Torna nella cattedrale di Siena “Musica per la pace” con l’evento “Siena e Kiev in un unico pentagramma”
Il prossimo 23 marzo 2024 torna nella cattedrale di Siena “Musica per la pace” con l’evento “Siena e Kiev in un unico pentagramma” con la partecipazione straordinaria dei Coristi dell’Opera Nazionale dell’Ucraina.
L’iniziativa è promossa dalla Young Musicians European Orchestra in collaborazione con l’Accademia Musicale Chigiana e il CIDIM – Comitato Nazionale Italiano Musica, con la partecipazione del Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini”.
La straordinaria serata del 23 marzo 2024, all’interno del Duomo di Siena, è sostenuta dall’Arcidiocesi di Siena – Colle di Val d’Elsa – Montalcino con il fondamentale contributo dell’Opera della Metropolitana e la collaborazione della Fondazione MPS. L’organizzazione è di Opera Laboratori.
L’iniziativa fa parte di un progetto più ampio che vedrà l’esecuzione della “Petite Messe Solennelle” di G. Rossini diretta dal M° Paolo Olmi, in altre due città italiane grazie ad un progetto sostenuto dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dal Ministero della Cultura. Gli altri due eventi si terranno al Teatro Alighieri di Ravenna il 24 e presso l’Abbazia di San Mercuriale a Forlì il 25 marzo. Le tre esibizioni sono un’occasione di avvicinamento alla Pasqua attraverso la musica, per elevare un grido di pace contro i sanguinosi conflitti ancora in corso.
Particolarmente significativa la partecipazione della formazione polifonica dei Coristi dell’Opera Nazionale dell’Ucraina, che per unirsi alla compagine musicale in Italia affronterà un viaggio complesso e non privo di criticità. Invitare questo coro ad unirsi con altri musicisti provenienti da tutta Europa per eseguire in Italia una composizione dal valore spirituale universale vuole rappresentare la più profonda espressione di amicizia, solidarietà e volontà di Pace per tutto il Popolo Ucraino da parte del nostro Paese. In occasione del tour in Francia, Germania, Svizzera, Olanda, Brasile, Giappone e altri Paesi, la critica europea ha riconosciuto i Coristi dell’Opera Nazionale dell’Ucraina come uno dei migliori cori a livello internazionale. Diretto oggi dal M° Bogdan Plish, allievo di Lev Venediktov, la formazione polifonica contribuisce significativamente allo sviluppo dell’arte corale in Ucraina.
I Coristi dell‘Opera Nazionale dell’Ucraina saranno affiancati dal Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini”, diretto dal M° Lorenzo Donati. La formazione vocale, nata dalla collaborazione fra l’Accademia Musicale Chigiana e l’Opera della Metropolitana di Siena, ha già saputo conquistare nei primi otto anni di attività una solida reputazione sul piano nazionale e internazionale, spaziando dal repertorio polifonico antico alla musica contemporanea. Grazie alla versatile abilità interpretativa, il Coro è stato coinvolto in molte prime esecuzioni assolute, realizzate in formazione a cappella o in organici musicali più ampi presso prestigiose istituzioni concertistiche italiane.
Il nome dell’Accademia Musicale Chigiana è sinonimo in tutto il mondo di musica al livello più alto. Le sue stagioni concertistiche da più di cento anni attirano i più grandi interpreti e un pubblico ampio e motivato di appassionati; i giovani musicisti più brillanti provenienti da ogni parte del mondo ambiscono a frequentare i suoi corsi di alto perfezionamento per affrontare al meglio il passaggio decisivo tra il periodo della formazione e l’avvio della carriera artistica. Il Chigiana International Festival & Summer Academy, giunto quest’anno alla decima edizione, presenta un vasto programma estivo che comprende oltre 100 concerti. La Chigiana oggi, con i suoi 31 corsi estivi di alta formazione e gli altri programmi che si sviluppano nel corso dell’anno, unisce un’altissima qualità nella ricerca artistica e nell’esecuzione musicale con la massima apertura a una fruizione e a un coinvolgimento larghi e inclusivi. I corsi estivi di alta formazione, tenuti da alcuni tra i più celebri nomi della scena musicale mondiale, uniscono le principali discipline in ambito musicale alle tendenze innovative dei nuovi linguaggi sonori.
