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Maître, professione in crisi. “L’80% di chi esce da un alberghiero abbandona”

Maître, professione in crisi. “L’80% di chi esce da un alberghiero abbandona”
  • PubblicatoNovembre 5, 2024

L’80% di chi si diploma all’Istituto Alberghiero in Italia abbandona la professione nel giro di due anni. Il dato, allarmante, lo lancia Valerio Beltrami, presidente nazionale di Amira, l’Associazione Maître Italiani Ristoranti e Alberghi. Una professione in crisi di vocazione, tra stipendi bassi, i più poveri d’Europa, straordinari a scapito della vita privata, una figura spesso declassata a “porta piatti”, ma che invece è fondamentale perché è quella che si interfaccia con il cliente. Spunti e riflessioni a margine della terza edizione di Amira Trial Tartare, competizione tra istituti alberghieri toscani, tra i quali l’Artusi di Chianciano e il Ricasoli di Colle Val d’Elsa, che ha visto sfidarsi a Palazzo Patrizi dodici studenti impegnati a creare in diretta la tartare sotto gli occhi attenti di una giuria di esperti del settore.

Non solo: anche un test scritto sottoposto in mattinata ha concorso a determinare la graduatoria. Tutto questo è l’AMIRA TRIAL TARTARE, l’iniziativa realizzata a Siena per il terzo anno dall’Associazione Maitres Italiani Ristoranti e Alberghi (Amira, appunto. E’ la sezione Toscana Felix (Siena – Arezzo) in particolare ad aver organizzato l’iniziativa: “L’intento non è quello di amplificare la competizione – ha affermato il referente Gaetano de Martino – piuttosto di favorire motivazioni di crescita per le prossime risorse della ristorazione, nel nostro territorio. Con lo stesso spirito anche quest’anno abbiamo assegnato 4 borse di studio ai più meritevoli tra gli allievi delle stesse scuole, che potranno vivere l’esperienza di una crociera nel mese di dicembre”.

Ma quali erano le scuole coinvolte? Questa mattina in palazzo Patrizi c’erano studenti degli Istituti alberghieri ’”Artusi” di Chianciano Terme, “Ricasoli” di Colle val d’Elsa, “Fanfani-Camaiti” di Caprese Michelangelo, Vegni” di Capezzine, “Martini” di Montecatini terme, Isis Enriques di Castelfiorentino, Leopoldo di Lorena di Grosseto.  A valutarli, una giuria di 6 membri: il Presidente nazionale Amira Valerio Beltrami, Simona Cancelloni (Cancelloni Food service), Graziano Costantini (Camera di Commercio Arezzo Siena), Andrea Zingarelli (Rocca delle Macie), Stefano Mecocci (Chiantimutua), Andrea Guerrini (chef Hotel Garden). Dalla loro valutazione, a fine mattinata è uscito il verdetto che ha premiato in particolare la giovane Federica Di Napoli, allieva dell’Istituto Martini di Montecatini terme, risultata prima classificata.

 Anche quest’anno, l’Amira trial tartare è il frutto di un lavoro corale, reso possibile grazie al patrocinio e il sostegno di Comune di Siena, Camera di Commercio Arezzo Siena, Confesercenti Siena, Cristallerie Mezzetti, Cancelloni, Angelini wine estates, Consorzio Chianti Classico.

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Redazione