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“Don Giovanni”, il racconto polisemico di Arturo Cirillo sul palco dei Rinnovati

“Don Giovanni”, il racconto polisemico di Arturo Cirillo sul palco dei Rinnovati
  • PubblicatoMarzo 5, 2025

Prosegue con grande successo di pubblico la stagione 2024/2025 dei Teatri di Siena, sotto la direzione artistica di Vincenzo Bocciarelli. Venerdì 7, sabato 8 e domenica 9 marzo nuovo appuntamento con il cartellone “Sipario rosso” al Teatro dei Rinnovati, con lo spettacolo “Don Giovanni”.

La trama. “Don Giovanni” è un immorale, cioè non riconosce i valori morali della società in cui vive: la fedeltà a una sola donna è per lui un «falso onore». Le donne, nell’ottica deformata e volutamente paradossale del libertino, vengono presentate come vittime da salvare, perché ingiustamente defraudate della possibilità di essere sedotte. Qual è dunque la sola forza cui obbedisce il protagonista? L’impulso naturale, il piacere, costantemente rinnovato su un oggetto diverso, il gioco della seduzione e la vittoria finale sulla vittima e sui valori in cui questa credeva. “Don Giovanni” da Molière, Da Ponte, Mozart è un adattamento e regia di Arturo Cirillo con Irene Ciani, Rosario Giglio, Francesco Petruzzelli, Giulia Trippetta, Giacomo Vigentini; scene di Dario Gessati; costumi di Gianluca Falaschi; luci di Paolo Manti e musiche di Mario Autore.

“La mia passione – spiega il regista Arturo Cirillo – per il personaggio di Don Giovanni, e per il suo inseparabile alter ego Sganarello, nasce all’inizio soprattutto dalla frequentazione dell’opera di Mozart e Da Ponte. L’incontro veramente decisivo con questo personaggio, e con l’opera mozartiana, avvenne intorno ai miei vent’anni, epoca in cui frequentavo l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica di Roma. Oltre al libretto dapontiano recitavamo rapportandoci con la musica di Mozart, con i suoi ritmi e le sue melodie. E in quella occasione questa irrefrenabile corsa verso la morte, questa danza disperata, ma vitalissima, sempre sull’orlo del precipizio, questa sfida al destino mi è apparsa in tutta la sua bellezza e forza. Negli anni successivi tra i miei autori prediletti si è imposto decisamente Molière, quindi mi è parso naturale lavorare su una drammaturgia che riguardasse sia il testo di Molière, appunto, che il libretto di Da Ponte. Poi c’è la musica di Mozart che di questa vicenda riesce a raccontare sia la grazia che la tragedia ineluttabile. Perché in fondo questa è anche la storia di chi non vuole, o non può, fare a meno di giocare, recitare, sedurre; senza fine, ogni volta da capo, fino a morirne”.

Il cast incontrerà il pubblico sabato 8 marzo alle ore 18.30 presso il foyer dei Rinnovati. Si ricorda che, sempre presso il foyer, è operativo il bar, aperto ogni venerdì e sabato dalle ore 18.30 e ogni domenica dalle ore 16.30 nei giorni in cui sono in calendario spettacoli. Oltre alle bevande, sempre disponibili negli orari di apertura, sarà possibile fare aperitivo con cibo, sia il venerdì che il sabato, su prenotazione, per chi ha titolo d’ingresso.

Tutte le informazioni sul sito dei Teatri di Siena www.teatridisiena.it.

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Redazione