Mps crolla in Borsa (-8,1%) dopo l’uscita di Axa
Dopo che Axa ha completato la vendita di 100 milioni di azioni della Banca Monte dei Paschi di Siena, nella giornata di oggi, martedì 28 febbraio, il titolo di Palazzo Salimbeni è precipitato in Borsa perdendo in chiusura l’8,1% del valore, prezzando a 2,5235 euro ad azione.
Il gruppo assicurativo ha ceduto la sua quota, rappresentante circa il 7,94% del capitale sociale della banca, ad un prezzo di 2,33 euro per azione, in un’offerta accelerated bookbuilding riservata a investitori istituzionali.
A seguito del regolamento e della consegna dell’offerta (che dovrebbe avvenire intorno al 2 marzo 2023), Axa manterrà (direttamente o indirettamente) lo 0,0007% del capitale sociale di Mps.
Intanto i vertici di Banco Bpm smentiscono l’ipotesi di un’aggregazione con Mps, che indiscrezioni di stampa hanno rilanciando in queste ore. Il presidente Massimo Tononi, intercettato a margine del cda dell’istituto di piazza Meda, che delibererà la lista per il prossimo consiglio, a domanda ha ribadito che Banco Bpm “non è intenzionata a perseguire un’operazione di aggregazione con Mps”.
