Francesco Joosten, il giovane artigiano che porta avanti cento anni di storia con un gomitolo di lana
E chi l’ha detto che per avere successo servono solo prodotti ultracostosi e luoghi di lusso, quando invece basta una tela e un gomitolo di lana? È ciò che ci sta dimostrando il giovane artigiano Francesco Joosten, che proprio ieri ha ricevuto il premio dalla Camera di commercio di Siena per la fedeltà al lavoro. Un riconoscimento che certifica l’efficienza, che ancora oggi, solo l’artigianato può garantire. Joosten ha iniziato la sua carriera da artigiano grazie alla passione trasmessagli dalla nonna e nel 2016, assieme alla madre, ha aperto il negozio “Il gomitolo” in via delle Terme, che proprio quest’anno spegne cento candeline. Francesco, inoltre, nel 2023 ha dato vita anche al suo piccolo laboratorio, conosciutissimo in città per le sue opere fantasiose.
“Riconoscimenti del genere, insieme a tutti gli altri imprenditori del territorio e a tutte le istituzioni, fanno sempre piacere – commenta Francesco Joosten -. Io e mia mamma abbiamo iniziato il nostro percorso con Il gomitolo nel 2016, ma l’attività va avanti ininterrottamente dal 1924. Il locale nacque con il nome di Laneria Santi e Guazzi, poi venne modificato e diventò Casa della lana, per poi trasformarsi ne Il gomitolo da quando ci siamo noi. L’anno scorso poi, ho deciso di aprire il mio laboratorio personale, in cui faccio lavori differenti rispetto a quelli del negozio: in via delle Terme, infatti, siamo specializzati nei capi su misura, mentre nello JoostenLab, mi occupo più di oggetti da arredamento, come tappetti o oggetti da appendere a muro”.
Grazie anche all’utilizzo dei social, Francesco Joosten è riuscito ad arrivare a tutti, dando all’artigianato una nuova vita.
“Con l’avvento della tecnologia e dell’intelligenza artificiale – spiega Francesco -, è normale che il lavoro fatto a mano soffra. Credo però, che se si riesce a comunicare nel modo giusto e a far vedere ciò che noi artigiani facciamo, anche attraverso i social, questi due mondi all’apparenza distanti possono riuscire a convivere. Anzi, penso sia necessario trovare il punto d’incontro tra queste due realtà”.
E diciamo la verità, ogni senese sogna un giorno di fare qualcosa per il bene propria città e Francesco, da contradaiolo e amante del Palio, non ha nascosto il suo desiderio di fare qualcosa per la nostra festa.
“Molto spesso i clienti mi chiedono di fare le spennacchiere delle contrade – spiega Joosten – e, con tutta umiltà, non nego che mi piacerebbe vedere una spennacchiera, di qualunque contrada, su uno dei dieci cavalli al canape nel giorno più importante per Siena. A me, poi, piace sognare e sarebbe meraviglioso, un giorno, poter contribuire alla realizzazione di un drappellone con il mio stile, ovviamente accompagnato da un vero artista che realizzi il disegno, perché io sono un semplice artigiano”.
La strada sarà lunga, è vero, ma intanto non possiamo non fare un grande in bocca al lupo al giovane Francesco e alle sue attività.