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Dal Drappellone del Palio del luglio 1981 alla vetrata principale della Chiesa di San Domenico. A Sovicille arriva “In arte dottore”, la mostra delle opere di Mario Ghezzi

Dal Drappellone del Palio del luglio 1981 alla vetrata principale della Chiesa di San Domenico. A Sovicille arriva “In arte dottore”, la mostra delle opere di Mario Ghezzi
  • PubblicatoAprile 16, 2025

Dal 24 aprile al 4 maggio 2025, nel contesto di “Sovicille delle Meraviglie”, il Centro Culturale “La Tinaia” ospiterà la mostra “Mario Ghezzi – in arte dottore”, un’esposizione dedicata al talentuoso pittore senese scomparso nel 2007, che ha saputo coniugare per tutta la vita la professione di medico con la passione per l’arte.

Noto principalmente per aver dipinto il drappellone del Palio di Siena del luglio 1981 e per la realizzazione della vetrata principale della Chiesa di San Domenico, Ghezzi ha espresso il suo talento attraverso una vasta gamma di tecniche: olii, acquarelli, incisioni, disegni, carboncini e pastelli. La sua produzione artistica comprende anche opere letterarie come poesie e romanzi.

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Laureato in Medicina nel 1943, Ghezzi inizia la sua attività pittorica negli anni Quaranta, sviluppandola parallelamente alla professione medica che esercitò fino al 1989. Fu il celebre storico dell’arte Enzo Carli, alla fine degli anni Cinquanta, a riconoscere per primo il suo talento, incoraggiandolo a esporre le sue opere in mostre personali, a partire da quelle di Firenze e Venezia nei primi anni Sessanta.

“La mostra intende portare l’attenzione sull’opera di uno straordinario talento pittorico che negli ultimi anni è stato, inevitabilmente, un po’ dimenticato”, commenta Andrea Friscelli, erede di Mario Ghezzi e ideatore della mostra. “Ghezzi, che per tutta la vita è stato medico e pittore – da qui il titolo dell’esposizione – ha prodotto moltissimo ma venduto pochissimo per sua scelta personale, e quindi in tanti non conoscono la sua opera. Negli spazi suggestivi della Tinaia abbiamo voluto allestire un angolo che evoca l’atmosfera del suo studio, con la musica che amava ascoltare e i suoi strumenti artistici, per provare ad offrire ai visitatori un’esperienza immersiva nel suo mondo creativo.”

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L’esposizione, organizzata dagli eredi dell’artista con il patrocinio delle istituzioni locali, si propone di far conoscere il pensiero e la cangiante filosofia estetica del maestro attraverso un’accurata selezione delle sue opere, offrendo così l’occasione per riscoprire un archivio sterminato di creazioni e stimolare nuovi studi sulla sua figura. Hanno collaborato alla realizzazione della mostra Valentina Biagini, Patrizia Guerrieri, Mauro Civai, Alessandro Grazi e Fabio Mazzieri.

L’inaugurazione si terrà il 24 aprile con il seguente programma:

  • Ore 15.00 – Saluto delle autorità e taglio del nastro
  • Ore 16.00 – Visite guidate
  • Ore 17.00 – Interventi di Mauro Civai e Fabio Mazzieri con contributi sull’arte e la vita di Ghezzi
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Redazione