Il Santa Maria della Scala svela le attività culturali. “Il 2025 è l’anno del dialogo”
Per il presidente Cristiano Leone il 2025 può essere definito “l’anno del dialogo”, un luogo di “cura per il corpo e la mente – le parole del sindaco Fabio – che spero possa presto divenire uno spazio condiviso dalla comunità”. Dichiarazioni a margine della presentazione delle attività culturali del Santa Maria della Scala, da febbraio a dicembre, tra mostre, eventi e attività, grazie anche alla collaborazione con partner di rilevanza nazionali e internazionali.
Con un focus particolare sulla gestione e valorizzazione del patrimonio culturale esistente e uno sguardo verso l’innovazione e la contemporaneità, il programma intreccia passato e presente, patrimonio e creazione contemporanea.
“Questo anno può essere definito “l’anno del dialogo” – dichiara Cristiano Leone, Presidente della Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala -, in cui ogni iniziativa è stata concepita come un punto di incontro tra passato e presente, tra il visibile e il nascosto, tra ciò che è patrimonio e ciò che, in quanto creazione di oggi, sarà il patrimonio di domani. Grazie al programma creato – prosegue Leone -, nel 2025 Santa Maria della Scala si configura come un laboratorio vivo di dialoghi tra epoche, linguaggi e sensibilità; abbiamo voluto sviluppare l’intero palinsesto intorno a due assi fondamentali: il dialogo tra patrimonio storico e creazione contemporanea, e la valorizzazione dei tesori custoditi nel complesso museale”.
“Nel cuore di un luogo che porta con sé un millennio di storia e dedizione alla cura e all’accoglienza, non può che essere insita una naturale propensione al dialogo, reso oggi ancora più forte attraverso la programmazione 2025 – chiosa Chiara Valdambrini, Direttrice della Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala. Ogni istallazione, evento, mostra – prosegue – diventerà eloquente testimone del tempo unendo le generazioni in un’unica, vibrante narrazione che arricchirà il Santa Maria della Scala nella sua metamorfosi verso il futuro”.
“Un patrimonio che grazie alle nuove sinergie messe in campo negli ultimi mesi sta sempre di più prendendo forma, scoprendosi alla Città. Un luogo di cura per il corpo e per la mente che attraverso incontri e confronti multidisciplinari spero possa presto divenire uno spazio condiviso dalla comunità. Questo deve rappresentare il Santa Maria, un luogo da vivere e conoscere nel suo profondo. Tanti sono gli spazi, le strade e gli ampi locali da scoprire e valorizzare. È un lavoro che chiede tempo e dedizione e che ha l’obiettivo di valorizzare la nostra storia e la nostra identità. Il programma dei prossimi anni servirà a celebrare la scoperta, in continua evoluzione, di un luogo simbolo per la città”, conclude Nicoletta Fabio Sindaco di Siena.
Il confronto tra linguaggi differenti e allo stesso tempo il recupero di elementi meno noti del Santa Maria della Scala daranno vita a un mosaico di esperienze, per offrire alle visitatrici e ai visitatori nuove prospettive di lettura del complesso e della sua storia millenaria.
Come in una grande partitura polifonica, il palinsesto è stato ideato perché ogni progetto sia legato agli altri, in una strategia organica dove il passato ispira la creazione contemporanea e la contemporaneità illumina e valorizza il patrimonio storico artistico.
