Museo del Palio: il parere del candidato sindaco Emanuele Montomoli
Il sindaco De Mossi torna oggi sul tema del Museo del Palio, argomento sbandierato in campagna elettorale e di cui poi si è saputo ben poco, se non nulla.
“A mio parere – dice Emanuele Montomoli – questa nuova struttura, ormai da ritenersi giustamente indispensabile, non può essere pensata, come si evince dal progetto iniziale che nel tempo è stato ampliato, come mero spazio attrattivo per i turisti. La nostra Festa, la nostra storia, le nostre tradizioni meritano più rispetto. Il Museo – prosegue Montomoli – dovrà sì essere una struttura con strumentazioni che conquisti gli spettatori e offra spettacolo, che comunichi nozioni precise sulla nostra Festa, ma in parallelo, e soprattutto con la stessa importanza, dovrà essere un vero e proprio laboratorio-archivio di immagini già esistenti, dall’avvento della pellicola a oggi, sul Palio e sulla nostra città in generale e diventare così un vero e proprio patrimonio di ogni senese”.
È importante iniziare un’opera di restauro completa per poi passare a operazioni di catalogazione e archiviazione di tutto il materiale visivo che sarà possibile reperire.
“Questa – spiega Montomoli – è una necessità improrogabile, visto che nessuna struttura pubblica cittadina lo ha ancora fatto, lasciando l’iniziativa ai soli privati che ovviamente non possono garantire alcuna tutela del materiale. È un lavoro da fare in sintonia e con la collaborazione del Magistrato delle Contrade e con tutte e 17 le Contrade che sarebbero le prime a poter usufruire di un archivio in continua espansione”.
Il Museo, a questo punto, avrebbe tutti i titoli per firmare accordi e convenzioni importanti con Enti come l’Istituto Luce o con produzioni private, al fine di rendere fruibile, a un pubblico sempre più ampio, il ricco patrimonio che ancora conosciamo solo in parte.
“Si tratta di un progetto in cui credo molto – conclude il candidato sindaco – e che considero anche un’occasione importante per i nostri giovani, futuri professionisti del settore, che debitamente formati e guidati diventerebbero ancor di più un solido “patrimonio umano” per la nostra comunità”.