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Parla uno dei ragazzi coinvolti nella rissa in via Pianigiani: “Non vogliamo vendetta, massima fiducia nella polizia”

Parla uno dei ragazzi coinvolti nella rissa in via Pianigiani: “Non vogliamo vendetta, massima fiducia nella polizia”
  • PubblicatoAprile 15, 2025

“Io c’ero, quando è successo, ora vogliamo che la situazione si calmi: sono le parole di Farooq Muhammad, tra i ragazzi pakistani coinvolti nella rissa in via Pianigiani, conclusa con un minorenne accoltellato. Farooq vive a Siena da tre anni ed oltre a lavorare come badante, aiuta giovani pakistani nell’apprendere la lingua italiana, a ottenere la patente di guida e a muoversi nella burocrazia italiana. Nel giorno della rissa, il gruppo di Farooq è stato attaccato da altri giovani e l’evento ha creato scalpore in città, ma è finita così o dobbiamo aspettarci altro?

“Cerco, non solo io ma l’associazione e i volontari che ci seguono, di portare i ragazzi sulla retta via e di rivolgersi sempre alle forze dell’ordine quando accade qualcosa – commenta Farooq -. Purtroppo, in quella situazione, non c’è stato il tempo per poter agire e il mio gruppo ha cercato di difendersi come ha potuto. Chi ha subìto la violenza, adesso, vuole vendicarsi, ma il nostro obiettivo è cercare di porre fine a tutto questo, poiché la vendetta non porterà a niente. Io vivo e lavoro qui da tre anni e questa città mi ha dato cibo e vestiti quando avevo bisogno, per cui tengo tantissimo al fatto che la città dove vivo sia tranquilla e sicura ”.

Il messaggio è chiaro: evitare ulteriori risse, ripristinare la situazione di quieto vivere e in caso di bisogno rivolgersi alle forze dell’ordine.

“Chiamare subito la polizia è fondamentale – spiega Farooq -. Perché queste persone arrivano e chiedono soldi o una semplice sigaretta e poi cominciano a minacciare se non si risponde o se si dice loro di no. Dunque, serve avere occhio, ma non si deve cercare lo scontro”.

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Redazione