Tra gli eventi espositivi principali, in ordine cronologico, una grande mostra dedicata all’artista Primarosa Cesarini Sforza (15 febbraio – 8 giugno 2025) che dal 1969 svolge una vasta attività espositiva internazionale; il progetto espositivo Out of the box (con tre tappe: 28 febbraio – giugno 2025; giugno – settembre 2025; ottobre – dicembre 2025) che vedrà valorizzare il patrimonio del complesso museale, portando alla luce tesori nascosti attraverso combinazioni inattese; Parole in cammino (10 – 13 aprile 2025), il Festival dell’italiano e delle lingue d’Italia in collaborazione con il Comune di Siena; la straordinaria installazione di Jacob Hashimoto, Path to the Sky (22 maggio – 28 settembre 2025), che sarà realizzata appositamente per il Santa Maria della Scala; la mostra dedicata alla collezione di Francesco Carone dal titolo Le montagne. Il Golgota (11 giugno – 31 agosto 2025); la mostra personale di Gianluca Codeghini (9 luglio – 28 settembre 2025) in collaborazione con l’Accademia Musicale Chigiana; il progetto espositivo sul Vecchietta (ottobre 2025 – marzo 2026), curato da Giulio Dalvit curatore associato della The Frick Collection di New York; la quinta edizione di Siena comics for kids, Festival del fumetto per ragazzi (3 – 5 ottobre 2025); il Festival di Fotografia, Archivi aperti (ottobre 2025) e infine la seconda edizione di Xenos (13 – 16 novembre 2025) che torna a Siena dopo il successo dello scorso anno.
PROGRAMMA
Gli eventi più importanti:
Jacob Hashimoto
Paths to the Sky | Site specific
22 maggio – 28 settembre 2025
Corticella e Strada Interna (terzo livello)
A cura di Raphaëlle Blanga, esperta di arte moderna e contemporanea, ex Head of Department di Sotheby’s Italia, la straordinaria installazione di Jacob Hashimoto, Path to the Sky, sarà creata appositamente per l’architettura del complesso museale e sarà un omaggio di Hashimoto alla città di Siena, alla sua gente, al suo passato e al suo cammino verso il futuro.
Path to the Sky accompagnerà le visitatrici e i visitatori attraverso la Corticella fino alla Strada interna, lungo un percorso che, con una cascata di piccoli aquiloni a simboleggiare un ponte illusorio tra terra e cielo, invita a sollevare lo sguardo verso un orizzonte più ampio e inizia il pubblico a un viaggio nella storia e nel significato profondo del luogo.
Il lavoro di Hashimoto risuona con l’essenza simbolica e fisica dello spazio che lo ospita, un tempo rifugio di pellegrini, luogo di guarigione e santuario che ancora oggi accoglie artisti e visitatori.
Vecchietta al Santa Maria della Scala
ottobre 2025 – marzo 2026
Sale espositive del IV livello
A cura di Giulio Dalvit curatore associato della The Frick Collection di New York, la mostra dedicata al Lorenzo di Pietro, noto come “Il Vecchietta” (Siena, 1410 – 1480), a oltre cinquecento anni dalla morte, accompagnata da un nuovo studio monografico, si configura come un punto di partenza per la comprensione storica non solo dell’artista, ma anche dello Spedale di Santa Maria della Scala, istituzione che ne fu uno dei più convinti e illuminati committenti.
Pittore, scultore, architetto e orefice, il Vecchietta fu già in vita un artista di sommo prestigio, ed è tradizionalmente collocato al centro degli studi sul Rinascimento senese.
Il progetto di mostra si propone di riunire per la prima volta tutte le opere del Vecchietta originariamente realizzate per lo Spedale di Santa Maria della Scala, custodite oggi presso diverse istituzioni cittadine quali l’Opera della Metropolitana, la Pinacoteca Nazionale e l’Archivio di Stato, permettendo così di presentare una panoramica completa della carriera dell’artista in tutte le sue molteplici espressioni.
Da un lato, attraverso una rigorosa ricostruzione filologica del rapporto tra le sue opere e gli ambienti storici dello Spedale di Santa Maria della Scala, la mostra costituisce un progetto temporaneo per esaminare le complessità formali e l’innovazione dell’opera dell’artista. Dall’altro, approfondendo il ruolo del Vecchietta nella definizione dell’identità visiva dello Spedale, essa si configura anche come un’opportunità per un intervento permanente di valorizzazione degli spazi storici.
XENOS. Festival di performance | II edizione
Danza, musica, pittura, fotografia, moda, realtà virtuale
13-16 novembre 2025
Da un’idea di Cristiano Leone e a cura di Anna Lea Antolini, torna a Siena XENOS, Festival di performance, con danza, musica pittura fotografia moda realtà virtuale.
