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Beko, Fabio: “Necessario fare rete. Obiettivo resti dialogo trasparente con l’azienda a tutela dei lavoratori”

Beko, Fabio: “Necessario fare rete. Obiettivo resti dialogo trasparente con l’azienda a tutela dei lavoratori”
  • PubblicatoNovembre 8, 2024

“Resta centrale la preoccupazione per il futuro delle trecento famiglie in attesa di conoscere il piano industriale di Beko Europe. A seguito del tavolo di ieri, registro comunque alcuni segnali di apertura su un inizio di dialogo proficuo e costruttivo. Nessun piano sarà adottato senza il coinvolgimento diretto delle istituzioni, ma ora è necessario fare rete”. Così il Sindaco di Siena Nicoletta Fabio a margine dell’incontro con Beko Europe tenutosi ieri, giovedì 7 novembre, a Roma, presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

“L’incontro organizzato dal Governo – prosegue Fabio – convocato principalmente per essere aggiornati dall’azienda, alla presenza delle organizzazioni sindacali e delle istituzioni locali, riguardo al piano industriale non ha al momento dato risposte certe. Tuttavia stamattina ho ricevuto, a seguito dell’incontro, una lettera a firma dei vertici di Beko Europe, che dichiara la volontà di collaborare con le istituzioni nazionali, regionali e locali al fine di tracciare un percorso trasparente e costruttivo che tenga in considerazione il rispetto di tutte le persone coinvolte”.

“La promessa fatta – continua Fabio – è quella di definire quanto prima, insieme a tutte le parti coinvolte, un piano che possa essere condiviso con le istituzioni e con le organizzazioni sindacali. L’obiettivo è quello di far adottare all’azienda misure a protezione del lavoro, salvaguardando la dignità e l’operatività dei lavoratori”.

“Oltre all’appello lanciato al Governo e all’azienda – conclude Fabio – vorrei però rivolgermi alla Regione, alla Provincia e a tutti i comuni coinvolti dalle conseguenze del futuro piano industriale di Beko, ricordando che è certamente mio compito tenere le fila sul territorio ma che su trecento lavoratori, centoventinove sono residenti nel Comune di Siena, i restanti centosettantuno in altri Comuni a noi limitrofi. Ebbene credo sia necessario, proprio per questo fare rete tutti insieme, per cercare di individuare una strategia condivisa che prescinda dalla delusione delle mancate risposte”.

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Redazione