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Città dei mestieri, un successo per il Consorzio per la Tutela del Palio. Carapelli: “Le tradizioni portano avanti le nostre contrade”

Città dei mestieri, un successo per il Consorzio per la Tutela del Palio. Carapelli: “Le tradizioni portano avanti le nostre contrade”
  • PubblicatoGennaio 14, 2025

Arti e mestieri da imparare, tramandare e di cui far tesoro per poterli esercitare per il bene della propria contrada e della propria città: è questo lo scopo del progetto Città dei mestieri, ideato dal Consorzio per la tutela del Palio e con il supporto di Asp di città Siena. Un’iniziativa che ha preso piede nel 2016 e che solo nel 2021 ha visto la sua prima realizzazione con un laboratorio dedicato a diverse attività di artigianato, come per esempio la pittura, la tessitura e molto altro.

“Siamo ormai alla quarta edizione del progetto Città dei mestieri – commenta Antonio Carapelli, presidente del Consorzio Tutela Palio -. Abbiamo dato il via ai corsi nel mese di novembre e continueranno fino a maggio, come sempre al laboratorio del Saltarello e per questo ringrazio infinitamente Asp città di Siena ed il suo presidente Pratesi. I corsi in totale sono 17 e quest’anno ci sono delle novità: il corso di costruzione di una scarpa storica e il corso di intarsio. Inoltre, abbiamo deciso di aggiungere dei seminari più brevi, dedicati alla manutenzione delle monture, alle tecniche di pittura sui tamburi e le tecniche di affresco”.

Un obiettivo prefissato dal Consorzio è quello di far appassionare quanti più giovani possibile, che ovviamente rappresentano il futuro delle proprie contrade. Inoltre, con i numeri in crescita di persone che desiderano prendere parte ai corsi, il laboratorio inizia ad essere stretto, per questo Carapelli desidera di poter trovare anche altri spazi in cui lavorare.

“Purtroppo, lo spazio non è enorme e ci costringe a limitare le richieste – spiega Carapelli -. Il primo anno eravamo in 76, poi siamo passati a 139 e lo scorso anno 163 e in questa edizione siamo arrivati a 154. Per incentivare anche i ragazzi più giovani, abbiamo iniziato a girare anche nelle scuole per far vedere loro le attività che vengono svolte”.

I corsi sono aperti ai contradaioli di tutte le età e la speranza è quella che tutte le consorelle possano beneficiarne per tenere sempre vive le tradizioni.

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Redazione