“Le parole perdute e ritrovate”, laboratori di scrittura creativa al carcere di Ranza per i detenuti
Si chiama “Le parole perdute e ritrovate” ed è il laboratorio di scrittura creativa per i detenuti del carcere di Ranza.
A partire da fine gennaio 2024 e fino a giugno, ogni quindici giorni la dirigente psicologa/psicoterapeuta del Serd Alta Valdelsa Barbara Cincinelli e l’assistente sociale Agostina Gentile, insieme al contributo dell’associazione culturale gruppo scrittori Senesi, guideranno i detenuti partecipanti nel mondo della scrittura.
A partire da fine gennaio 2024 e fino a giugno, ogni quindici giorni la dirigente psicologa/psicoterapeuta del Serd Alta Valdelsa Barbara Cincinelli e l’assistente sociale Agostina Gentile, insieme al contributo dell’associazione culturale gruppo scrittori Senesi, guideranno i detenuti partecipanti nel mondo della scrittura.
La finalità di tale progetto è quella di avvalersi dello scrivere come strumento che aiuti nel percorso personale di consapevolezza, di espressione di sé, della propria creatività e di ascolto. Raccontarsi e raccontare sono un modo per sperimentare uno spazio di libertà e aprirsi a una dimensione comunicativa più ampia in cui l’arte diventa scambio emotivo tra il mondo esterno e il mondo interno (dentro di sé e fuori di sé, dentro il carcere e fuori il carcere).
Dopo un percorso laboratoriale con Massimo Granchi, Enzo Linari e Sarita Massai del Gruppo Scrittori Senesi, i reclusi impareranno come scrivere un racconto e ciascuno potrà produrne uno. Gli elaborati potranno partecipare a un concorso interno, la cui premiazione avverrà in concomitanza con il Premio Letterario Città di Siena del prossimo settembre.