L’Università per Stranieri di Siena esce da X. “Dinamiche opache dell’algoritmo, clima sempre meno civile e inclusivo”

L’Università per Stranieri di Siena, per decisione unanime del Senato accademico, ha deciso di non proseguire la sua presenza e le sue attività di pubblicazione sul social network X.
“Le dinamiche sempre più opache dell’algoritmo di X, che determina la visibilità dei contenuti privilegiando interazioni polarizzanti, amplifica narrazioni estreme e riduce l’accesso a fonti autorevoli, unite alle scelte della proprietà, hanno favorito la diffusione di un clima sempre meno civile e inclusivo”, si legge in una nota.
“Ciò ha portato a un aumento di contenuti in contrasto con i valori etici dell’Università, che si ispira al carattere antifascista e ai principi della Costituzione della Repubblica italiana, nonché alle disposizioni della Magna Charta sottoscritta dalle Università europee e di altri Paesi. Respinge ogni forma di nazionalismo, riconosce come patria il mondo intero e l’umanità tutta. Sostiene il diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato, il diritto di entrare in qualsiasi Paese, il diritto di lasciare qualsiasi Paese, incluso il proprio, e di ritornarci. Ripudia la guerra, in ogni sua forma. Favorisce le forme di obiezione di coscienza previste dalla legge e accoglie studentesse e studenti, ricercatrici e ricercatori perseguitati nei loro Paesi per essersi rifiutati di combattere. Si propone di formare generazioni capaci di prevenire la guerra, attraverso la diffusione del plurilinguismo e del multiculturalismo, in sintonia con le linee dettate dalle istituzioni europee e dall’ONU. Pratica e diffonde i principi della sostenibilità e della giustizia ambientale. Promuove e favorisce la dimensione internazionale della ricerca e della formazione, i processi di incontro, dialogo, mediazione fra persone con lingue e culture diverse, nell’intento di favorire la civile e pacifica convivenza che nasce dal reciproco riconoscimento e dal vicendevole rispetto”.
“Pur con una crescente attenzione critica verso le dinamiche delle piattaforme digitali, l’Università mantiene la sua presenza su Facebook e Instagram, social network di proprietà di Meta, ritenendo che, almeno per il momento, questi strumenti offrano ancora spazi adeguati per la divulgazione istituzionale e il dialogo con la comunità”, conclusa la nota.