Enoteca Italiana, il sogno di D’Aquanno nel ricordo del nonno: “Siena capitale mondiale del vino con la nostra cordata”
C’è una promessa dietro al progetto che darà nuova vita ad Enoteca Italiana, è quella che Elena D’Aquanno (nella foto di copertina, con il presidente dell’Accademia della vite e del vino Rosario Di Lorenzo), imprenditrice campana, ha fatto a suo nonna: riportare l’Accademia della vite e del vino a Siena, la stessa Accademia di cui il nonno Pietro fu corrispondente enologo.
E così D’Aquanno è arrivata a Siena e , insieme ad una cordata di aziende – tra cui Autonoleggio Il Girasole srl, Vini Di Toscana e Mulinum -, ha presentato l’offerta, ritenuta congrua dal presidente del Tribunale Roberto Carrelli Palombi e dal liquidatore Raffaele Susini, per rilevare lo storico brand del vino senese.
“L’acquisizione vede uniti sia gli imprenditori che l’Accademia del vino e e il nostro percorso riguarderà tutta l’Italia” , ha detto D’Aquanno, che si è definita ‘portavoce e front woman’ di queste realtà che hanno rilevato Enoteca Italiana e che intende poi portare lo stesso Ente in tutto il mondo, facendo squadra con i Consorzi e con le aziende vitivinicole.
-“Il nostro auspicio – prosegue – è che Enoteca Italiana riparta dalla Fortezza non solo con il vino, ma anche con la ristorazione, con l’agroalimentare e con le altre eccellenze. Questo dovrà essere un luogo dove si fa cultura e dove si porta sviluppo internazionale”.
Al ruolo che Enoteca intende assumere nel mondo si affianca anche l’idea di dare nuove prospettive di turismo per il territorio: l’imprenditrice vuole portare in città un turismo estero di qualità e conta su alcuni punti di forza: la solidità e la esperienza delle società (D’Aquanno cita più volte Il Girasole) che sono dietro al nuovo percorso di Enoteca italiana, il coinvolgimento nel progetto di grandi aziende internazionali ed infine la presenza di 400 accademici dell’Accademia della vite e del vino, che qui inoltre porterà anche il suo archivio storico.
Massima infine la disponibilità a collaborare con il Comune di Siena: “Siamo naturalmente aperti a riportare gli Enti locali alla loro centralità avuta in Enoteca Italiana”, conclude.
“Altra partnership in grado di creare un circolo virtuoso di scambi di conoscenze a livello internazionale sarà quella con l’International Wine & Food Society, associazione internazionale nata a Londra nel 1933 con sedi in moltissimi Paesi e in ogni continente-si legge in una nota-, ma incredibilmente non in Italia. Partenariato che consentirà una maggiore tutela del vino italiano nel mondo, attraverso scambi proficui di conoscenze, tecniche di viticoltura, prodotti agroalimentari, politiche internazionali di filiera, gemellaggio tra operatori di nazionalità diverse ed occasioni di confronto, per una corretta diffusione internazionale dei prodotti italiani nel mondo”.