“Patto Città di Siena”, Comune e Demanio insieme per valorizzare il patrimonio immobiliare pubblico
Una nuova visione del patrimonio immobiliare pubblico è alla base del “Piano Città di Siena”, schema di accordo, approvato oggi dalla giunta comunale di Siena, su proposta dall’assessore all’urbanistica Michele Capitani, con l’Agenzia del Demanio. “Di fatto – spiega l’assessore Capitani – con questo accordo ‘restituiamo’ alla comunità, grazie al patto con il Demanio, un patrimonio immobiliare che al momento non è a disposizione, valorizzandone le peculiarità storico-culturali per soluzioni innovative e sostenibili. Intendiamo in questo modo dare il via a un percorso di recupero concreto di questi spazi. L’accordo sarà aperto anche ad altre istituzioni o a soggetti privati che vorranno condividere progettualità sugli immobili di loro proprietà, l’elenco degli immobili individuati è infatti in evoluzione. Il Comune di Siena è la prima amministrazione in Toscana a sottoscrivere questo patto con l’Agenzia del Demanio”.
L’accordo prevede, come si legge nella delibera, iniziative di razionalizzazione, valorizzazione, riqualificazione e rigenerazione relative al patrimonio immobiliare pubblico nel Comune di Siena. In particolare, l’intesa fra l’amministrazione comunale e l’Agenzia del Demanio punta al riuso e alla rifunzionalizzazione di beni parzialmente utilizzati o in disuso da anni per rispondere al meglio alle esigenze delle amministrazioni e dei cittadini. L’iniziativa rientra nella promozione dell’Agenzia del Demanio rispetto a un nuovo modello di approccio gestionale che prende il nome di “Piano Città degli Immobili pubblici”, sottoscritto anche in altri Comuni italiani.
“Le parti – si legge ancora nello schema di accordo – intendono avviare le interlocuzioni per definire la destinazione ottimale per le istituzioni-amministrazioni interessate e per il territorio di Siena, di alcuni immobili, parzialmente inutilizzati e/o in disuso, ovvero da inserire in un più vasto piano di razionalizzazione, in un’ottica di massima sinergia ed efficienza nella finalizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, nell’ambito di un piano complessivo che metta a sistema immobili pubblici disponibili e fabbisogni da soddisfare, tenuto conto anche degli impatti sociali, ambientali e di rigenerazione complessiva delle diverse aree interessate di Siena, con particolare riguardo ai siti di interesse culturale per individuare le forme di valorizzazione più idonee alla fruizione degli stessi alla cittadinanza”.
L’accordo individua i primi immobili di proprietà statale o comunale che saranno valorizzati e rifunzionalizzati auspicabilmente anche in partenariato con i privati. Si tratta di un primissimo elenco che potrà essere aggiornato: carcere in via dei Pispini; ex convento Santa Chiara; sede Ute e direzione provinciale Tesoro Vico Alto; terreni Fontebranda in strada delle Grotte; terreno strada Grotte di Pescaia; Palazzo Piccolomini; Mura di Siena; ex Monastero del Carmine; Palazzo Marsili Libelli; ex rifugio antiaereo di Camollia; ex rifugio antiaereo di piazzetta Due Porte; ex rifugio antiaereo dell’Alberino; ex rifugio antiaereo di Salicotto; ex rifugio antiaereo di Sant’Agostino; ex rifugio antiaereo di piazzetta della Selva; ex rifugio antiaereo Fortezza Medicea; ex rifugio antiaereo di piazza Matteotti; magazzino Salicotto; magazzino San Miniato; fabbricato ex Etruria; immobile denominato podere Palazzetto; appartamento località Costalpino; terreno località Ravacciano.
L’accordo sarà sottoscritto dal Sindaco di Siena Nicoletta Fabio e dal direttore dell’Agenzia del Demanio Alessandra Dal Verme.