L’operazione, denominata Gasolina, ha portato all’esecuzione di 210 decreti di perquisizione su tutto il territorio nazionale, 7 dei quali eseguiti in provincia di Siena, e ad un numero complessivo di 32 indagati, quattro dei quali residenti nella nostra provincia: due a Monteriggioni, uno a Siena e uno a Colle di Val d’Elsa, principalmente bodybuilder agonisti.
Sono stati individuati tre diversi filoni di fornitura, facenti tutti riferimento ad un culturista di Torino. I tre canali partivano da profili Facebook “civetta”, nei quali venivano pubblicizzati farmaci anabolizzanti. I clienti attratti dalle pubblicazioni, procedevano quindi ad inviare un messaggio via Messenger al venditore e, dopo un primo contatto, venivano indirizzati su una chat criptata di telegram. Tutti i pagamenti avvenivano tramite carte PostePay e bonifici Western Union. Le spedizioni dei plichi venivano infine effettuate tramite i principali servizi di corriere espresso.
I reati contestati vanno dall’utilizzo o somministrazione di farmaci o altre sostanze al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti (doping), allo spaccio di sostanze stupefacenti del tipo nandrolone, alla ricettazione, all’esercizio abusivo di una professione sanitaria, al commercio e somministrazione di farmaci in modo pericoloso per la salute pubblica, al commercio di medicinali guasti e/o imperfetti ed infine alla ricettazione.
Tra i i 210 soggetti coinvolti, si contano elementi di rilevante interesse operativo, in quanto ben inseriti negli ambienti sportivi (palestre, personal trainer, body builder, titolari di negozi di integratori alimentari), in particolare: 74 atleti agonisti iscritti a federazioni sportive, 11 titolari di palestre e 4 titolari di negozi di integratori alimentari.
Nel corso delle perquisizioni eseguite dai carabinieri delle Stazioni competenti per territorio, anche a Siena è stata sequestrata un’ingente quantità di farmaci dopanti di vario genere.