La situazione per i lavori al Franchi è ancora un caso: il Comune ha inviato questa mattina, mercoledì 1 marzo, una comunicazione ufficiale all’Acr Siena in cui indica come la convenzione per lo stadio sia decaduta, che procederà all’escussione della fideiussione prevista e che valuterà, attraverso il proprio ufficio legale, eventuali azioni per danni. Lo scorso novembre era stata concessa un’ulteriore proroga alla società bianconera per la presentazione del progetto sulla struttura, ma tale proroga è scaduta ieri, martedì 28 febbraio, senza alcun progetto presentato.
“Con il sindaco abbiamo monitorato la situazione – spiega l’assessore allo sport Paolo Benini – , che però non si è evoluta nel modo in cui desideravamo. Alle parole non sono seguiti atti concreti, ovvero i pagamenti ai professionisti che avrebbero dovuto poi depositare i progetti per portare avanti la riqualificazione della struttura. Avevamo indicato il 28 febbraio come ultima data, il 28 febbraio è passato e il Comune deve tutelare un bene di sua proprietà, ma soprattutto deve garantire i cittadini. L’attuale proprietà ha creato continui problemi, sia nei rapporti con i tifosi che il territorio, compresi quelli con le società di calcio senesi per le quali dovrebbe essere invece un punto di riferimento e che devono avere la tutela dell’amministrazione anche per il ruolo sociale che svolgono. Vorrei ricordare anche la questione del calcio femminile, con il ritiro della concessione al San Miniato che sta creando criticità forti per le giocatrici e per la stessa società San Miniato. Per quanto riguarda lo stadio il Comune è pronto ad accollarsi i costi progettuali e portare avanti l’iter. Vediamo quale sarà l’evoluzione nelle prossime ore, di certo il Comune si pone a garante anche dei tifosi, che voglio rassicurare da questo punto di vista: l’amministrazione è pronta a farsi carico delle incombenze in quanto proprietaria della struttura”.
Preoccupato della situazione è anche il candidato sindaco Fabio Pacchiani :”Il destino della Robur è un disastro annunciato, la città e i tifosi questa volta rischiano sul serio di perdere la propria squadra. Il Comune però, non è esente da colpe, perché nel 2020 l’amministrazione De Mossi ha affidato il Siena agli armeni, i quali si presero carico dei pagamenti sui lavori allo stadio. Lo stesso è stato fatto da Montanari, ma le promesse non state mantenute. Oggi è tardi per agire, il futuro è incerto e a rimetterci sono sempre i tifosi”.