Morte Berlusconi, all’Università per Stranieri nessuna bandiera a mezz’asta. Montanari: “No alla santificazione politica”
Non ci sono bandiere a mezz’asta all’Università per Stranieri di Siena per la morte di Silvio Berlusconi. La decisone è stata presa dal rettore dell’ateneo Tomaso Montanari.
“Mi assumo le la responsabilità di una scelta, evidentemente controcorrente. Nessun odio, ma nessuna santificazione ipocrita. Ricordare chi è stato” Berlusconi, “è oggi un dovere civile”, questo ha scritto Montanari , in una mail destinata alla comunità universitaria, per spiegare quanto fatto.
Davanti alla morte dell’ex-premier, ha aggiunto Montanari, “non si può provare alcuna gioia, anzi la tristezza che si prova di fronte ad ogni morte. Ma il giudizio – prosegue- quello sì, è necessario: perché è vero che Berlusconi ha segnato la storia, ma lo ha fatto lasciando il mondo e l’Italia assai peggiori di come li aveva trovati. Dalla P2 ai rapporti con la mafia via Dell’Utri, dal disprezzo della giustizia alla mercificazione di tutto (a partire dal corpo delle donne, nelle sue tv), dal fiero sdoganamento dei fascisti al governo alla menzogna come metodo sistematico, dall’interesse personale come unico metro alla speculazione edilizia come distruzione della natura. In questo, e in moltissimo altro, Berlusconi è stato il contrario esatto di uno statista, anzi il rovesciamento grottesco del progetto della Costituzione”.
Dunque, continua il rettore, “nonostante che la Presidenza del Consiglio abbia disposto le bandiere a mezz’asta su tutti gli edifici pubblici” fino a domani, giorno dei funerali di Stato e lutto nazionale, “mi assumo personalmente la responsabilità di disporre che le bandiere di Unistrasi non scendano- dice ancora Montanari- . Ognuno obbedisce infine alla propria coscienza, e una università che si inchini a una storia come quella non è una università”.