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Capitani: “Beko, Comune al lavoro per monitorare una situazione delicata. Serve un’azione unitaria”

Capitani: “Beko, Comune al lavoro per monitorare una situazione delicata. Serve un’azione unitaria”
  • PubblicatoSettembre 26, 2024

“Siamo al lavoro per monitorare una situazione delicata, lo stabilimento Beko a Siena è importante per tutto il territorio e quindi questa battaglia coinvolge tutta la comunità”. Così il vicesindaco di Siena, Michele Capitani, ha risposto all’interrogazione urgente, dichiarata ammissibile, presentata dai consiglieri comunali Alessandro Masi (primo firmatario), Giulia Mazzarelli, Gabriella Piccini, Luca Micheli e Anna Ferretti (gruppo Partito Democratico), Fabio Pacciani (Gruppo Misto), Monica Casciaro (Siena Sostenibile), Adriano Tortorelli (Progetto Siena), Massimo Castagnini (Castagnini Sindaco), Vanni Griccioli (Per Siena) e Gianluca Marzucchi (Polis).

“L’obiettivo comune – ha spiegato Capitani – deve essere quello di far comprendere come l’eventuale chiusura dello stabilimento Beko di Siena avrebbe una portata maggiormente negativa rispetto ad altri stabilimenti in altri luoghi d’Italia, dove il tessuto industriale presente consentirebbe un rapido reinserimento o riassorbimento dei lavoratori. Per raggiungere questo risultato però, mi rivolgo a tutti, dobbiamo mostrare la nostra città come luogo accogliente, ideale per gli investimenti, libero dalla burocrazia. Se continuiamo con le divisioni e gli attacchi su temi come quelli della creazione e del mantenimento dei posti di lavoro questa città non può avere futuro, invece noi questo futuro dobbiamo contribuire a crearlo”.

“Il prossimo 8 ottobre parteciperò a un tavolo in Regione Toscana – ha annunciato il vicesindaco – in cui tratteremo di nuovo questa delicata situazione. I riscontri che purtroppo arrivano dall’azienda, ovvero il proseguimento della cassa integrazione, uniti alle notizie sulle chiusure di alcuni stabilimenti in Europa, innalzano il livello di preoccupazione dell’amministrazione per una struttura che, come detto, rappresenta un riferimento occupazionale non solo per le famiglie senesi, bensì anche per altre residenti in tutto il territorio provinciale. Abbiamo chiesto, di concerto con il governo e, in particolare, con il sottosegretario Fausta Bergamotto, di conoscere il piano industriale e che l’azienda lo possa condividere quanto prima con i sindacati. Ci attendiamo un nuovo incontro, dunque, entro breve”.

“Da parte dell’amministrazione comunale – ha proseguito Capitani – rimane l’impegno costante per la tutela dei lavoratori e delle famiglie senesi in difficoltà. Ribadisco, come già sottolineato lo scorso giugno, che il Comune di Siena è anche disponibile a un percorso di condivisione e di confronto con i vertici dell’azienda, valutando tutte le opzioni progettuali possibili, anche dal punto di vista edilizio-urbanistico, per rendere lo stabilimento di viale Toselli quanto più produttivo e sostenibile possibile, come ad esempio l’efficientamento per abbattere i costi energetici. Tutto questo anche attraverso il Piano strutturale che prenderà forma nei prossimi mesi”.

“Va detto che il tema Beko – ha concluso Capitani – non è un tema esclusivamente della città di Siena, ma è nazionale, regionale e provinciale. I dipendenti interessati dalla vicenda non sono solo senesi, ma residenti in vari comuni della provincia. E’ quindi auspicabile un maggior coinvolgimento a tutti i livelli dei sindaci del territorio e del Presidente della Provincia, perché fino a oggi il Sindaco di Siena ha lottato da sola per portare nelle competenti sedi il grido dei lavoratori. E’ sbagliato pensare che questo sia un tema solo cittadino e che ricada sulle uniche spalle dell’amministrazione. Non a caso, in un recente colloquio dei giorni scorsi, il Sindaco ha chiesto al Governatore della Toscana, Eugenio Giani, di rinnovare impegno e attenzione su questa situazione delicata e preoccupante. Faremo tutto quello che serve, consapevoli che ci sono decisioni di carattere privato e internazionale che non possiamo governare, e questo credo che lo sappiano bene anche gli interroganti. Auspichiamo, infine, che il primo dossier che il nuovo Presidente della Provincia tratterà sia quello di Beko, per farla diventare una battaglia comune del territorio, al di là delle posizioni politiche”.

Il consigliere Alessandro Masi (Pd), che ha esposto l’interrogazione, si è dichiarato “poco soddisfatto dell’azione dell’amministrazione e assolutamente insoddisfatto dell’inazione del governo nazionale. Non è più il tempo degli appelli generici. E in questa vicenda ci sono tutti gli interessi superiori in norme della Golden power affinché il governo nazionale pretenda di conoscere le prospettive del punto produttivo di Siena, un punto simbolo dell’industria e della manifattura nazionale, anche per la sua storia. Però siamo ancora a manifestazioni, appelli, intenzioni, quando è venuto il momento di agire con determinazione. Si dice che bisogna trovare concordia fra le istituzioni, siamo i primi a predicarla sempre. Non c’è stata da parte del Comune, ad esempio, sul biotecnopolo. Faccio quindi un appello alla Sindaco: una volta tanto comportiamoci da capoluogo e non semplicemente da Comune, uniamo le forze davvero con la Provincia e la Regione. I lavoratori e i cittadini aspettano risposte. Le meritano loro e le merita Siena”.

