anche il packaging della bottiglia, del tappo, dell’etichetta e della scatola.

“Non era scontato mettere realtà così diverse ma così unite ne valori”, ha detto Andrea Rossi, ad di Vecchia Cantina e presidente del Consorzio. “Abbiamo pensato a qualcosa che andasse oltre all’ambiente e guardasse anche all’inclusione di questi cittadini nei processi lavorativi”.

Gli artefici della nuova bottiglia sono la stessa Vecchia Cantina, la cooperativa aretina Betadue e il movimento BeeToBee. Il nuovo vino si caratterizza per l’uva Sangiovese, è invecchiato due anni, presenta un colore rosso intenso, profuma di frutta a bacca rossa, ed ha un gusto pieno con una nota tannica finale.

Nomos è già sul mercato ed è stato prodotto in 5mila bottiglie con una distribuzione sull’intero territorio nazionale.

“Per noi questa è una cosa veramente importante e vorremmo che la nostra esperienza fosse ripetuta anche in altre realtà, in modo da dare senso a un termine di cui spesso si abusa: che è quello della sostenibilità”.

“La tutela dell’ambiente, la sostenibilità sociale, i diritti dei lavoratori – ha commentato Gabriele Mecheri, presidente Betadue – sono centrali per le comunità e le imprese. Sono racchiuse in un acronimo e cioè Esg. Betadue segue questa strada al suo interno ed è alla costante ricerca di compagni di viaggio in ogni settore. E qui li ha trovati nel Consorzio Vino Nobile e nella Vecchia Cantina di Montepulciano”.

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Redazione