Paycare, l’azienda ritira la procedura di licenziamento collettivo
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Con Paycare “abbiamo condiviso la decisione di ritirare la procedura di licenziamento collettivo” e l’azienda “ha rivisto la propria posizione e ha richiesto il supporto sindacale per ottenere una cassa integrazione ministeriale della durata un anno”. Lo fa sapere il segretario della Fim Cisl di Siena Giuseppe Cesarano dopo che si è svolto l’incontro tra la società, che ha un’unita produttiva a Monteriggioni, i sindacati e le rsu.
La misura, ha proseguito, “ci consentirà di guadagnare tempo nella gestione della vertenza e di valutare attentamente chi sarà il prossimo committente. E poi abbiamo concordato che il 14 febbraio si terrà un incontro in Regione Toscana”.
Per il sindacalista “è opportuno riprendere il lavoro già avviato nelle occasioni precedenti. Sarà fondamentale promuovere politiche attive per sensibilizzare il territorio e ripristinare la mobilità volontaria per chi desiderasse lasciare Paycare”. E prosegue: “Ci siamo confrontati sui vari punti e lanostra posizione è rimasta la stessa: il ritiro della procedura di licenziamento per 26 lavoratori. Nei prossimi giorni definiremo l’intesa per la cassa integrazione straordinaria di 12 mesi, il che ci garantirà una prospettiva più ampia per individuare soluzioni condivise”.
L’obiettivo principale “era il ritiro dei licenziamenti – ha ricordato Cesarano- ed è stato accettato. Ora si apre la fase ministeriale, durante la quale formalizzeremo il patto sulla cassa integrazione”.
“Inoltre – conclude-, sarà essenziale individuare con l’azienda nuove opportunità, coinvolgere le istituzioni locali e ribadire che a Monteriggioni è possibile fare impresa”.
Da Paycare è arrivato “un segnale importante” che “spero possa essere un monito per altre aziende in difficoltà: la soluzione più semplice e immediata, ossia il licenziamento, spesso si rivela la più fallimentare, non solo per i lavoratori che perdono il posto, ma anche per le aziende, che si privano di professionalità e compromettono la loro prospettiva futura”. A dirlo è il segretario della Fiom Cgil di Siena Daniela Miniero, che ha commentato l’esito del tavolo con la società che ha una sede a Monteriggioni. “Hanno accolto il nostro suggerimento di accedere agli ammortizzatori sociali previsti dalla finanziaria 2025, che ha stanziato 20 milioni di euro per il settore dei call center”, ha aggiunto. A dirlo è il segretario della Fiom Cgil di Siena Daniela Miniero, che ha commentato l’esito del tavolo con la società che ha una sede a Monteriggioni. “Hanno accolto il nostro suggerimento di accedere agli ammortizzatori sociali previsti dalla finanziaria 2025, che ha stanziato 20 milioni di euro per il settore dei call center”, ha aggiunto.
Il verbale di mancato accordo, ha detto ancora la sindacalista, “era inevitabile, poiché durante l’esame congiunto non sono emerse soluzioni alternative se non quella di sospendere la procedura di licenziamento (ex legge 223) per poter accedere alla cassa integrazione in deroga. Si tratta di un passaggio procedurale obbligato, dato che attualmente non vi sono altre soluzioni percorribili”.
Miniero si è dichiarata “soddisfatta” dell’esito del confronto. “Ma lo sarò ancora di più quando finalmente arriveranno nuove commesse per i 38 lavoratori – ha chiarito-, garantendo loro una stabilità occupazionale a lungo termine. Per ora, apprezziamo la scelta dell’azienda e proseguiamo insieme in questo percorso”.
ANdrea Frosini, sindaco di Monteriggioni, accoglie la novità come “una buona notizia” ma avverte: “non dobbiamo abbassare la guardia”.
Il 14 febbraio, ricorda il primo cittadino, “ci sarà un altro importante incontro: il tavolo regionale di crisi, tra azienda, sindacati e istituzioni. In quella occasione ribadirò quanto sosteniamo da mesi. L’impegno sarà, quindi, quello di continuare a favorire il dialogo con la Regione Toscana e lavorare insieme al presidente Giani per invitare l’azienda a rimanere sul nostro territorio”.
“Nei giorni scorsi più volte abbiamo detto a gran voce che i licenziamenti andavano bloccati trovando strumenti alternativi. Ora un passo è stato fatto e come amministrazione proseguiremo il nostro sostegno alle organizzazioni sindacali e ai lavoratori di Paycare – conclude-. Il nostro territorio, come già ho avuto modo di sottolineare svariate volte, è severamente messo alla prova da queste crisi e penso anche alle vicende AviCoop e Beko. Esprimo nuovamente da parte di tutta l’amministrazione comunale la nostra più profonda solidarietà e vicinanza ai lavoratori ed alle loro famiglie”.
La nota del Pd Monteriggioni
“Accogliamo con favore la notizia di questa mattina: l’azienda Paycare ha ritirato i licenziamenti collettivi.
Il 6 febbraio ’25 Come gruppo consiliare di Centro Sinistra avevamo proposto una mozione a sostegno e a favore dei lavoratori di Paycare, poi approvato all’unanimità.
Nella mozione veniva richiesto di continuare l’impegno a favore dei lavoratori coinvolti e di chiedere trovare degli strumenti alternativi al licenziamento.
Il Sindaco di Monteriggioni Andrea Frosini, d’altro canto si è già impegnato ad agevolare, in stretto coordinamento con i sindacati che seguono la vicenda. Ciò è stato dimostrato anche dalla nota di uno dei Sindacati, che seguono la vicenda (il riferimento è alla comunicazione del 29 settembre 2024, riportata anche sulle testate giornalistiche, in cui viene confermato che «il Sindaco di Monteriggioni Andrea Frosini è stato quello che si è impegnato e adoperato di più»).
Il Sindaco di Monteriggioni ha commentato la notizia sostenendo che non si deve abbassare la guardia e ribadiamo con fermezza quanto espresso da Andrea Frosini.
Il Sindaco di Monteriggioni Andrea Frosini: «Una buona notizia, ma non dobbiamo abbassare la guardia. Confermo che il 14 febbraio, sarò presente al Tavolo regionale di crisi, tra Azienda, Sindacati e Istituzioni. In quella occasione ribadirò quanto sosteniamo da mesi. L’impegno sarà quello di continuare a favorire il dialogo con la Regione Toscana e lavorare insieme al Presidente Giani per invitare l’azienda a rimanere sul nostro territorio. Nei giorni scorsi più volte abbiamo detto a gran voce che i licenziamenti andavano bloccati trovando strumenti alternativi. Un passo è stato fatto, ma come Amministrazione proseguiremo il nostro sostegno alle organizzazioni sindacali e ai lavoratori di Paycare. Il nostro territorio, come già ho avuto modo di sottolineare svariate volte, è severamente messo alla prova da queste crisi e penso anche alle vicende AviCoop e Beko. Esprimo nuovamente da parte di tutta l’Amministrazione comunale la nostra più profonda solidarietà e vicinanza ai lavoratori ed alle loro famiglie».
Il Partito Democratico di Monteriggioni ed il gruppo consiliare Centro Sinistra esprime, così, il suo impegno costante nel sostenere i lavoratori. La solidarietà e la vicinanza ai lavoratori di Paycare sono il primo passo verso una risposta concreta e un impegno per il futuro”.