Casole d’Elsa, giovani artisti in residenza. In autunno nuova linfa per il borgo d’arte

Dieci giovani artisti italiani, in gran parte provenienti dalla Toscana, saranno protagonisti di un periodo di residenza a Casole nei prossimi mesi, entro la fine del 2025. E’ il positivo esito di un bando a cui ha partecipato la Fondazione Musei Senesi, con l’obiettivo di estendere le attività avviate nell’ambito di VIS-À-VIS, il progetto di dialogo tra la produzione artistica di giovani creativi e le collezioni presenti nei Musei del territorio senese.
La novità è stata annunciata ieri sera dalla Coordinatrice della FMS, Carolina Taddei, e dall’Assessore al Bilancio Valentina Ciolfi nel Museo della Collegiata di Casole, durante Aperidee. La serie di assaggi di futuro prima di cena promossa da Confesercenti ha ripreso il via proprio in Valdelsa con una chiacchierata dal titolo “Un paese ad arte – piccoli centri come musei a cielo aperto”. “Un gruppo di allievi dell’Accademia delle belle arti di Firenze trascorrerà qui un periodo approcciandosi alle opere d’arte presenti per generare nuove chiavi artistiche di lettura – ha anticipato Taddei – dando vita così ad un nuovo capitolo alla tradizione di accoglienza creativa che contraddistingue questo piccolo borgo”.
Una tradizione che parte dall’epoca etrusca, di cui il Museo della Collegiata espone rilevanti tracce, che ha trovato nuova ed originale linfa sul finire del secolo scorso con l’avvio del Verrocchio Art centre di Nigel Konstam, e la serie di artisti che negli anni a seguire hanno scelto la Valdelsa come luogo di vita e di professione.
Tra queste Linda Leupold, pittrice berlinese, a Casole da quasi 25 anni: “ho trovato qui il contesto ideale – ha raccontato – nella grande città torno periodicamente, e mi basta”. “La prospettiva che cerchiamo di perseguire non è tanto quella del museo a cielo aperto, quanto quella di un borgo d’arte ‘viva’ – ha detto il Sindaco di Casole Andrea Pieragnoli – nei flussi di visita abbiamo ancora margini di crescita ed è giusto perseguirli, ma è soprattutto sui giovani che dobbiamo lavorare per farci apprezzare di più”. Una sfida da raccogliere senza perdere identità: “le masse di turisti crescono, ma anche la domanda di esperienze meno chiassose, lente e personalizzate. Il nostro territorio deve e può giocare un ruolo in questo” ha ribattuto Lorenzo Di Paolantonio, titolare e coideatore del progetto Arte in tavola nei ristoranti Linfa e Cum quibus di San Gimignano.
Lo scambio di Aperidee, ieri sera a Casole, si è concluso confondendo portatori di esperienze e pubblico durante l’assaggio di creazioni food&drink preparati dal Barroccio (storico locale del centro) con ingredienti forniti da due eccellenze dei dintorni, L’orto in Tavola e la macelleria Pietroni, secondo lo spirito di Vetrina Toscana. Il prossimo appuntamento con gli assaggi di futuro prima di cena è per il 19 giugno a Sarteano. Dettagli su www.aperidee.it.