Notizie

L’Università di Siena inaugura i nuovi laboratori del Santa Chiara Lab a San Miniato

L’Università di Siena inaugura i nuovi laboratori del Santa Chiara Lab a San Miniato
  • PubblicatoFebbraio 21, 2025

Sono stati inaugurati oggi i nuovi laboratori del Santa Chiara Lab dell’Università di Siena, sviluppati al Polo Scientifico di San Miniato in collaborazione con il Dipartimento di Biotecnologie, Chimica e Farmacia, e realizzati grazie ai finanziamenti MUR nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Il taglio del nastro è stato effettuato dal Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, insieme al Rettore dell’Ateneo senese, Roberto Di Pietra, al Presidente del Santa Chiara Lab, Angelo Riccaboni, e al Presidente di Agritech, Matteo Lorito. Subito prima, al Santa Chiara Lab, il Centro dell’Università di Siena per le attività di innovazione interdisciplinare, sono stati presentati tutti i laboratori e il percorso di innovazione, trasferimento tecnologico e orientamento venutosi a creare, che, andando dal “FUori Suolo alla Tavola e Oltre”, verso le imprese e i territori, è stato denominato FUSTO. Le nuove attrezzature, infatti, completano il piano di investimenti finanziato a Siena dai programmi di ricerca e innovazione Agritech e Metrofood, promossi dal MUR nell’ambito del PNRR con circa 2,8 milioni di euro, sviluppato dal Santa Chiara Lab presso la propria struttura e il Polo Scientifico di San Miniato.

È stata così creata una piattaforma tecnologica e di competenze che, oltre a facilitare il dialogo tra mondo della ricerca e sistema delle imprese, è in grado di fornire servizi anche ad ambiti applicativi differenti, che spaziano dalle biotecnologie alla medicina e alle scienze hard quali le scienze dei materiali e l’optoelettronica.

Dopo il saluto del Rettore Di Pietra, alla presentazione sono intervenuti il Presidente di Agritech, Lorito, la Prorettrice vicaria e Delegata al PNRR, Donata Medaglini, il professor Riccaboni, il Presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Carlo Rossi, e la dottoressa Mania Spalding, imprenditrice dell’Azienda agricola Torre alle Tolfe. Le conclusioni sono state affidate al Ministro Anna Maria Bernini.

I laboratori appena inaugurati, che completano la dotazione strumentale già esistente al Dipartimento di Biotecnologie Chimiche e Fisiche, sono specializzati nell’identificazione e tracciabilità dell’origine e delle varietà specifiche dei prodotti in ambito agro-industriale e nel produrre packaging basato su scarti in grado di allungare la durata di conservazione degli alimenti. Costituiscono un sistema tecnologico di avanguardia, in quanto alcuni degli strumenti sono unici in Italia e se ne rilevano poche unità in Europa, come nel caso dello spettrometro di massa IRMS nella sua configurazione, nano TOF-SIMS.

Le attrezzature consentono analisi avanzate, basate su metodi genetici e chemiometrici e sulla statistica multivariata, ai fini di determinare l’origine geografica, la qualità, la sicurezza, l’autenticità, la sostenibilità e la varietà delle produzioni e dei prodotti agroalimentari. Le analisi svolte saranno pertanto utili ai ricercatori, alle aziende agroalimentari, alla grande distribuzione organizzata e, più in generale, all’intero sistema agroalimentare italiano, per valorizzare le produzioni nazionali, garantendo il loro legame con il territorio, per tranquillizzare i consumatori in merito alla qualità dei prodotti e per rafforzare la competitività e la redditività delle nostre aziende.

“I Santa Chiara Lab – ha affermato il Ministro Anna Maria Bernini – sono un esempio eccellente di come intendiamo noi la ricerca: un percorso che non si interrompe mai e che prosegue con nuovi progetti, anche nuovi finanziamenti, per nuovi traguardi. Questi laboratori sono un’ambiziosa iniziativa di innovazione nell’Agritech e nell’Agrifood. Un progetto di grande rilevanza strategica per la capacità di offrire risposte ad alcune grandi sfide del nostro tempo, dal cambiamento climatico alla sicurezza alimentare. Mi piace pensare che in questi laboratori si realizza una ‘scienza dolce’, che sa prendere il meglio dal progresso tecnologico per tutelare il grande ecosistema di cui noi siamo parte integrante”.

“L’inaugurazione dei nuovi laboratori, alla presenza del Ministro Anna Maria Bernini – ha detto il Rettore Roberto Di Pietra – è motivo di orgoglio per l’Università di Siena, perché testimonia la capacità del nostro Ateneo di attrarre risorse nell’ambito del PNRR, riuscendo a trasformarle in azioni concrete. Le nuove strutture contribuiranno nell’immediato a un salto di qualità della ricerca di Ateneo e resteranno a disposizione della nostra comunità anche dopo il termine del PNRR, supportando la formazione e le attività di ricerca delle ricercatrici e dei ricercatori di oggi e di domani”.

“Gli investimenti come quelli che vediamo concretizzarsi oggi – ha aggiunto la Prorettrice vicaria e Delegata al PNRR, Donata Medaglini – rafforzano la capacità di ricerca dell’Ateneo in settori strategici e innovativi, valorizzando competenze e talenti per renderlo più competitivo a livello internazionale e attrattivo per studenti, ricercatori e partner industriali. Rappresentano, quindi, un’opportunità straordinaria, ma anche una sfida che richiede un impegno costante e risorse per garantire la sostenibilità delle infrastrutture e delle attività di ricerca finanziate, affinché il loro impatto si estenda ben oltre la durata dei progetti stessi, contribuendo alla crescita a lungo termine del nostro Ateneo”.

“Siamo grati al MUR – evidenzia il Presidente del Santa Chiara Lab, Angelo Riccaboni – per aver potuto sviluppare, grazie alle risorse del PNRR, laboratori di assoluto rilievo. Grazie alla competenza dei ricercatori, alle connessioni create fra le diverse strutture e all’integrazione con soluzioni delle scienze sociali ed economiche abbiamo così potuto creare FUSTO, una piattaforma di eccellenza a livello europeo, a supporto delle imprese nel rispondere alle nuove richieste dei mercati, dei consumatori, delle banche e dei regolatori”.

Written By
Redazione