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AdF, nuova casina dell’acqua per Trequanda

AdF, nuova casina dell’acqua per Trequanda
  • PubblicatoSettembre 27, 2023

Un centro operativo nel territorio di Siena, tutele per il personale e per le nuove assunzioni, mantenimento della redditività nel progetto e mantenimento del livello degli investimenti per il territorio.

Si traduce così la conditio sine qua non di Intesa: quattro punti insindacabili per entrare nella realtà della multiservizi regionale. Una posizione questa su cui è d’accordo tutto il cda della società che detiene il 25% di Estra.

“Intendiamo chiarire se c’è il rischio che possa essere sminuito il nostro valore dentro quest’azienda o se si rischiano ripercussioni negative nei servizi per il territorio”, afferma Andrea Rossi, presidente di Intesa.

Un primo contatto ed una prima richiesta di delucidazioni sulla Multiutility toscana ci sarà a breve visto che il consiglio d’amministrazione della società, di cui fanno parte 48 comuni della Toscana del Sud (34 sono senesi ndr.), invierà una prima lettera interlocutiva a breve.

Rossi però ha letto alcune situazioni del dossier come “distoniche”, per cui intende porre subito dei chiari paletti: Siena non deve essere marginalizzata anche se conta meno residenti rispetto a Firenze, Prato e Pistoia.

“L’obiettivo nostro sarà mettere i sindaci che sono i nostri soci in condizione di avere la scelta più funzionale e adeguata per i loro territori”, continua

Per ora non sono state prese in considerazione ipotesi di fare un passo indietro, anche se il suo presidente non ha scartato completamente questa possibilità.

“Vedremo le opzioni che saranno messe sul tavolo – spiega -. Intendiamo fare decidere ai nostri soci la posizione migliore per Intesa e per il futuro di Estra”.

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Redazione