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Feste Cateriniane, Lojudice: “La Santa è una donna del nostro tempo”. Sul conclave: “Il Papa è guida della Chiesa ma Cristo è il capo”

Feste Cateriniane, Lojudice: “La Santa è una donna del nostro tempo”. Sul conclave: “Il Papa è guida della Chiesa ma Cristo è il capo”
  • PubblicatoMaggio 3, 2025

“Il Papa è la guida della Chiesa, ma non è il capo. Il capo della Chiesa è Cristo”, scandisce il cardinale Augusto Paolo Lojudice nella sua omelia che si è tenuta nella messa nella basilica di San Domenico per le feste cateriniane, dopo che nel pomeriggio si era svolto l’omaggio floreale alla statua della compatrona d’Europa in viale 25 aprile.

Una puntualizzazione, quella dell’arcivescovo che conclude una riflessione più ampia sul pre-conclave che si terrà nei prossimi giorni in Vaticano. “Come sapete, da martedì sono con tutti i confratelli cardinali, impegnati in una riflessione comune”, ha detto Lojudice ricordando che questa è “una Chiesa che si unisce, che dialoga. Se a volte i giornalisti cercano lo scoop o la polemica, io posso dire che vedo solo bellezza, dialogo aperto, spontaneità. Ognuno si esprime liberamente, si ascolta l’altro, e queste congregazioni, questo pre-conclave, sono momenti impegnativi, ma profondamente arricchenti. Bisogna ascoltare, comprendere il pensiero del confratello, accogliere punti di vista diversi”. Poi il passaggio su Papa Francesco, che era il Pontefice “di tutti, universale. E su questo non possiamo che continuare su quella linea – ha proseguito Lojudice –. Io personalmente, e tanti confratelli — in particolare quelli italiani, con cui in questi giorni ci confrontiamo più spesso — ne siamo pienamente consapevoli. Sentiamo profondamente il peso di questa responsabilità, perché ne va del bene di tutta la Chiesa”. Ed ancora: “forse già fra una settimana avremo un nuovo Papa – ha proseguito -. E, come ho detto: state tranquilli, non sono io! Torno a casa, ho un sacco di cose da fare a Siena, quindi possiamo tranquillamente continuare il nostro lavoro”.

Davanti al cardinale e all’altare della basilica erano presenti alcuni operai dello stabilimento Beko Europe di Siena: “Ricordo, e l’ho detto anche pubblicamente, che l’ultima volta che abbiamo incontrato” Papa Francesco “è stato prima di Natale”, ha aggiunto Lojudice riferendosi all’incontro tra i lavoratori del sito, il Santo Padre defunto pochi giorni fa e lui stesso tenutosi il 7 dicembre.“Eravamo lì, con dipendenti Beko di altre città che stanno vivendo lo stesso dramma che vivete voi. Sono convinto che ora, al cospetto di Dio, possa continuare a intercedere per questa vicenda che gli stava tanto a cuore”, ha continuato Lojudice dedicando ancora un pensiero a Bergoglio.

 “Probabilmente è stata una delle ultime che ha potuto seguire, perché poco dopo è stato ricoverato e costretto a cambiare radicalmente stile di vita. Ma sono certo che porterà tutto questo nel cuore, come tante altre storie di lavoratori e lavoratrici che rischiano di perdere il proprio posto”.Parlando sempre di lavoro il cardinale ha ricordato il “dramma” delle morti bianche “che un Paese civile deve affrontare con ogni mezzo: è una ferita aperta, una piaga, perché non si può accettare che una persona esca di casa per guadagnarsi onestamente il pane e non faccia ritorno”.Infine la parte dedicata a Santa Caterina: “Aveva una forza, un vigore, una “virilità spirituale”, come si diceva, che la rendeva una donna del suo tempo, ma anche del nostro. Chiediamole una speciale intercessione per il dono della pace, uno dei temi a lei più cari. Santa Caterina è certa che tutti possono diventare santi, perché la santità è un dono che riceviamo nel battesimo: non è una conquista, va solo custodita”.

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Redazione