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Musei Nazionali di Siena e Sistema Museale Universitario Senese insieme per “Scienza Ad Arte: l’arte vista con gli occhi della scienza “

Musei Nazionali di Siena e Sistema Museale Universitario Senese insieme per “Scienza Ad Arte: l’arte vista con gli occhi della scienza “
  • PubblicatoFebbraio 28, 2025

Si chiama Scienza ad Arte l’iniziativa di incontri divulgativi che prendono spunto dal patrimonio artistico e scientifico dei Musei Nazionali di Siena e di quelli del Sistema Museale Universitario Senese. Quattro incontri dall’8 al 29 marzo, ogni sabato mattina alle ore 11, fra Pinacoteca nazionale di Siena, Villa Brandi a Vignano e i Musei del SIMUS. 

Gli incontri prevedono visite ai musei, realizzate grazie all’interazione fra storia dell’arte, restauro e materie scientifiche quali geologia, astronomia, medicina e botanica, pensate per unire le conoscenze museali e quelle scientifiche. 

L’obiettivo dell’accordo in essere tra le due Istituzioni è creare una visione strategica comune, organizzando iniziative, eventi e attività con la prospettiva di evidenziare relazioni e contatti tra scienziati e studiosi d’arte, strumenti scientifici e opere d’arte conservati nei musei, coinvolgendo un pubblico sempre più ampio e diversificato, anche tra quanti di norma non frequentano i musei. 

Il primo incontro sarà sabato 8 marzo, in Pinacoteca nazionale, con l’evento “Geologia e Arte”. Quale ruolo può avere un geologo in una Pinacoteca? Il geologo studia il territorio: il paesaggio è direttamente influenzato dalla storia geologica. La presenza del geologo a fianco del restauratore e dello storico dell’arte offre un contributo importante nel riconosce i paesaggi delle opere d’arte e il legame fra queste e il territorio a cui si è ispirato l’artista. Il geologo, inoltre, studia il mondo inorganico: minerali, gemme, rocce, pigmenti. Riconoscerli significa risalire alle tecniche pittoriche, alle vie di commercio dei materiali, alla ricchezza del committente. Con questo spirito scientifico, Giovanna Giorgetti e Claudia Magrini, geologhe del Museo di Scienze della Terra, affiancheranno la restauratrice Benedetta Paolino e guideranno i visitatori nell’analisi di alcune opere conservate in Pinacoteca. Tra queste, la fibula di Montieri, un’opera orafa della prima metà dell’XI secolo. Si soffermeranno poi su alcune opere pittoriche, le prime in cui viene rappresentato il paesaggio, prima stilizzato poi sempre più realistico. Guarderanno con gli occhi del geologo le “crete senesi” e le “biancane” nelle opere di Simone Martini, Giovanni di Paolo e Ambrogio Lorenzetti, e una falesia, forse rappresentante la costa vicino a Talamone, in un’opera del Sassetta. Infine, parleranno di pigmenti. I colori erano, e possono ancora esserlo, derivati da minerali. I manti azzurri di due Madonne, di Sano di Petro e del maestro dell’Osservanza, sono stati dipinti utilizzando pigmenti derivati da due diversi minerali: il risultato cromatico, con il passare dei secoli, sarà evidente agli occhi dei partecipanti all’iniziativa. 

Sabato 15 marzo l’appuntamento è invece nella cinquecentesca Villa Brandi dove Alessandro Marchini, direttore dell’Osservatorio astronomico dell’Università di Siena, con Elisa Bruttini (Musei Nazionali di Siena) proporrà: “La nostra stella… il Sole! Osservazione con apposito telescopio solare per scoprire i segreti della stella che illumina e scalda le nostre vite”. La visione del sole, sarà preceduta da una visita a Villa Brandi. 

Si tornerà in Pinacoteca sabato 22 marzo con l’appuntamento dal titolo “Nascere e morire nell’arte”. 
La storica dell’arte e supporto Ales Elisabetta Belli (Musei Nazionali di Siena) e Davide Orsini, Direttore del Sistema Museale Universitario Senese, mostreranno alcuni dipinti evidenziandone aspetti che rinviano all’arte medica. In particolare sarà presa in considerazione la rappresentazione della nascita, ‘letta’ alla luce delle opere d’arte conservate in Pinacoteca e di strumenti scientifici che saranno visibili nella seconda parte della visita nel vicino Museo di strumentaria medica
In Pinacoteca ci si soffermerà anche sull’opera di Sano di Pietro, la Pala dei Santi Cosma e Damiano. Sarà interessante vedere come l’artista ha rappresentato i due Santi medici e il miracolo del trapianto della gamba del moro defunto al sacrestano ammalato. 

Infine, sabato 29 marzo, si andrà “A caccia di piante nell’arte”. L’incontro inizierà in Pinacoteca e si concluderà nel vicino Orto Botanico. Botanica, storia, arte e simbologia saranno la chiave di lettura delle opere nelle sale della Pinacoteca. 
Ilaria Bonini, direttrice del Museo botanico, con Annalisa Giovani, Responsabile per la mediazione e i servizi educativi dei Musei Nazionali di Siena, segnaleranno in alcune opere la rappresentazione di piante. Parleranno della storia delle piante e di piante nella storia e nel mito. 
La visita si concluderà nell’ Orto Botanico dell’Università di Siena, dove sarà possibile osservare dal vivo la struttura e la forma di fiori e foglie, comuni nei nostri prati e boschi, che avremmo potuto incontrare nel passato e che sono presenti anche oggi. 

La grafica dell’iniziativa è stata realizzata dalla classe 5A Grafica – IIS S. Bandini di Siena.  

Le visite sono gratuite comprese all’interno del biglietto d’ingresso alla Pinacoteca e Villa Brandi. L’iniziativa è completamente gratuita per gli studenti dell’Università degli Studi di Siena.  

Per informazioni e prenotazioni scrivere a pin-si.comunicazione@cultura.gov.it o consultare il sito web della Pinacoteca nazionale di Siena: www.pinacotecanazionalesiena.it/ 

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Redazione