Biotecnopolo, Capitani: “Progetto strategico per Comune e Governo. Nessun taglio ai finanziamenti”

“Il Comune di Siena sostiene con convinzione il progetto del Biotecnopolo e voglio ribadire in maniera chiara che non c’è stato alcun definanziamento reale. L’amministrazione comunale e il Governo Meloni continuano a considerarlo una priorità strategica a livello nazionale”. Così il vicesindaco Michele Capitani ha risposto durante il Consiglio comunale di oggi, giovedì 29 maggio, all’interrogazione presentata dai consiglieri del gruppo Partito Democratico Alessandro Masi, Giulia Mazzarelli, Gabriella Piccinni, Anna Ferretti e Luca Micheli.
“Le risorse stanziate – ha spiegato Capitani – restano disponibili, con duecento milioni di euro già assicurati per l’avvio delle attività. La temporanea rimodulazione di una parte dei fondi è legata unicamente a criteri di buona gestione: si tratta di fondi che possono essere erogati solo a fronte di progetti chiari e attuabili. Non significa assolutamente venir meno al sostegno politico e istituzionale. La verità è che i vincoli tecnici della prima formulazione rendevano impossibile spendere concretamente quelle risorse in tempi ragionevoli. È proprio per questo che è stato necessario intervenire. Ma il progetto, oggi, cammina: e cammina anche bene. L’iniziativa di lunedì scorso promossa dalla Fondazione Biotecnopolo lo ha dimostrato in modo evidente: sia il Governo che il Comune sono pienamente impegnati. Lo siamo fin dall’inizio del mandato e lo abbiamo sempre detto. E se la scelta della Sala delle Lupe per l’evento ha un significato, è proprio quello di legare il progetto alla città ben oltre le previsioni statutarie”.
“Le criticità iniziali – ha proseguito l’assessore – e i ritardi che qualcuno ha voluto evidenziare, vanno ricondotti alla struttura stessa della Fondazione, così come concepita dal Governo precedente. Una struttura troppo fragile, poco operativa, che nei primi tempi non ha consentito un utilizzo efficace delle risorse disponibili”. “Ma oggi – ha precisato il vicesindaco – , grazie a una nuova governance, alla semplificazione delle procedure e a interventi normativi mirati, le cose stanno cambiando. E finalmente anche esponenti senesi fanno parte degli organi decisionali. Altro che stallo: il Biotecnopolo è operativo. La sede funziona, i laboratori sono in fase avanzata di allestimento, le prime linee di ricerca sono partite. Lunedì è stato comunicato che sono già stati assunti diciannove ricercatori di alto livello, con l’obiettivo di arrivare a centocinquanta entro il 2026. Si lavora su vaccini innovativi, anticorpi monoclonali e strumenti contro le future pandemie”.
Capitani ha aggiunto che “perfino il professor Rino Rappuoli, che mesi fa lanciava allarmi sui ritardi, spesso ripresi strumentalmente da esponenti del Pd, ha dichiarato con soddisfazione che le attrezzature stanno arrivando, i laboratori iniziano a funzionare e, parole sue, per la prima volta è davvero fiducioso. Comprendiamo che il Pd abbia fatto una conferenza stampa martedì per provare a intestarsi risultati che, con onestà, sono merito dell’impegno del Governo e della Fondazione. Ma non intendiamo alimentare inutili polemiche: il nostro compito è far crescere il progetto, non dividerci su di esso”.
