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Teatri di Siena, il saluto amaro di Alessandro Benvenuti a fine stagione: plauso al sindaco ma bacchetta il “contorno”

Teatri di Siena, il saluto amaro di Alessandro Benvenuti a fine stagione: plauso al sindaco ma bacchetta il “contorno”
  • PubblicatoAprile 9, 2024

Quando finisce una storia, difficilmente finisce bene e l’esperienza personale di ognuno di noi ce lo ricorda ogni volta che pensiamo a un tempo più o meno lontano e di sicuro in qualche modo ce lo ha ricordato il saluto di Alessandro Benvenuti sul palco del Teatro dei Rinnovati, ieri sera. Una chiusura di stagione che segna anche la fine dell’era Benvenuti e lo fa comunque in grande stile, con la teatralità che si deve ai bravi attori: ai saluti dello spettacolo di una grandissima Teresa Mannino, l’ormai ex direttore artistico dei teatri di Siena è salito sul palco e ha regalato al pubblico un finale amaro, che ha riscosso applausi a scena aperta.

“…C’è una frase che diceva ‘noi siamo il nuovo che avanza e quando ci toccherà indietreggiare, lo faremo con un’eleganza tale che farà epoca’. Ecco, una frase che mi ha sempre illuminato perché non è tanto quello che fai ma come te ne vai dalle cose. Io me ne vado contento – ha detto Benvenuti – contento perché ho fatto il mio lavoro in modo appassionato e corretto,  sfidando la possibilità che qualche spettacolo fosse meno gradito ma offrendo la possibilità di godere di quanti più linguaggi teatrali possibili (…). Perché la cosa importante è conoscere quello che non sai, i linguaggi nuovi e io credo di aver assolto  a questa funzione con una onestà intellettuale totale. Solo ho un po’ di rammarico, perché andandomene pensavo che potesse rimanere qualcosa che per me è stato il più grande vanto, ossia aver costruito un gruppo di persone tra tecnici e ufficio teatri che sono stati la mia gioia più grande, passione, grazie alle quali ho potuto vivere questa bellissima stagione (…). Mi sono sentito a casa e mi dispiace che oggi queste persone non ci siano più, che quell’ufficio che avevo creato non ci sia più.

Per finire, ringrazio il sindaco Nicoletta Fabio, persona irreprensibile e sempre sincera. Parlo di lei e non delle persone che le stanno intorno. E  ringrazio il precedente sindaco Luigi De Mossi, che mi ha permesso di scegliere in assoluta libertà gli spettacoli che ho fatto e la cosa più bella è che con lui non ho mai parlato di politica ma solo di teatro e cultura”.

Che poi, proprio tornando all’argomento iniziale, quello dei rapporti personali, non si può mai davvero sapere fino in fondo come stanno le cose, lo sanno solo i protagonisti. Ma prendiamo spunto da una bella frase che Teresa Mannino ha portato sul palco durante il suo spettacolo, una frase di  Kurt Vonnegut che, se pronunciata da Benvenuti, avrebbe fatto davvero epoca: “…come dovremmo comportarci durante l’Apocalisse? Dovremmo essere straordinariamente gentili gli uni con gli altri, certo. Ma dovremmo anche finirla di essere tanto seri. Le barzellette sono un grande aiuto. E trovatevi un cane, se non l’avete già. Io vado.”

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Redazione