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Rete europea dei vaccini, ci siamo: a Siena il battesimo, progetto da 170 milioni di euro

Rete europea dei vaccini, ci siamo: a Siena il battesimo, progetto da 170 milioni di euro
  • PubblicatoMaggio 22, 2025

La rete europea dei vaccini per rispondere alle emergenze pandemiche trova il suo battesimo oggi al rettorato dell’Università di Siena: nella struttura si sta infatti tenendo l’evento di lancio dell’European vaccines hub for pandemic readiness (Evh), che è co-finanziato dall’Health emergency prearedness and response authority’s (Hera) della commissione Ue attraverso la European heatlth and digital executive agency (Hadea).

L’accordo di finanziamento è stato siglato ieri, mercoledì 21 maggio. Il co-finanziamento quadriennale è di poco inferiore a 102 milioni di euro. Il costo totale stimato sfiora i 170 milioni di euro. A partecipare alla due giorni di lancio nella città sono 160 attori da tutta Europa, tra cui rappresentanti dell’Hera, dell’Hadea, dell’Ema, del Ministero della Salute e di quello dell’Università.

L’evento, sottolineano gli organizzatori, “favorirà il dialogo tra i principali stakeholders e getterà le basi per un’azione coordinate nella preparazione alle pandemie”.

Il consorzio Evh è composto da 11 beneficiari e 13 entità associate e affiliate da 7 paesi europei. Coordina il progetto la Sclavo vaccines association. Presenti anche il Biotecnopolo e l’Università di Siena. Coordinatori dell’iniziativa sono Rino Rappuoli, presidente di Sclavo vaccines association, direttore scientifico del Biotecnopolo, e la docente Donata Medaglini, ordinaria di Microbiologia e Microbiologia clinica nonché pro-vicario all’ateneo. La struttura svilupperà vaccini contro patogeni a rischio di infezioni epidemiche-pandemiche e si divide in quattro aree: il Biotecnopolo lavorerà sulla scoperta e lo sviluppo di vaccini e anticorpi monoclonali; l’istituto francese Pasteur curerà gli studi pre-clinici; il belga Vaccinopolis si impegnerà negli studi clinici; la produzione è invece affidata alle tedesche Dzif e Zwai.

“Si tratta di un grande progetto europeo per la protezione della salute di tutti”, osserva Roberto Di Pietra, rettore dell’Università di Siena. Per Rino Rappuoli “con l’unione delle forze dei principali sviluppatori dei vaccini nel Continente si intende stimolare l’innovazione e garantire un’autonomia strategica nella r&s e nella produzione vaccinale”.

“Per noi è un traguardo fondamentale nella cooperazione scientifica e strategica a livello europeo – sottolinea Medaglini – E segna un passo decisivo dell’Unione nella capacità di prepararsi a rispondere a future emergenze pandemiche”.

Informazioni sul progetto EVH

Titolo: European Vaccines Hub for Pandemic Readiness

Acronimo: EVH

Durata e data di inizio: 4 anni a partire dal 1° marzo 2025

Coordinatore: Sclavo Vaccines Association (Italia)

Costo totale del progetto: 169 992 333 euro

Finanziamento della Commissione Europea: 101.995.399 euro

Co-funder: European Health and Digital Executive Agency (HaDEA), Commissione Europea

Composizione dell’EVH Partnership – 11 Beneficiari e 13 Entità tra affiliate e associate da 7 Paesi Europei

Beneficiari:

·         Sclavo Vaccines Association ETS (Italia)

·         Fondazione Biotecnopolo di Siena (Italia)

·         Institut Pasteur (Francia)

·         University of Antwerpen – Vaccinopolis (Belgio)

·         Deutsches Zenturm fur Infektionsforschung – (Germania)

·         The Center for Pandemic Vaccines and Therapeutics – ZEPAI (Germania)

·         Leiden University Medical Center (Paesi Bassi)

·         Université Libre de Bruxelles (Belgio)

·         Folkehelseinstituttet- Norwegian Institute of Public Health (Norvegia)

·         Università di Siena (Italia)

·         Instituto de Biologia Experimental e Tecnologica (Portugallo)

Entità Affiliate:

·         Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (Italia)

·         Infectious Disease Models and Innovative Therapies – CEA (Francia)

·         Institut national de la santé et de la recherche médicale (Francia)

·         Philipps Universität Marburg (Germania)

·         Helmholtz Zentrum München Deutsches Forschungszentrum für Gesundheit und Umwelt (Germania)

·         Helmholtz-Zentrum für Infektionsforschung (Germania)

·         Klinikum der Ludwig-Maximilians-Universität München (Germania)

·         Stiftung Tierärztliche Hochschule Hannover (Germania)

·         Technische Universität München (Germania)

·         Klinikum der Universität zu Köln (Germania)

·         Universitatsklinikum Hamburg-Eppendorf (Germania)

·         Eberhard Karls Universität Tübingen (Germania)

Entità Associata:

·         Pasteur Network (Francia)

La Sclavo Vaccines Association (SVA), che ha il ruolo di coordinatore del progetto EVH, è un’associazione no-profit fondata nel 2008 con sede a Siena che ha come soci fondatori 11 istituzioni di ricerca di 6 paesi europei: è dedicata alla ricerca scientifica rivolta allo sviluppo di nuove tecnologie di vaccinazione e alla scoperta di vaccini per le malattie che colpiscono soprattutto i Paesi in via di sviluppo.

L’Università di Siena (UNISI), con il Laboratorio di Microbiologia Molecolare e Biotecnologie e l’Unità di Malattie infettive e Tropicali del dipartimento di Biotecnologie Mediche, contribuirà al progetto EVH attraverso l’analisi della risposta immunitaria alla vaccinazione in studi clinici,con particolare attenzione allo studio delle cellule B della memoria. Inoltre, parteciperà alle attività formative previste nell’ambito del Dottorato di Interesse Nazionale in “Innovation in Diagnosis, Prevention and Treatment of Infections at Pandemic Risk”.

La Fondazione Biotecnopolo di Siena è una Fondazione di diritto privato senza scopo di lucro con sede legale e operativa in Siena, che ha tra i fondatori il Ministero dell’Università e della Ricerca, il Ministero della Salute, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Ministero delle imprese e del made in Italy. La Fondazione ha lo scopo di:

·         promuovere e sviluppare la ricerca applicata e l’innovazione nel campo delle biotecnologie, nel campo delle scienze della vita, svolgendo funzioni di promozione e di coordinamento delle attività di studio, di ricerca, di sviluppo tecnico-scientifico e di trasferimento tecnologico e dei processi innovativi ai fini del contrasto alle pandemie.

·         favorire, in collaborazione con altri soggetti nazionali ed internazionali, la realizzazione dei programmi di ricerca, l’innovazione ed il trasferimento tecnologico al sistema produttivo nell’ambito delle applicazioni biotecnologiche finalizzate alla protezione della salute secondo un approccio ONE-HEALTH.

·         favorire la creazione di una rete internazionale di contrasto alle pandemie. La fondazione svolge, infatti, le funzioni di hub antipandemico attraverso il  Centro Nazionale Anti Pandemico-CNAP” che si occupa di portare avanti attività di ricerca, sviluppo e produzione di vaccini ed anticorpi monoclonali per la cura delle patologie epidemico-pandemiche emergenti.

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Redazione