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La passeggiata in Val d’Orcia ha chiuso la Settimana della bonifica. “Un tempo qui il paesaggio era lunare. L’attività di bonifica l’ha modificato profondamente”

La passeggiata in Val d’Orcia ha chiuso la Settimana della bonifica. “Un tempo qui il paesaggio era lunare. L’attività di bonifica l’ha modificato profondamente”
  • PubblicatoMaggio 27, 2025

“Un tempo il paesaggio della Val d’Orcia non era rurale, ma piuttosto era definito lunare, per l’importante erosione del suolo che lo interessava. E’ stata l’attività di bonifica a modificarlo profondamente”. Sono parole di Francesca Vergari, docente di geomorfologia applicata dell’Università La Sapienza di Roma, che ha studiato – e continua a studiare – questo territorio in maniera approfondita.

Vergari è stata tra i relatori di una passeggiata guidata in Val d’Orcia, che ha chiuso il programma di eventi organizzati dal Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud per la Settimana nazionale della bonifica e dell’irrigazione. La camminata, promossa da Cb6 in collaborazione con il Fai, l’Unione dei Comuni Amiata Valdorcia e la Fondazione Tagliolini, ha fatto conoscere a un appassionato gruppo di camminatori (il limite delle iscrizioni era a 30 persone, ma si è andati oltre la quota) alcuni luoghi simboli della bonifica in località La Foce, nel territorio comunale di Pienza, e come l’attività di bonifica ha modellato il paesaggio di questa zona.

“E’ stato un piacere raccontare il lavoro del consorzio – afferma l’architetto Andrea Saladini, tecnico di Cb6 che ha parlato dell’attività portata avanti dal Consorzio in questa zona – E’ molto interessante avere occasioni di confronto nei territori in cui lavoriamo, in questo caso la Valdorcia che sappiamo tutti essere un luogo tanto bello quanto delicato. Ringraziamo tutti gli interlocutori che abbiamo individuato e che ci hanno permesso di raccontare aspetti del territorio in un modo diverso dall’usuale”.

A partire dall’Unione dei Comuni Amiata Valdorcia, che da subito è stata al fianco di Cb6 nell’organizzazione. “E’ stato un piacere partecipare a questo evento – afferma Claudia Maccari – che ci ha permesso di mettere in evidenza un aspetto meno conosciuto della Val d’Orcia”.

L’impegno del Fai ha impreziosito la passeggiata. “Ringraziamo il Consorzio per aver dato questa possibilità a noi e ai nostri soci – aggiunge Costanza Monaci, delegata Fai Siena – è stata un’immersione nella natura, spero che sia solo l’inizio di una lunga collaborazione per scoprire i tanti luoghi meravigliosi della nostra provincia”.

“La Val d’Orcia è una terra da conoscere e da interpretare – osserva la guida Mario Morellini – perché non può essere capita al primo sguardo. E’ un luogo raro e silenzioso, che deve restare così come è”.

Durante il percorso sono state allestite delle postazioni con foto storiche, grazie all’intervento di Stefano Cappelli e Riccardo Martellini, operatori di Cb6 che si sono occupati dell’esposizione delle immagini messe a disposizione dalla Fondazione Tagliolini. “Non sono foto nostre – precisa Paolo Naldi – ma come Fondazione siamo impegnati tantissimo per riunificare questo patrimonio. Parliamo di mille immagini che raccontano l’attività del Consorzio di Bonifica della Valdorcia dagli anni Venti agli anni Novanta”.

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Redazione