Formata da strumentisti provenienti da ogni parte d’Europa, la Young Musicians European Orchestra è la più importante orchestra giovanile italiana e negli ultimi anni è il complesso orchestrale italiano che si è esibito maggiormente all’estero cercando di favorire il dialogo tra le nazioni e le religioni attraverso la musica. La YMEO – rinomata formazione di giovani e talentuosi musicisti europei con base a Ravenna, che si distingue per l’alta qualità della produzione e coproduzione di grandi eventi di musica dal vivo in Italia e all’estero – è attiva dal 2008, ma si è costituita legalmente nel 2017 in forma di Cooperativa seguendo lo schema ed i regolamenti delle start-up. Per ogni progetto l’organico orchestrale viene convocato di volta in volta dai musicisti “senior”, che comunque hanno meno di 35 anni; l’età media degli orchestrali è di 23 anni e l’organico varia dai 20 ai 100 elementi, a seconda del repertorio eseguito. L’Orchestra è stata riconosciuta come Complesso Strumentale Giovanile di riferimento dal Ministero della Cultura nel 2018 e collabora spesso con il M° Paolo Olmi, che è stato Direttore Musicale di molte istituzioni sia all’estero che in Italia (in particolare dell’Orchestra di Roma della RAI).
Insieme ai musicisti, alle due formazioni corali e ai musicisti della Young Musicians European Orchestra si esibirà un cast di alto standing internazionale con quattro cantanti solisti: Irene Celle (soprano), Annalisa Stroppa (mezzosoprano), Stefano Colucci (tenore), Mirco Palazzi (basso).
La Cattedrale aprirà al pubblico alle ore 19:45; la partecipazione alla Petite Messe Solennelle èa ingresso libero con prenotazione obbligatoria alla mail booking@operalaboratori.com apartire dal giorno lunedì 11 marzo 2024.
Petite messe solennelle
La Petite Messe solennelle è stata eseguita per la prima volta a Parigi il 13 marzo 1864 in una cappella privata della Contessa Louise Pillet Will. La vasta composizione non è destinata ad un uso liturgico ma ad occasioni spirituali più intime e domestiche. Nell’autografo della partitura il compositore, utilizzando un gioco di parole sull’aggettivo “sacrée”, scrisse: «Buon Dio, eccola terminata questa povera piccola messa. Ho composto della musica sacra (musique sacrée) o della ‘dannata musica’ (sacrée musique)? Ero nato per l’opera buffa, e Tu lo sai bene! Poca scienza, un po’ di cuore, e questo è tutto. Sii dunque benedetto e accordami il Paradiso!». Al termine della dedica in calce alla Messa, Rossini, rivolgendosi a Dio, considera tale lavoro «l’ultimo peccato mortale della mia vecchiaia». La Messa presenta notevoli elementi di originalità, a partire innanzitutto dalla denominazione «Petite» accanto a «Solennelle», «Piccola, ma non breve» (dura infatti poco meno di 90 minuti), come una messa solenne. Poi l’organico originale, alquanto inusuale: 4 solisti, coro, due pianoforti e armonium. L’armonium era a quell’epoca uno strumento molto diffuso nelle case, accanto o al posto del pianoforte, e nelle chiese, come sostituto dell’organo. La Messa è divisa in 14 episodi, come il numero prediletto da J.S. Bach, di cui Rossini è sempre stato un grande estimatore al punto di essere fra i primi sottoscrittori dell’edizione completa delle sue opere. Più tardi, per assicurare alla Petite messe un più sicuro binario di circolazione, Rossini ne approntò una seconda versione con accompagnamento di grande orchestra. Ed è proprio in questa grandiosa veste che verrà eseguita a Siena, Ravenna e Forlì, con il coinvolgimento di più di 130 artisti che daranno vita ad un Rossini inaspettato, che conclude questa sua ultima opera con una dimensione epica e quasi tragica.