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Il Potere nelle mani. Due ‘Bastoni del Comando’ nella collezione della famiglia Piccolomini

Il Potere nelle mani. Due ‘Bastoni del Comando’ nella collezione della famiglia Piccolomini
  • PubblicatoNovembre 26, 2024

Opera Laboratori, con la Società di Esecutori di Pie Disposizioni, organizza la mostra dal titolo Il Potere nelle mani. Due ‘Bastoni del Comando’ nella collezione della famiglia Piccolomini che si svolgerà nella sala espositiva di Palazzo Piccolomini a Pienza dal 1° dicembre 2024 fino al 6 gennaio 2025. L’esposizione, curata da Costanza Contu, ha l’obiettivo di far conoscere e apprezzare agli ospiti che visitano i musei pientini alcuni oggetti interessanti e poco conosciuti che sono conservati all’interno del Palazzo. In questa prima rassegna saranno esposti due ‘bastoni del comando’ che solitamente si conservano nella Sala delle Armi del piano nobile della residenza papale.

I due oggetti in legno sono da riferirsi ai secoli XVII e XVIII e sono caratterizzati, oltre che dai colori e dalla pastiglia in oro, dagli stemmi delle famiglie Piccolomini e Medici; sono assai pregiati e uno in particolare testimonia il legame fra la famiglia senese e la famiglia fiorentina. I due oggetti saranno esposti e messi a confronto con il pregevole bastone di comando di manifattura fiorentina, appartenuto a Mattias de’ Medici (1613-1667) e conservato nella Fondazione Giovanni Pratesi. Corredano l’esposizione alcuni bastoni di epoche più recenti che testimoniano come l’oggetto sia sopravvissuto nel tempo modificando le sue funzioni e caratteristiche stilistiche a seconda del periodo storico culturale in cui sono stati realizzati. I visitatori potranno immergersi nella storia e nella cultura del tempo attraverso la lettura dei pannelli esplicativi e dei ritratti riprodotti su questi che arredano le pareti della sala: storia, arte, costume del XVII secolo si incrociano facendo rivivere il momento storico, culturale e artistico. Questi ritratti, alcuni della famiglia Medici, altri della famiglia senese, potranno essere ammirati al piano nobile del Palazzo dove sono conservati. Fra i preziosi esposti anche la piccola miniatura di Orazio Piccolomini (1639-1678) ritratto a mezzo busto, dipinta da Giusto Sustermans (1597 – 1681).

L’esposizione nasce dalla convinzione che ogni singolo oggetto racchiuda in sé una straordinaria importanza se inteso come simbolo di un determinato contesto culturale.  Il bastone è da sempre stato presente nella vita dell’uomo ed è uno dei pochi oggetti che dall’antichità classica è sopravvissuto fino ai giorni nostri mutando nei secoli le sue funzioni, le sue caratteristiche stilistiche, i suoi materiali di realizzazione; da oggetto di comando, a bastone che guida il popolo cristiano come il Pastorale, fino alla sofisticata ostentazione di eleganza che ne hanno fatto i gentiluomini di fine settecento, per giungere al suo moderno utilizzo di sostegno e aiuto. La funzione del bastone e l’utilizzo principalmente maschile di questo oggetto sono documentati dai ritratti dei valorosi personaggi che lo impugnano e ostentano come simbolo di potere, ma anche di vanità. 

Il visitatore, immerso nell’atmosfera barocca delle musiche di Hӓndel, è dunque invitato a immedesimarsi in uno spazio caratterizzato dalla storia dei personaggi protagonisti e corredato dal mondo meraviglioso di quelle che un tempo venivano definite arti minori, ma che in realtà hanno la stessa valenza storico artistica di pittura, scultura e architettura.

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Redazione