Stabilimento Beko, il Consiglio Comunale approva una mozione all’unanimità

Il Consiglio Comunale di Siena, durante la seduta di oggi, giovedì 26 settembre, ha approvato una mozione in merito alla vicenda dello stabilimento ex Whirlpool, oggi Beko, di viale Toselli. Il documento è stato presentato dai consiglieri del gruppo Fratelli d’Italia (Bernardo Maggiorelli, Maria Antonietta Campolo, Emanuela Anichini, Francesca Borghi, Marco Ballini, Pierluigi De Angelis, Enzo De Risi, Sarah Campani, Alessia Pannone) e poi firmato anche dai consiglieri Chiara Parri del gruppo Sena Civitas e Francesca Cesareo del gruppo Nicoletta Fabio Sindaco. Il testo è stato modificato da un emendamento, approvato all’unanimità, firmato dai consiglieri Giulia Mazzarelli, Gabriella Piccini, Alessandro Masi, Luca Micheli e Anna Ferretti (gruppo Partito Democratico), Fabio Pacciani (Gruppo Misto), Monica Casciaro (Siena Sostenibile), Adriano Tortorelli (Progetto Siena), Massimo Castagnini (Castagnini Sindaco), Vanni Griccioli (Per Siena) e Gianluca Marzucchi (Polis). Anche la mozione nella sua interezza è stata approvata all’unanimità dai trentadue consiglieri presenti.

Il testo dell’atto invita il Sindaco e la giunta comunale “ad attivarsi con il massimo impegno e con tutti gli strumenti a sua disposizione presso Beko Europe per la salvaguardia dei livelli occupazionali attuali, affinchè fornisca un piano industriale e chiarisca quali politiche industriali intenda attuare”. Il documento impegna inoltre “a continuare a farsi portavoce presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy delle istanze dei lavoratori dello stabilimento di Siena” e “a partecipare attivamente, come già accaduto, a tutti i tavoli di confronto aperti in tutte le sedi istituzionali (Ministero Imprese e Made in Italy, Regione Toscana), con tutti gli operatori, Enti (Provincia di Siena, Regione Toscana, Parlamentari europei, rappresentanti del territorio senese) e sindacati coinvolti nella vertenza, promuovendo tutte quelle iniziative, per quanto di competenza, necessarie a salvaguardia dello stabilimento di Siena e dei suoi lavoratori”. Infine, la mozione conclude impegnando “a ribadire la vicinanza di tutta l’amministrazione ai lavoratori dello stabilimento Beko e alle loro famiglie”.

Nelle premesse il documento sottolinea che “fin dal 1967 a Siena lo stabilimento di viale Toselli, inaugurato il 3 aprile dall’allora Presidente del Consiglio, Aldo Moro, ha rappresentato per il territorio una grande risorsa non solo industriale ed economica ma anche sociale, garantendo il lavoro a oltre 300 famiglie di lavoratori” e che “l’amministrazione e il Sindaco, fin dal loro insediamento e ancor prima durante la campagna elettorale, hanno seguito da vicino e con molta attenzione la complessa vicenda societaria Acerlik-Whirlpool, portandola anche all’attenzione del Ministro Urso (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) che il 23 aprile 2023, durante un evento tenutosi presso la Cna di Siena, dichiarava di aver incontrato i vertici Arcelik, sollecitandoli a presentare un piano industriale”.

Le premesse evidenziano anche che “il 24 aprile 2024 il Ministro Adolfo Urso riceveva i vertici di Beko evidenziado loro la necessità di valorizzare la produzione nazionale dando la disponibilità a supportare i prossimi step di sviluppo” e che “ad oggi […] la NewcoBeko Europe non ha ancora fornito un piano industriale, nonostante le sollecitazioni del Ministro, del Sindaco di Siena, della Regione e di tutti gli operatori coinvolti nella vicenda”. La mozione rileva anche “che sono in corso legittime manifestazioni di protesta da parte dei lavoratori che denunciano anche tramite le sigle sindacali la situazione di incertezza, l’immobilismo e l’indifferenza della società che rendono incerto il futuro di 300 famiglie di lavoratori”, oltre al fatto che “l’amministrazione, il Sindaco e il Comune di Siena sono stati fin dal’inizio della vicenda e continuano ad essere anche in questo delicato momento a fianco dei lavoratori e delle loro famiglie, come dimostrato anche nel corso della manifestazione svoltasi il 12 settembre a cui hanno partecipato consiglieri di maggioranza, portando il saluto e la vicinanza del Sindaco e dell’amministrazione, e consiglieri di opposizione”.

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Redazione