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Economia, lo stato dell’arte a Siena e provincia: l’export corre ma il Pil resta stazionario

Economia, lo stato dell’arte a Siena e provincia: l’export corre ma il Pil resta stazionario
  • PubblicatoGiugno 21, 2024

Sull’export lo stato di grazia di Siena e provincia continua anche nel 2024. E la ventiduesima Giornata dell’economia – Siena 2030 che si è svolta stamani in Camera di Commercio – organizzata dallo stesso Ente con FMps e Università – evidenzia l’ottima salute del territorio che ancora gode di un 2023 chiuso con il record da oltre 5,3 miliardi di euro

“E all’inizio di questo anno si conferma il buon andamento. Nel primo trimestre 2024 le esportazioni della nostra provincia si sono infatti attestate a 1 miliardo e 400 milioni di euro con un più +20,7% rispetto allo stesso dato del 2023″, afferma il presidente della Camera Massimo Guasconi.

Il pil invece dovrebbe restare stazionario, con un incremento dello 0,6% di cui è complice l’incerto futuro delle costruzioni. Se nell’anno passato il +7,5% registrato dall’edilizia ha trainato il valore aggiunto del nostro territorio fino a 8,6 miliardi, ora ci si aspetta una contrazione di 6 punti percentuali.

Farmaceutica, camperistica e mondo del vino sono le nostre locomotive e hanno portato, da inizio anno, una dote da oltre un miliardo di euro. Lo scorso anno è andato bene anche il turismo, con un rialzo delle presenze di stranieri. Gli arrivi sono stati pari 2,4 milioni e si sono suddivisi a metà tra le strutture alberghiere ed extralberghiere. Male invece l’agricoltura che vive le difficoltà delle produzioni locali e che segna un -8%. Le tensioni geopolitiche internazionali rappresentano ancora una forte incognita.

“Nel quadro politico ed economico – sottolinea Marco Randellini, segretario generale dell’Ente – permangono ancora rilevanti rischi che potrebbero derivare, ad esempio, dall’aggravamento dei conflitti in atto o dalle crescenti tensioni commerciali che stanno interessando l’interscambio mondiale”. E con loro c’è anche l’autonomia differenziata. “La legge è un pastrocchio”, afferma l’assessore al commercio regionale Leonardo Marras.

Positive le aspettative sul lavoro, in termini di occupazione. Ma costituisce un campanello d’allarme quel 20% in più di ore di cassa integrazione dal 2023 al 2022, che adesso superano il milione. L’evento odierno ha preso in esame vari indicatori sociali del territorio. “I dati iniziano ad evidenziare un cambiamento in positivo verso la trasformazione digitale delle imprese e verso gli investimenti in energie rinnovabili. Siamo ancora molto indietro sui rifiuti. Lo squilibrio demografico continua ad essere molto elevato”, così Francesca Gagliardi dell’Università di Siena parlando dei dati raccolti nell’ambito del progetto Siena 2030.

A ricordare infine il ruolo della Fondazione Monte dei Paschi sono il presidente Carlo Rossi e il dg Marco Forte. “Siamo “luogo di raccordo” e soggetto promotore di relazioni sociali e di coesione istituzionale. – ha commentato il primo – Con questo scopo il nostro ente è un partner propositivo, con una forte propensione all’innovazione su interventi che generano benefici durevoli per il territorio”

“La giornata dell’economia è un importante momento di confronto e riflessione con le istituzioni del territorio – ha detto il secondo- su specifici indicatori del contesto economico e sociale della provincia, elementi base su cui avviare ragionamenti concreti”.

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Redazione