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All’ospedale Le Scotte arrivano cinque canali tematici gratuiti. Arte e Palio messi a disposizione da Canale 3 Toscana

All’ospedale Le Scotte arrivano cinque canali tematici gratuiti. Arte e Palio messi a disposizione da Canale 3 Toscana
  • PubblicatoGiugno 12, 2025

«Dalla finestra dell’ospedale, in lontananza, silenziosa appare la bellezza generosa e millenaria alle prime ore del nuovo giorno. Anche lei ti cura, discreta». Lo scriveva la paziente Monica Belli sul suo profilo Facebook nel marzo 2021, in piena pandemia: osservando e fotografando ciò che vedeva dalla finestra della sua stanza in ospedale. Monica trovava la forza e la resilienza per ridurre l’ansia da ricovero durante il suo periodo di degenza all’ospedale Santa Maria alle Scotte.

Le sue stesse parole sono state fonte d’ispirazione per il progetto “Siena ti accoglie con il cuore”, attivato all’Azienda ospedaliero-universitaria Senese come ulteriore sviluppo delle iniziative volte all’umanizzazione delle cure e al comfort dei pazienti.

Si tratta di 5 canali tematici gratuiti disponibili sugli oltre 600 schermi che si trovano nei reparti di degenza e che trasmettono tutta la bellezza, la cultura, la spiritualità e l’umanità della città di Siena. Più specificatamente i canali sono quelli che vanno dal 999 a ritroso fino al 995, trasmettendo rispettivamente: la santa messa celebrata dalla Cappellania dell’ospedale e il live streaming degli ambienti dalla cappella dell’Aou Senese; lo skyline della città ripreso costantemente in diretta attraverso una telecamera posta sul tetto dell’ospedale e allietato da una colonna sonora contenente i brani della Banda Città del Palio; contenuti tematici su “arte e paesaggi” e “Palio” messi a disposizione da Canale 3 Toscana e, infine, alcune commedie messe in scena dall’associazione culturale teatrale “La Sveglia” di Siena.

Si tratta di una prima fase del progetto, aperto a tutti, e che prevede quindi la possibilità per altre emittenti, enti e associazioni di poter contribuire con contenuti culturali legati alla città di Siena.

L’iniziativa è stata presentata nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato: per il Comune di Siena l’assessore alla Salute e alla Sanità, Giuseppe Giordano; per l’Aou Senese il direttore generale, professor Antonio Barretta, il direttore del Dipartimento Salute Mentale, professor Andrea Fagiolini, il responsabile dell’Ufficio Innovazione in ambito ICT e referente del progetto, ingegner Gianpaolo Ghisalberti e i partner dell’iniziativa con il dottor Giuseppe Marcianò, direttore Ufficio per la Pastorale della Sanità per l’Arcidiocesi di Siena Colle Val d’Elsa e Montalcino; Margherita Anselmi Zondadari, presidente Banda Città del Palio; Mario Ghisalberti, regista e fondatore della Compagnia Teatrale “La Sveglia”; Virginia Masoni, direttrice Canale 3 Toscana insieme all’ex paziente Monica Belli.

«Siamo felici di presentare questa nuova iniziativa di umanizzazione delle cure nel nostro ospedale – ha commentato il direttore generale dell’Aou Senese, il professor Antonio Barretta -. Si tratta di un’iniziativa che pone al centro l’emotività e il benessere psicofisico dei nostri pazienti. Il progetto è reso possibile grazie alla collaborazione con alcune eccellenze senesi impegnate negli ambiti culturale e di diffusione culturale che ringraziamo. La cultura – conclude Barretta – può contribuire a rendere l’ospedale un luogo ancor più confortevole e accogliente».

«Apprezziamo molto questo nuovo progetto dell’Aou Senese che si pone al centro dell’umanizzazione delle cure, tema che sta molto a cuore della giunta comunale tanto da aver dedicato una intera giornata degli Stati generali della Salute Siena 2025 alla relazione tra ‘Arte e Salute’ – ha commentato l’assessore alla sanità del Comune di Siena, Giuseppe Giordano -. Umanizzare le cure non deve essere solo una moda del momento, ma una ricerca continua di idee ed azioni finalizzate a mettere sia i pazienti che i professionisti della sanità al centro dell’assistenza sanitaria. Questo può e deve avvenire anche attraverso iniziative, come quella avviata oggi, che servono a far sentire meno soli e parte attiva ed amata della collettività gli ospiti del nostro ospedale».

«Per chi è ricoverato – aggiunge il professor Andrea Fagiolini, direttore Dipartimento Salute Mentale – mantenere un legame con il mondo esterno è essenziale. Guardare fuori attraverso un canale dedicato, percepire l’alternanza del giorno e della notte, vedere la luce che cambia o anche solo scorci della propria città, o comunque della città che ci ospita nel suo ospedale in un momento difficile, aiuta a sentirsi ancora parte della vita che scorre, a ridurre la solitudine e l’ansia, a mantenere un senso di continuità con la vita che scorre fuori e dentro l’ospedale. Questo riduce l’ansia, la percezione di isolamento e favorisce un maggiore benessere psicologico perché la bellezza, la cultura, la possibilità di seguire ciò che accade, diventano così un vero supporto psicologico, capace di migliorare la qualità della vita anche durante la degenza. Anche piccoli stimoli visivi o culturali – conclude Fagiolini – un panorama, un’immagine familiare, un momento di bellezza, possono sostenere emotivamente il paziente e contribuire a rendere l’esperienza della degenza meno pesante e più umana. È un esempio concreto di come l’umanizzazione delle cure passi anche attraverso l’attenzione a aspetti apparentemente semplici, ma fondamentali».

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Redazione