Al Santa Maria della Scala arriva l’Archivio-Fototeca di Eduard Alexandr Safarik
La Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala di Siena, sabato 18 gennaio alle ore 11, nella Sala Sant’Ansano del Complesso museale, presenta l’Archivio-Fototeca del Professor Eduard Alexandr Safarik, entrato a far parte del patrimonio della Biblioteca e Fototeca Giuliano Briganti, collocata all’interno del complesso.
Composto da oltre 44.000 fotografie e da circa 66.000 unità documentali cartacee, l’archivio di Safarik (Bratislava, 1928 – Viterbo, 2015), fra i più importanti studiosi delle grandi collezioni dell’aristocrazia romana, rappresenta l’ultima – e spesso l’ unica – testimonianza documentale di straordinari nuclei ormai smembrati o dispersi. La sua concretizza il sodalizio intellettuale e l’amicizia con lo storico dell’arte Giuliano Briganti (Roma, 1918-1992), tesaurizzando finalmente in un unico luogo il frutto delle ricerche di una vita.
La presentazione avverrà alla presenza delle istituzioni, con l’intervento di Giulio Nardi, Segretario generale del Comune di Siena, e Chiara Valdambrini, Direttrice della Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala.
L’archivio sarà presentato attraverso i preziosi contributi scientifici di Leonardo Scarfò, Ph. D. e consulente d’arte, Francesco Petrucci, Direttore del Museo del Barocco romano di Ariccia, Patrizia Piergiovanni, Direttrice della Galleria Colonna e del Principe Don Prospero Colonna, Presidente della Fondazione Palazzo Colonna. Presenti con un video, l’Avvocato Fabrizio Lemme e lo storico dell’arte Alvar González-Palacios. Modera l’incontro Marco Ciampolini, docente presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara.
L’Archivio-Fototeca va oggi ad arricchire il vasto patrimonio culturale e iconografico della Biblioteca e Fototeca Giuliano Briganti, grazie a nuclei storicamente rilevanti fra i quali il fondo della famiglia principesca Pio di Savoia – contenente centinaia di lettere e manoscritti che documentano, anche con materiale cifrato, la Guerra dei Trent’anni – e la significativa, per il settore dedicato alla storia della fotografia, serie di negativi su lastra di vetro che documentano lo stile di vita ei viaggi della famiglia Safarik, fra l’Ottocento e il Novecento. A questi si aggiungono alcuni preziosi testi inediti scritti dal professore, sfruttati da un approccio fortemente poetico e psicologico al senso dell’arte e della ricerca su di essa.