Dopo il successo della prima edizione, dedicata all’idea del corpo come memoria vivente – omaggio ai milioni di uomini e donne che, tra le mura del Santa Maria, hanno curato e sono stati curati – la seconda edizione compie un ulteriore passo nell’accoglienza della “performance art” come linguaggio essenziale del contemporaneo. Se lo scorso anno il gesto e il movimento hanno attraversato discipline come la moda, la realtà virtuale e la fotografia, quest’anno sarà l’azione stessa – nelle sue infinite declinazioni, dagli happenings alla più pura ritualità performativa – a instaurare un dialogo ancora più profondo con le architetture e i capolavori monumentali del complesso, svelando nuovi spazi e aprendo la scena a presenze sempre inedite. Un’esperienza vibrante, che coinvolgerà tutte le generazioni, con un’attenzione particolare ai più giovani, invitandoli a riscrivere il senso del luogo attraverso la potenza dell’effimero. Alla guida del progetto, confermata dopo l’eccezionale riscontro della prima edizione, sarà ancora una volta Anna Lea Antolini, il cui sguardo curatoriale continuerà a trasformare il Santa Maria della Scala in un laboratorio vivo di sperimentazione e di incontro.
Out of the box: in dialogo
Dal deposito al museo – sguardi incrociati al Santa Maria della Scala
Cappella del Manto
Il dolore sacro medievale e il segno arcaico della contemporaneità: un confronto sulla memoria e sulla persistenza dell’immagine
Testa di Domenico (Mimmo) Paladino incontra Vergine e San Giovanni (Dolenti) e due capocroce di Bartolomeo Bulgarini
28 febbraio – giugno 2025
Guerre antiche e moderne, il lutto e la sua rappresentazione, il senso della perdita in epoche e culture lontane ma mai così vicine.
Diciassette stampe di Alfredo Jarr incontrano un’urna etrusca
giugno – settembre 2025
L’immagine della città diventa stratificazione di sguardi: la Siena reale e la Siena rappresentata dialogano in una sovrapposizione di percezioni
Le fotografie di Piazza del Campo e del Duomo di Siena del fotografo Olivo Barbieri incontrano la vista del Duomo
ottobre – dicembre 2025
Con l’idea di valorizzare e ripensare il patrimonio del complesso museale, il progetto porta alla luce tesori nascosti attraverso combinazioni inattese.
Da un’idea di Cristiano Leone, a cura di Michela Eremita e Chiara Valdambrini, Out of the Box è un esperimento curatoriale che invita il pubblico durante tre distinti appuntamenti a esplorare il patrimonio del complesso con occhi nuovi, a riscoprire le opere come presenze vive, capaci di generare nuove letture nel tempo e nello spazio millenario del Santa Maria della Scala.
Liberando capolavori dai depositi, rovesciando prospettive consolidate grazie a un comitato scientifico e curatoriale interno al complesso, saranno proposti inusuali accostamenti, con lo scopo di aprire nuove opportunità di riflessione.
La manifestazione si concentra sul dialogo tra passato e contemporaneità, esplorando connessioni inedite tra le opere della collezione storica e quella d’arte contemporanea, attraverso i lavori di Domenico (Mimmo) Paladino, Alfredo Jarr e Olivo Barbieri.
Ad ospitare le esposizioni temporanee, la straordinaria Cappella del Manto, luogo simbolo del complesso in cui il tempo si contrae e dilata e le epoche si rispecchiano, offrendo uno spazio in cui l’antico e il moderno si interrogano a vicenda.
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Istallazioni
Primarosa Cesarini Sforza
Giardino di carta. Il filo e il segno: assemblaggi, innesti, libro-diario
15 febbraio – 8 giugno 2025
Sale ex Refettorio, Biblioteca, Fototeca Giuliano Briganti
Archivio di Stato di Siena
La mostra, a cura di Beatrice Pulcinelli e in collaborazione con l’Archivio di Stato di Siena, è dedicata a Primarosa Cesarini Sforza, artista dalla vasta attività internazionale, nota per il personale linguaggio espressivo che integra ricamo, disegno, pittura e assemblaggi, in supporti di tela e carta.