“Il Biotecnopolo – ha chiarito il vicesindaco – non è un progetto isolato. È al centro della strategia europea per la risposta alle pandemie. Oggi rappresenta il fulcro italiano dell’‘European Vaccine Hub’, un’infrastruttura da centotrenta milioni di euro finanziata dall’Unione Europea, di cui trentadue milioni destinati all’Italia. La Fondazione Biotecnopolo di Siena è stata scelta per guidare il consorzio internazionale, a conferma del ruolo centrale della nostra città nella sicurezza sanitaria europea. Il ministro Orazio Schillaci ha definito Siena ‘luogo ideale per un hub d’eccellenza’, sottolineando che il Biotecnopolo sarà un ponte tra ricerca e impresa, tra Italia ed Europa”, ha aggiunto il vicesindaco. Anche il ministro Anna Maria Bernini ha ribadito il legame forte tra la Fondazione e l’Università di Siena, elogiando pubblicamente la vocazione scientifica della città, che è motivo di orgoglio per tutto il Paese. E il Biotecnopolo non è solo ricerca accademica. È anche sviluppo industriale e innovazione per il territorio. Lo abbiamo detto in campagna elettorale: il progetto deve integrarsi con le eccellenze produttive locali e generare occupazione. E questo sta accadendo: è previsto che nel giro di pochi anni si realizzi una sede definitiva e perfino un nuovo farmaco, entro tre anni. Segnali concreti che testimoniano la volontà di far evolvere la ricerca in applicazioni reali. Il progetto si fonda su un’alleanza tra scienza, imprese, sanità e università. Un ecosistema che mette Siena al centro della filiera delle life sciences. Non a caso il ministro Urso ha ricordato i numeri record dell’export farmaceutico italiano e ha riconosciuto che realtà come il Biotecnopolo rafforzano l’intero sistema Paese”.
“Da vicesindaco – ha concluso Capitani – voglio ribadirlo con forza: questo progetto deve unire, non dividere. Non può essere oggetto di battaglie ideologiche. Oggi, di fronte a risultati concreti, auspico che anche chi ha avuto atteggiamenti polemici possa riconoscere che il Biotecnopolo sta marciando nella direzione giusta. Basta contrapposizioni: lavoriamo insieme per migliorarlo. Infine, a nome del Sindaco di Siena Nicoletta Fabio, desidero ringraziare il consiglio di amministrazione, il direttore Gianluca Polifrone, il professor Rino Rappuoli e tutti coloro che, con competenza e passione, stanno facendo crescere il progetto. Comprendiamo le difficoltà che in questi mesi non hanno consentito la partecipazione a un’audizione in commissione consiliare, come più volte richiesto dal Sindaco. Ma siamo fiduciosi che questo possa accadere presto, in un clima nuovo, di maggiore consapevolezza e condivisione sul ruolo strategico che l’amministrazione comunale riconosce al Biotecnopolo”.
Il consigliere del gruppo Partito Democratico Alessandro Masi, che ha illustrato l’interrogazione, si è dichiarato “insoddisfatto, perché la risposta del vice sindaco ha subito ributtato la questione in politica, mentre l’interrogazione voleva essere solo un modo per condividere in consiglio comunale le novità su Biotecnopolo e Centro Nazionale Antipandemico. Sono invece soddisfatto per la conferma dei trentadue milioni di euro per la partecipazione del Biotecnpolo all’interno del progetto ‘European Vaccine Hub’. Rimane però la preoccupazione per le risorse e i ritardi, che, dato che si butta in politica, non sono certo ascrivibili alla sinistra, che dal dicembre 2021, ha lasciato leggi programmatiche e risorse per il Biotecnopolo e il Centro Nazionale Antipandemico; come vorremmo capire meglio come si possano salvaguardare i duecento milioni di euro, che vanno rendicontati entro il 2026. La preoccupazione è anche motivata dal fatto che il Governo di Roma si è astenuto la settimana scorsa sull’accordo mondiale contro le pandemie, presso l’Organizzazione Mondiale della Sanità, e taglia i fondi all’Università: su queste cose il Comune non ha detto nulla, in una città dove ci sono due atenei. Quindi, siamo fiduciosi rispetto a quello che dice il professor Rino Rappuoli e non strumentalizziamo niente: si è trattato di un’interrogazione di servizio e non di polemica. Nei prossimi sei mesi ci aspettiamo davvero un cambio di passo e aspettiamo fiduciosi il presidente e il direttore generale del Biotecnopolo in commissione o in consiglio. Per Siena, Biotecnopolo e Centro Nazionale Antipandemico rappresentano il futuro del nostro distretto delle Scienze della Vita e, quindi, il futuro della nostra città”.