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Galleria del Palio, Fabio: “Progetto da ripensare. Serve un nuovo coinvolgimento delle Contrade”

Galleria del Palio, Fabio: “Progetto da ripensare. Serve un nuovo coinvolgimento delle Contrade”
  • PubblicatoGennaio 16, 2025

“Il progetto della ‘Galleria del Palio’ così come era stato congegnato e pensato, anche dal punto di vista delle risorse finanziarie, va decisamente ridimensionato e ripensato, coinvolgendo maggiormente le diciassette Contrade: questo l’impegno da parte del Comune di Siena”. Così il Sindaco di Siena, Nicoletta Fabio, in risposta all’interrogazione presentata dai consiglieri Luca Micheli e Gabriella Piccinni del gruppo Partito Democratico durante il Consiglio Comunale di oggi, giovedì 16 gennaio.

“La mia convinzione – ha spiegato Il Sindaco di Siena –, espressa ripetutamente non solo da primo cittadino, è quella di non cristallizzare il Palio in un museo, tant’è che espressi qualche perplessità fin dal 2016 quale membro del Magistrato delle Contrade e non ero la sola. E’ probabilmente più giusto, sempre attraverso un percorso assieme al Magistrato delle Contrade, definire un hub informativo, che diventi punto di riferimento per chi arriva a Siena, ed è su questo che sto lavorando. Serve comunque un coinvolgimento delle Contrade, anche attraverso i loro musei, affinché ci sia una narrazione completa e immersiva in un mondo che, come ben sappiamo, ha specifiche peculiarità che non possono essere ridotte in un museo tradizionale”.

“Di ‘Galleria del Palio’ – ha sottolineato il Sindaco Fabio – aveva parlato il Sindaco Bruno Valentini, ed era stato presentato un progetto che non riscosse particolare entusiasmo da parte delle Contrade. Il Sindaco Il Sindaco Luigi De Mossi parlò invece di ‘Museo del Palio’, e presentò alle Contrade un ambizioso progetto che riscosse invece interesse. Tale progetto prevedeva un partenariato pubblico privato e in sintesi l’affidamento totale della sua gestione per circa venti anni ad una società privata; prevedeva inoltre un progetto architettonico assai complesso, difficilmente sostenibile dall’ente. Un progetto rigoroso dal punto di vista scientifico, affascinante e ambizioso da quello architettonico, dispendioso dal punto di vista finanziario e, infine, critico dal punto di vista gestionale. Aspetti a mio avviso dirimenti per accantonare quell’idea e pensare appunto a qualcosa di concretamente realizzabile, tant’è che al momento il progetto non è contenuto nel Dup e nel Piano triennale dei lavori pubblici approvati da questo Consiglio Comunale”.

“Il progetto – ha proseguito Nicoletta Fabio – va ripensato una volta per tutte, anche attraverso un nuovo coinvolgimento del Magistrato. Già all’epoca, espressi la mia opinione in tal senso: secondo me, il Palio e soprattutto la Contrada si comprende solo visitando e possibilmente frequentando le Contrade stesse, che dovrebbero/potrebbero mettere in rete i loro musei, creando una sorta di museo diffuso, anche con una gestione condivisa che nulla tolga alla sacrosanta autonomia di ogni singola consorella ma che valorizzi nel suo insieme la nostra identità cittadina. Purtroppo all’epoca l’idea, tutta da costruire, non entusiasmò le Contrade, ma nonostante ciò mi sono ripromessa di provare a strutturare meglio quell’idea e parlarne con i priori a tempo debito. Visto il successo riscontrato dalle aperture straordinarie del periodo natalizio, sto valutando anche la possibilità di ampliare e rinnovare le attuali sale dei Costumi per ottimizzarne la fruizione; del resto quelle stanze erano state concepite, anche prima della ‘Galleria’, come fulcro di un possibile ‘Museo del Palio’. A mio avviso, si può e si deve studiare un allestimento semplice, filologicamente corretto, attuale, interattivo ed esperienziale, che renda fruibile e comprensibile anche ai visitatori non senesi l’identità della nostra celebrazione. Di questo ragionerò con la Commissione, che dovrà essere riproposta al Magistrato visto che della vecchia facevano parte Priori non più in carica e integrata da esperti che individuerà l’amministrazione comunale di concerto con le Contrade”.

“Il riconoscimento ricevuto dal Ministero della Cultura – ha concluso il Sindaco di Siena – nulla ha a che vedere con un possibile museo, così come deve essere chiaro che gli oggetti individuati come espressione di identità culturale collettiva non sono e non saranno oggetto di esposizioni, rimangono e rimarranno nelle rispettive Contrade”.

Il consigliere Luca Micheli del gruppo Partito Democratico, che ha illustrato l’interrogazione, si è dichiarato “Insoddisfatto per un motivo semplice, si parla di cristallizzazione del Palio attraverso un museo o una galleria, quello che vorrei fosse chiaro è che l’obiettivo deve essere invece quello di creare un luogo in cui viene descritto il punto di vista di chi organizza il Palio e la Festa, che è diverso dal punto di vista delle Contrade. Tutto ciò che riguarda l’organizzazione, la valorizzazione, e la tutela del Palio, credo, a mio avviso, che debba essere raccontato. Siamo di fronte ad un mondo in continua evoluzione, non diamoci per scontati, noi dobbiamo spiegare bene a chi viene a Siena cosa sia il Palio e cosa comporti organizzare un evento del genere. Bisogna far vedere quali siano stati nel tempo i correttivi e gli interventi fatti: spesso noi senesi veniamo fermati da persone che ci fanno domande sul Palio, questo vuol dire che evidentemente c’è bisogno di raccontare e di raccontarsi. Dobbiamo uscire dall’idea che ciò che conosciamo noi lo conosce l’universo mondo, i musei possono essere allestiti senza necessariamente mettere i contenuti rinchiusi in una teca. I titoli per fare questo credo che non appartengano al Magistrato delle Contrade, servono professionisti della comunicazione che siano in grado di raccontare attraverso le nuove tecnologie il nostro mondo. C’è una storia antica che riguarda la nostra identità e le nostre tradizioni e il fatto che tutto ciò sia stato oggetto di interesse del Ministero della Cultura è molto importante, un interesse e un’attenzione che andrebbe cavalcata. Conoscendolo meglio il visitatore che entra nel mondo del Palio deve poter divenire il suo primo difensore. Molti i video e le testimonianze che consentirebbero a noi stessi e a chi viene in visita nella nostra città di fare un vero e proprio viaggio nella memoria. Convintamente ritengo dunque che debba essere obiettivo comune trovare un luogo deputato che racconti esaustivamente cosa sia il Palio di Siena”.

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Redazione