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Legge di Bilancio, Ance Siena: “Manovra deficitaria su riqualificazione energetica e strutturale degli edifici”

Legge di Bilancio, Ance Siena: “Manovra deficitaria su riqualificazione energetica e strutturale degli edifici”
  • PublishedNovembre 5, 2024

“La manovra sul tema della riqualificazione energetica e strutturale degli edifici è deficitaria per l’assenza di una politica di medio termine, necessaria per attuare le previsioni della direttiva case green e un piano serio di decarbonizzazione degli edifici”. Lo sottolinea il presidente di Ance Siena Giannetto Marchettini a proposito della Legge di bilancio che arriva in Parlamento per la discussione in Aula, dopo l’audizione in commissione da parte di Ance.  

“Con riferimento alle nuove aliquote di agevolazione fiscale previste per le ristrutturazioni, come Ance ribadiamo che fissare una percentuale di agevolazione inferiore al 50%, come quelle previste dal 2026 al 36% per le prime case e al 30% per le seconde case, rischia di dare impulso al lavoro in nero, innescando un circolo vizioso a danno della sicurezza dei lavoratori, dell’efficacia degli interventi, della qualità dell’abitare, della competitività delle imprese regolari e anche delle stesse entrate erariali. In più, non ci sembra lungimirante, al di là di quanto attiene all’efficientamento energetico, depotenziare il sismabonus in un paese come l’Italia periodicamente interessato da fenomeni tellurici di intensità critica”.

Inoltre, aggiunge ancora Marchettini “la mancanza della proroga del dl Aiuti, e cioè la misura che dal post Covid a oggi ha arginato le conseguenze del caro materiali ci preoccupa fortemente. Senza norma sul caro materiali i costi aumenteranno del 30%”. “Una decisione – sottolinea Marchettini – che metterà in crisi moltissimi cantieri in esecuzione, compresi quelli del Pnrr sui quali ci viene detto di fare in fretta. Senza risorse la conseguenza, inevitabile, non potrà che essere quella di fermarsi, con tutto quello che ne potrà derivare anche sui cronoprogrammi”. “I cantieri avranno enormi difficoltà a lavorare con prezzi inferiori almeno del 30 per cento rispetto agli attuali. Un effetto che avrà ripercussioni su tutti i cantieri avviati in edilizia scolastica, sanitaria o di manutenzione del territorio”.

“Come ha avuto modo di sottolineare la nostra presidente nazionale Federica Brancaccio, il nostro settore ci è già passato nel 2008-2009 e le imprese che sono sopravvissute hanno ancora le ferite aperte. L’auspicio – conclude Marchettini – è che durante l’esame parlamentare vengano apportati i giusti correttivi”. 

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Redazione