Vaccini ai bambini, l’ordine dei medici contro Borghi: “Senza l’obbligo manca un’arma per tutelare la salute”
La fuga in avanti del senatore leghista Claudio Borghi per rendere “raccomandati” e non più obbligatori i 12 vaccini per bambini come morbillo, rosolia, parotite e varicella – senza i quali oggi non si può essere iscritti alle scuole per l’infanzia- spaventa il presidente dell’ordine dei medici di Siena Roberto Monaco. “Nella nostra professione abbiamo il dovere di salvaguardare la salute dei cittadini – spiega- . Per questo servono armi ed i vaccini sono una di queste, l’unica talvolta contro alcune malattie. Non se può fare a meno perché sarebbe deleterio, sbagliato e anticostituzionale non garantire la salute ai cittadini”, ribadisce. La paura però è che con i blitz della politica si combatta questa guerra con le armi spuntate. “Quando si parla di obbligo sembra quasi che si costringa le persone a comportarsi in un determinato modo per interessi secondari – continua -. Qui però l’unico interesse che c’è è quello di proteggere la popolazione, secondo quanto stabilito dall’articolo 32 della Costituzione”. La proposta di Borghi ha movimentato i partiti in questo weekend estivo. Possibile che il suo emendamento si giudicato inammissibile per estraneità di materia, visto che è inserito nel decreto delle liste d’attesa. La sua presa di posizione però allarma lo stesso l’ordine senese, anche perché nel 2023 i casi di morbillo sono stati 556, di cui un terzo con complicanze. I rischi dunque ci sono: “Il vaccino oltre a salvare le nostre vite salva anche quelli di chi non può farseli per colpa di allergie o altre malattie”, conclude Monaco.