Mps, Viola e Profumo assolti in appello e il titolo scatta in Borsa
Assolti in appello gli ex vertici di Banca Mps, Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, nel processo di secondo grado sulle presunte irregolarità nella passata gestione dell’istituto senese (in relazione alla contabilizzazione dei derivati Santorini e Alexandria). E’ quanto hanno stabilito i giudici della Seconda Corte penale d’Appello di Milano, la cui lettura del dispositivo è arrivata dopo circa tre ore di camera di consiglio. Entrambi presenti in aula, si sono abbracciati subito dopo.
Annullata così per entrambi la sentenza di primo grado. Il 15 ottobre 2020, infatti, l’ex presidente e l’ex amministratore delegato dell’istituto di Rocca Salimbeni erano stati condannati dal tribunale a sei anni di reclusione ciascuno per i reati di aggiotaggio e false comunicazioni sociali (in relazione alla prima semestrale 2015 della banca).
Dopo la sentenza in cui sono stati assolti gli ex vertici di Mps Alessandro Viola e Fabrizio Profumo, scatto in Borsa delle azioni Monte dei Paschi di Siena. “In caso di esito positivo – scrivevano questa mattina gli analisti di Intermonte -, la società potrebbe liberare parte di quanto accantonato a riserva come fondo per i rischi legali”: il rilascio di riserve è stimato in almeno 200 milioni di euro.