Il mossiere: “Cavalli ok. Rispetterò di più la rincorsa. Forzare il canape e accalcarsi verso il basso può diventare un problema”
“Non c’è un problema dei cavalli. Sono sempre più preparati, con una condizione atletica all’altezza della situazione e giovani confidenti verso un luogo non facile come Piazza del Campo. Il problema semmai può essere il forzare il canape e accalcarsi verso il basso”. Parola di Bartolo Ambrosione, nella tradizionale intervista alla stampa dopo le batterie. “Gli episodi di stamattina? Prima di dire sciocchezze voglio rivedere in tv le due cadute per capire la mia responsabilità. Tocco il solito tasto, quello della forzatura eccessiva nei confronti del canape. Tante volte l’inesperienza dei cavalli giovani non aiuta, così come la foga, l’emozione e la voglia di dimostrare dei fantini più giovani. Seconda cosa è lo spingersi un po’ troppo verso il basso. Le batterie di stamattina e le prove di avvicinamento devono servire a tutti a mettere a punto queste dinamiche, nel rispetto dei ruoli ma anche di quello che è l’obiettivo finale: arrivare con dieci cavalli in ordine, non acciaccati, la sera del Palio”.
Dopo l’incontro di ieri sera con i capitani, il mossiere aggiunge: “La rincorsa andrà rispettata di più, soprattutto in caso dovesse avere una rivale tra i canapi. Dal punto mio di vista può essere controproducente, ci possono essere situazioni ottimali tra i canapi ma la rincorsa non accenna ad entrare”. “Ho iniziato nel 2004, essere ancora qui dopo vent’anni mi fa una bella impressione”, conclude Ambrosione.