I senesi amano ancora l’eleganza? L’opinione dei commercianti dopo Pitti Uomo: “Il gusto c’è e i giovani si avvicinano al classico”
Le mode passano, lo stile rimane: è questo, da sempre, il mantra dell’eleganza classica maschile, che proprio nei mesi di gennaio e febbraio vive il momento di maggior splendore. Grazie ai principali eventi di moda, come Pitti Uomo nei giorni scorsi e come la settimana della moda a Milano a fine febbraio, viene anche meno la tendenza a vestirsi solo per le occasioni e nelle persone cresce la curiosità ed il gusto di vestire classico nella vita quotidiana. E a Siena, invece? La gente ama ancora la cultura del vestire bene e con stile, o tende più a coprirsi, come si dice in gergo?
“Siena è sempre stata una città di buon gusto e i senesi si sono sempre vestiti bene – commenta Gianni Cortecci, titolare di Cortecci Siena 1935 -. Sicuramente, c’è stato un po’ un calo di interesse da parte di alcuni clienti, però noto che la maggior parte della gente fa ancora molta attenzione alla qualità del prodotto e soprattutto al Made in Italy. Negli anni, ho visto anche che le persone sono anche più preparate ed in particolar modo i giovani e questo è positivo, perché da loro nasceranno i nuovi stili e le nuove proposte. I ragazzi, per esempio, amano molto di più i colori rispetto agli adulti”.
Negli anni, sia nei grandi eventi e nella vita di tutti i giorni, anche il modo di vestire è cambiato, a partire dai colori, che forse trent’anni fa erano più sgargianti rispetto ad oggi. Il dato positivo, come confermato anche dai commercianti, è che molti giovani si stanno appassionando sempre di più al mondo dell’eleganza classica.
“La ricerca della qualità è sempre molto alta, seppur meno intensa – spiega Nicola Ghini, titolare di Grey Store Siena -. Per quel che riguarda i colori, invece, negli ultimi anni abbiamo visto principalmente i tonalità tenue e meno sgargianti, anche se quest’anno a Pitti Uomo sono venute fuori nuove proposte, anche con colori più spinti, specialmente dai giovani. Quest’ultimi, per fortuna, stanno avvicinandosi molto al mondo classico, magari un po’ rivisitato, ma devo dire che hanno un buon gusto e che stanno rilanciando lo stile”.
Le basi, dunque, sembrano essere positive e la speranza è che quanti più giovani possano appassionarsi al mondo classico e che possano creare, di conseguenza, uno stile proprio.