Case green, a Siena e provincia lavori su oltre centomila edifici, Fillea Cgil: “Dalla Ue un’occasione da cogliere”
Non va demonizzata ma bisogna invece saperne cogliere un’opportunità: Simone Arcuri, segretario della Fillea Cgil di Siena – e cioè la categoria del sindacato che si occupa dei lavoratori nel settore delle costruzioni – dà questa lettura alla nuova direttiva sulle case green che è stata approvata dal Parlamento Europeo.
“La riqualificazione energetica degli edifici e la rigenerazione urbana sono due fronti che possono costituire un volano economico enorme per un territorio come quello senese”,dice il sindacalista che poi traccia una stima sui lavori che dovranno essere fatti anche qui da noi: “Per gli immobili della provincia di Siena i dati seguono i numeri regionali: c’è un 65-70% di edifici da riqualificare tra le 170mila strutture residenziali presenti in provincia”.
L’atto comunitario punta a ridurre le emissioni di gas serra e il consumo di energia per portare il settore edile a zero emissioni al 2050. Ogni stato membro dell’Unione Europea dovrà adottare un piano nazionale che preveda la riduzione progressiva del consumo di energia degli immobili: l’obiettivo è un taglio del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035.
Il 55% di questa riduzione dovrà però arrivare attraverso la ristrutturazione di palazzi e case più energivore. Il nostro territorio cambierà quindi il volto. Ed è anche per questo che Arcuri chiede un tavolo territoriale a cui partecipino enti locali, parti sociali, associazioni datoriali ed enti bilaterali dell’edilizia per non arrivare in ritardo sul tema.
“C’è una questione sociale – afferma- : occorre intervenire nelle periferie, sia per le case private che per gli alloggi popolari, con incentivi importanti. Inoltre a livello territoriale dobbiamo trovare meccanismi per evitare storture come c’erano state con il bonus 100%. E riqualificare le figure professionali insieme alla Cassa Edile di Siena. Dobbiamo giocare d’anticipo”.