In mostra oltre 30 opere e l’allestimento sarà su più livelli del complesso: nella Biblioteca Giuliano Briganti esposti i ‘libri-diario’ dell’artista e gli ‘innesti’ costruiti con foglie di stoffa applicate a rametti vegetali. Nelle Sale ex Refettorio, le opere di più grande formato di giardini immaginati, microcosmi animati da una ripetizione continua, e l’installazione site specific ispirata all’“Orto e Giardino dei Semplici” situato anticamente sotto la fabbrica dello Spedale Grande di Siena e destinato alla coltivazione di piante culinarie e officinali. Una sezione anche presso l’Archivio di Stato di Siena, nelle sale in cui si conserva la documentazione storica relativa all’Antico Ospedale come la preziosa planimetria dell’“Orto e Giardino dei Semplici” del 1756.
Le montagne | Il Golgota
Da una collezione di Francesco Carone
11 giugno – 31 agosto 2025
Sala San Galgano
A cura di Michela Eremita, l’evento si inserisce all’interno del programma Raggioverde, dedicato al Paesaggio, e vuole dare visibilità alla collezione di Francesco Carone artista senese, costituita da circa quaranta rappresentazioni del Golgota, la montagna sacra dell’occidente cristiano.
Le sue montagne prive del crocifisso sono lasciate nude nella loro vocazione ascensionale dal valore simbolico. Lo sguardo dell’artista ha osservato e scovato vari modi di rappresentare nella cultura religiosa il Golgota e, nel corso del tempo, questo interesse formale e non devozionale ha fatto sì che si venisse ad allineare una originale collezione di sculture. La natura simbolica della montagna in questione azzera i riferimenti naturalistici, per privilegiare la pura astrazione.
NoiSe_DERIVE
Gianluca Codeghini
9 luglio – 28 settembre 2025
Complesso Santa Maria della Scala e Accademia Musicale Chigiana
Nell’ambito Chigiana International Festival & Summer Academy 2025, i corsi di alto perfezionamento per giovani musicisti di tutto il mondo organizzati dall’Accademia Musicale Chigiana, una mostra a cura di Stefano Jacoviello, con il supporto di Michela Eremita, in collaborazione con l’Accademia stessa, racconta l’arte di Gianluca Codeghini.
La linea di unione tra le opere esposte sarà il rapporto tra suono e visione, che nella sede della Chigiana sarà più silenzioso e introspettivo, mentre nelle sale del Santa Maria della Scala sarà più assertivo e rumoroso.
Il titolo rimanda all’idea di un movimento che non è guidato da una direzione precisa – la “deriva” -, ma che si lascia influenzare da fattori esterni o da forze imprevedibili come un processo di allontanamento da un punto di partenza in favore di un cambiamento progressivo e a volte incontrollato.
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I Festival al Santa Maria Della Scala:
Parole in cammino – Festival dell’italiano e delle lingue d’Italia
10 – 13 aprile 2025
In collaborazione con il Comune di Siena, il complesso museale ospiterà il più grande festival della penisola sulla lingua italiana
Le città toscane Siena e Firenze si propongono come il punto di partenza e di arrivo di un percorso culturale sulla storia dell’italiano che toccherà altri luoghi centrali per la nascita e lo sviluppo della lingua.
Il festival è pensato come un itinerario sull’italiano fra passato, presente e futuro, senza trascurare il contributo portato alla storia linguistica, sociale, culturale del nostro Paese dalle tante altre “lingue” presenti sul territorio (dialetti, lingue minoritarie, linguaggi giovanili, lingue di contatto, gerghi tecnologici), dalle maggiori lingue di cultura (con riferimento alla traduzione letteraria, alle parole “in viaggio”, alle nuove forme di “capitalismo linguistico”), dalla comunicazione non verbale (la lingua dei segni, il linguaggio del corpo).
Siena comics for kids (V edizione) – Festival del fumetto per ragazzi
3 – 5 ottobre 2025
L’unico festival del fumetto in Italia rivolto esclusivamente alla fascia di lettori più giovani, con materiali, eventi e personaggi a loro dedicati.
In collaborazione con il Comune di Siena, la manifestazione prevede stand editoriali con le principali case editrici nazionali del settore, anteprime editoriali, mostre artistiche, incontri con gli autori, laboratori didattici, e area games.