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Dalle alternative alla borsa al conferimento di Intesa: approvati gli indirizzi strategici di Alia Multiutility

Dalle alternative alla borsa al conferimento di Intesa: approvati gli indirizzi strategici di Alia Multiutility
  • PubblicatoOttobre 23, 2024

Proseguire l’attività di rafforzamento e sviluppo della multiutility, definire un nuovo piano industriale per realizzare gli investimenti necessari al sostegno della conversione ecologica nei settori di energia, ambiente e servizio idrico, garantendo per cittadini ed imprese del territorio il miglioramento della qualità dei servizi ed il contenimento delle tariffe, allargare la compagine sociale a nuovi Comuni toscani e marchigiani compiendo ogni ulteriore sforzo per permettere il conferimento di Intesa e Coingas, esplicitare le opzioni alternative alla quotazione in borsa e definire entro la fine dell’anno un nome con cui chiamare la multiutility: sono alcuni degli punti degli indirizzi strategici annuali deliberati oggi a Prato, presso la sede di Estra, dall’assemblea dei soci di Alia Multiutility (presente il 96,12% del capitale sociale, voto favorevole dell’81,5% del capitale sociale, astenuto lo 0,99% e contrario il 13,35%). “Il consiglio di amministrazione di Alia Multiutility sarà ora impegnato a recepire e attuare gli indirizzi espressi dall’assemblea”, si legge in una nota.

Di seguito tutti gli indirizzi strategici:

  • proseguire l’attività di rafforzamento e sviluppo della multiutility, nel solco del percorso autorizzato in Statuto e dai Consigli Comunali della maggioranza dei soci, ribadendo che il perimetro attuale e futuro della multiutility stessa è composto dai settori dell’ambiente, del servizio idrico e dell’energia;
  • proseguire, nei modi e nei tempi, nel percorso di affidamento deliberato in AIT per la futura concessione del servizio idrico integrato del gestore dell’ATO3 Medio Valdarno;
  • procedere nell’attivazione delle funzioni della cosiddetta Alia Opco, come previsto dal progetto originario di fusione; assumere che la multiutility non è una holding di partecipazioni, ma un gruppo industriale progressivamente da realizzare;
  • definire un nuovo piano industriale per realizzare gli investimenti necessari al sostegno della conversione ecologica nei settori di energia, ambiente e servizio idrico, garantendo per cittadini ed imprese del territorio il miglioramento della qualità dei servizi ed il contenimento delle tariffe e che, in materia di governance, rafforzi il controllo pubblico della gestione;
  • promuovere – coinvolgendo attivamente i Comuni soci – l’allargamento della compagine sociale a nuovi Comuni toscani e marchigiani, compiendo ogni ulteriore sforzo per permettere il conferimento di Intesa e Coingas; promuovere un’iniziativa per il conferimento delle partecipazioni pubbliche locali delle aziende di gestione del servizio idrico toscano, nel rispetto delle scelte che in ciascun ambito territoriale o bacino verranno effettuate dai relativi Enti Locali;
  • valorizzare le entità legali territoriali e di settore nella gestione operativa dei servizi. Si raccomanda la creazione di appositi comitati endoconsiliari o esterni al CdA, per l’attuazione delle politiche di integrazione, con il coinvolgimento attivo del management delle società partecipate;
  • esplicitare le diverse opzioni di finanziamento alternative alla borsa per il raggiungimento degli obiettivi di investimento di cui al piano industriale, con l’obiettivo di promuovere la partecipazione diffusa alla trasformazione circolare con tutti gli strumenti possibili – dal prestito sociale, all’azionariato popolare – per facilitare la transizione energetica e affinché vi sia un ruolo attivo dell’utente nella definizione delle comunità sostenibili per il futuro;
  • definire entro il corrente anno 2024 un nome comune con cui chiamare la multiutility.
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Redazione