Pnrr, trenta milioni di euro a rischio in provincia. Più di quattro sono in ballo a Siena, oltre dieci in Val d’Elsa
Per i comuni della provincia di Siena sono a rischio oltre 30 milioni di euro di fondi Pnrr.
A sostenerlo è Openopolis nell’ambito di una ricerca sui fondi che potrebbero essere perduti dagli enti locali vista l’intenzione del Governo di definanziare nove investimenti del Piano a cui erano destinati complessivamente 17 miliardi di euro di risorse (12,3 miliardi erano già stati assegnati per oltre 42mila progetti).
“L’esecutivo – commenta Openopolis – ha garantito che finanzierà gli interventi selezionati nell’ambito di queste misure con altre fonti, come i fondi di coesione e quello complementare. Non ha però ancora chiarito la fattibilità di questa copertura, lasciando spazio a un quadro rischioso soprattutto per i comuni, gli enti pubblici e privati che si sono già visti aggiudicare risorse per interventi di cui sono responsabili. Inoltre diversi progetti avevano già preso il via, con l’apertura dei cantieri e l’inizio dei lavori”.
L’esito di un bando pubblico, si spiega “ha valenza legale e obbliga il finanziatore a erogare le risorse ai soggetti aggiudicatari. Tuttavia sono previste alcune eccezioni. Il quadro normativo in questo senso è composito e si basa su diverse sentenze del consiglio di stato e della magistratura. Sintetizzando- si legge ancora nel sito-, la pubblica amministrazione può ritirare l’aggiudicazione di progetti, a patto che dimostri la presenza di motivi di interesse pubblico o gravi difficoltà finanziarie”.
Le nove misure che il Governo vuole stralciare rientrano in particolare nei capitoli dell’ambiente e dell’inclusione sociale. Tra loro, ad esempio, ci sono gli interventi per la valorizzazione e per l’efficienza energetica dei comuni, i piani urbani integrati e la valorizzazione del beni confiscati alle mafie.
Poggibonsi, con 5milioni e 639mila euro, è il territorio che nel Senese rischia si sottrarsi vedere più risorse. Segue Colle Val d’Elsa con 5milioni e 260mila euro. Il Capoluogo invece è ‘solo’ terzo con 4milioni e 691mila euro.